STADIO DEL NUOTO, BREVE STORIA SCELLERATA…

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%name STADIO DEL NUOTO, BREVE STORIA SCELLERATA…(f.n.) – Se vivessimo con attenzione e se avessimo la sana abitudine alla riflessione, non sarebbe affatto necessario commentare, scrivere o disquisire sul degrado che ha letteralmente sommerso lo Stadio del Nuoto…Sarebbe più che sufficiente soffermarsi a considerare le immagini di alcuni vani dello Stadio, fissare alcuni particolari per ricevere la netta sensazione, addirittura fisica di una condizione e di uno status che può essere definito soltanto con l’aggettivo qualificativo più pregnante di significato e più mesto che siamo riusciti a trovare… “disadorno”. Dietro quelle vetrate si intravede un vuoto, un’assenza, un silenzio…sensazioni che vanno al di là del vuoto, dell’assenza e del silenzio stesso per tradursi nella

%name STADIO DEL NUOTO, BREVE STORIA SCELLERATA…“Breve storia triste ed infame di un baratto”.

“ Un giorno un uomo che aveva affittato il potere, volle vendicarsi della mediocrità e separando l’estro dalla follia, omogeneizzò il rancore e decise di scalare l’albero di Natale…chiese quindi ad un distributore di ombrellini da sole, di reggergli la scala, ricompensandolo con il regno di bambù e uno stagno…Ed entrambi iniziarono a giocare ma chi si divertì di più, fu il distributore di ombrellini che, da fragile e cocciuto ragazzino viziato, ripetente di quarta elementare, con un master su etica ed estetica della frottola attraverso i secoli, cominciò a pestare le aiuole e a gettare la monnezza nello stagno, finché fu necessario frullare la munnezza e attingere dal pozzo inquinato, situato nei pressi della ragion veduta.  Intanto, sordo ad ogni supplica ed immune a tutte le censure, l’affittuario del potere, continuava a girare intorno alla stella cometa, rapito da un suo disegno sconosciuto, mentre lo stagno cambiava colore ed il regno di bambù, dormiva, invaso dalle mosche tse tse.”

Conclusa la storia triste, ispirata inevitabilmente, dalla lettura approfondita delle fotografie del “vuoto”, è appena il caso di evidenziare che forse, sarebbe opportuno, alla luce dei recenti avvenimenti che qualcuno provvedesse a risanare radicalmente il salvabile, nel disastro perpetrato in quattro anni, di indisturbata gestione Agis da parte di Guida. Se invece di quattro anni fossero trascorsi decenni, ebbene…neppure in tal caso l’impressione che si ricava oggi, dalla visione di queste, apparentemente innocue e banali foto, sarebbe apparsa così brulla e devastante…La gestione scellerata di Giuseppe Guida detto Polpet, ha avuto tutto il tempo di agire in profondità e squarciare nelle fondamenta spirito e fisico di quanti nello Stadio del Nuoto erano orgogliosi lavoratori e frequentatori. I problemi che affliggono il signor Guida meritano razionalmente la sua attenzione e pertanto dovrebbe abbandonare l’incauto proposito architettato per il post elezioni che, a detta di quanti conoscono a fondo i propositi della duma casereccia, che presiede alle grandi manovre, di tornare baldanzoso in sella, intenzionato a distruggere quel poco che potrebbe essere sfuggito negli ultimi quattro anni, alla sua prestigiosa attenzione. Hasta la verguenza!