– di Christian Mancini –
Il 13 ottobre 2023 ricorre l’80º anniversario della tragica strage di Caiazzo, nota anche come Eccidio di Monte Carmignano, fu uno degli eventi più nefasti dell’alto Casertano nel corso della Seconda Guerra Mondiale.
In quel giorno del 1943, quando l’Italia dichiarò guerra alla Germania nazista, le forze tedesche si ritiravano dall’area intorno al fiume Volturno. Sulla vetta del Monte Carmignano, la 3ª Compagnia del 29º Reggimento Panzergrenadier, minacciata dall’avanzata delle forze americane, si pose in difesa della linea del Volturno. Nel contesto della spietata “guerra ai civili” condotta dalle forze armate tedesche nelle zone occupate, 33 civili furono uccisi tra il 2 e il 13 ottobre, culminando nell’orrenda strage di Caiazzo.
Nella serata di quel tragico giorno, Lehnigk-Emden individuò segnali segreti provenienti da una fattoria vicina alle posizioni americane. Entrando con alcuni soldati, trovarono 22 contadini nascosti di quattro famiglie diverse. Il comandante Draschke ordinò l’esecuzione dei quattro capifamiglia, seguita dall’uccisione di tre donne che cercarono di fermare l’atroce atto. Successivamente, Lehnigk-Emden e due sergenti, tra cui Kurt Schuster, tornarono alla fattoria dove si nascondevano ancora 15 donne e bambini. Lanciarono bombe a mano, spararono e colpirono i sopravvissuti con la baionetta, compiendo un massacro brutale che testimoni come Wilhelm May riferirono successivamente.
IL PROCESSO
Nel travagliato periodo postbellico, la strage di Caiazzo seguì due percorsi giudiziari distinti, in Germania e in Italia, gettando luce su uno degli episodi più oscuri della Seconda Guerra Mondiale. Nel 1946, i documenti relativi all’inchiesta sulla strage furono consegnati alle autorità italiane, ma rimasero sepolti negli archivi dei crimini di guerra di Palazzo Cesi-Gaddi fino al 1994, quando furono finalmente riscoperti.
Nel 1991, la Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere avviò un’inchiesta parallela a quella condotta dalle autorità tedesche. Il 25 ottobre 1994, il tribunale di Santa Maria Capua Vetere emise una sentenza storica, condannando Kurt Schuster e Lehnigk-Emden all’ergastolo in contumacia. Tuttavia, nessuno dei due imputati fu estradato o scontò la pena, lasciando un’ombra di impunità su un crimine che aveva segnato indelebilmente la storia di Caiazzo e dell’Italia.
Nel 1993, Lehnigk-Emden fu giudicato presso il tribunale statale di Koblenz per l’omicidio di quindici civili, poiché sette delle vittime furono considerate omicidio colposo. Tuttavia, il 18 gennaio 1994, il tribunale di Coblenza respinse le accuse, sostenendo che il termine di prescrizione era scaduto, e rifiutò di estradare Lehnigk-Emden. La questione fu portata all’Alta Corte tedesca, il Bundesgerichtshof, che confermò la decisione del tribunale di Coblenza e rilasciò l’imputato. Nonostante ciò, il giudice affermò che il crimine era così atroce che avrebbe portato a una condanna persino in un tribunale nazista. È importante notare che, sebbene la Germania avesse abolito le leggi sulla prescrizione per omicidio nel 1969, il caso fu processato secondo le vecchie leggi, gettando una luce controversa sulla giustizia nel caso della strage di Caiazzo.
STRAGE DI CAIAZZO: LE INIZIATIVE
Presso la Masseria di Monte Carmignano, si è svolta una solenne cerimonia di commemorazione in memoria delle vittime dell’Eccidio di Caiazzo. Numerosi partecipanti, tra cui la cittadinanza, autorità diplomatiche, figure civili, religiose, militari, associazioni e scuole, si sono riuniti per rendere omaggio alle vittime di questo tragico evento. Il Ministro della cultura, Gennaro Sangiuliano, ha deposto una corona d’alloro sul luogo dell’eccidio, simbolo del rispetto e della memoria per coloro che hanno perso la vita. In memoria delle vittime di Monte Carmignano, sono stati scanditi 22 rintocchi di campana, seguiti da un momento di raccoglimento e preghiera. La cerimonia è stata poi arricchita dalla toccante esibizione del concerto “Note di Memoria”, eseguito da alcuni talentuosi artisti, che hanno reso omaggio alle vittime attraverso la musica classica. Un’occasione toccante e significativa per ricordare e onorare coloro che hanno perso la vita in quella tragica giornata.