STADIO DEL NUOTO, POLPET E LA POLITICA DEL GATTOPARDO CASERECCIO…SI CAMBI, PURCHÉ TUTTO RESTI COME PRIMA

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basta polpet STADIO DEL NUOTO, POLPET E LA POLITICA DEL GATTOPARDO CASERECCIO...SI CAMBI, PURCHÉ TUTTO RESTI COME PRIMA (f.n.) – Politica e politicanti sono riusciti ad abituarci a tutto, soprattutto abbiamo imparato a scendere di diversi livelli, per riuscire ad interpretare il nulla condensato che costituisce le intricate motivazioni a monte, di molte delle azioni incomprensibili dei suddetti politici o aspiranti tali…Ciò che invece riesce difficile da assorbire e da comprendere, sono le strategie perverse che riportano esattamente al problema di partenza…una sorta di politica gattopardesca de noautri….si cambia si cambia, purché non cambi nulla. Ed è esattamente quello che succede e succederà, secondo le ultime news, provenienti dal sottobosco dell’Ente Provincia di Caserta…Da anni ormai, ci interessiamo dello Stadio del Nuoto di Caserta e del suo degrado progressivo. Ne abbiamo parlato spesso ed ancora più spesso abbiamo tentato di chiedere spiegazioni, al presidente della Provincia, responsabile in prima persona di avere affidato la presidenza dell’Agis e quindi dello Stadio del Nuoto, a Giuseppe Guida detto Polpet, peraltro sindaco di Arienzo. Nessuna risposta e quel che conta di più, nessun intervento è stato posto in essere, nell’arco di quasi cinque anni consumati all’insegna dell’anarchia, dal presidente Magliocca, per controllare ed eventualmente arginare, il disastro concepito dall’istinto bislacco e variopinto di Polpet. Abbiamo seguito, indagato , scoperto e pubblicato di tutto di più, dagli spogliatoi ridotti a pattumiere, ai servizi inesistenti, dall’acqua gelida nelle vasche, alla morosità che ha provocato il distacco di acqua e gas, dal maltrattamento nel confronto dei dipendenti e lavoratori in genere, ai favoritismi riservati ai lavoratori suessolani, dai conti mai presentati e men che mai giustificati, ai verbali inesistenti, dagli atti di prepotenza alle minacce, dai soprusi in genere a tutto ciò che un presidente non avrebbe avuto alcun diritto di fare, ma che puntualmente è stato fatto con l’avallo del direttore De Rosa che puntualmente firmava e la tacita autorizzazione del presidente Magliocca. Abbiamo seguito passo passo, l’incedere entusiasta ed ondulante di Polpet fino all’ultima recita a soggetto del presidente dell’Agis, talmente recitata male da provocare una nutrita protesta dei residenti delle aree limitrofe allo Stadio del Nuoto e di conseguenza l’attenzione delle forze dell’ordine…la famosa pompa di calore… con il suo misterioso carico di misteri, dai costi al pessimo funzionamento…  Ebbene un bel giorno pare che il De Rosa si sia stancato persino dello stress di firmare, ed abbia deciso di  gettare la spugna…Era forse giunta l’ora di darsi una regolata, non tanto perché Polpet e le sue fantasie avevano superato il livello di guardia ormai da un pezzo ed ovviamente impunemente ed infine, qualcosa lasciava presagire che la gestione originale dello Stadio del Nuoto fosse attenzionata, ma perché, in vista delle elezioni provinciali ed europee, forse era il caso di non caricare ulteriormente e negativamente il curriculum già compromesso dal silenzio complice, del caro Giorgetto. Infatti i due amici erano riusciti, uno con la fantasia ed uno con l’applauso virtuale dichiarato da un silenzioso sorrisetto, a distruggere quello che era stato, a pieno titolo il fiore all’occhiello della provincia di Caserta. Ebbene… il caro Giorgetto, un bel giorno pensa di inviare a sistemare le cose o almeno a tentare l’impresa,  il fido Gerardo Palmieri…il tutto avveniva nel mese di aprile u.s. ma il bravo Palmieri decise di non farsi prendere dall’ansia o dall’affanno come un principiante e quindi lasciò che il carissimo Polpe continuasse a circolare sui bordi dello Stadio del Nuoto, ignorando o facendo finta di ignorare  i discutibili messaggi che il Polpet inviava, ritualmente ai dipendenti…Messaggi nei quali i soliti maligni intravidero una sorta di avvertimento a stare quieti e non correre di continuo a gironzolare intorno al nuovo direttore criticando il vecchio…Intanto il Palmieri, nonostante la situazione incresciosa lasciata dal suo predecessore, dopo aver chiaramente mostrato di aver preso atto del disastro, pensò bene di procedere con calma e lasciò che l’estate, trascorresse  in grazia di Dio…E così è stato e se nel frattempo dipendenti, funzionari, società e brava gente in genere, continuava ad interrogarsi sul proprio incerto destino  e sul futuro  dello stadio del Nuoto…ecchissenefrega? L’apertura era prevista per il 2 ottobre ma ce la va sans dire che nessuno ci aveva creduto…  Fatto è che arrivò settembre e con settembre l’esigenza di riavviare la macchina dello Stadio del Nuoto…Ritardi su tutti i fronti e l’organizzazione delle attività, sembrava galleggiare su una nuvola sperduta. Ricapitolando…inutile ri-elencare le numerose bestialità che Polpet aveva introdotto nello Stadio del Nuoto, come le pareti divisorie di cartongesso, che una spallata di striscio sarebbe stata sufficiente a mandate in pezzi… inutile tornare a parlare di acqua del pozzo non potabile e di tutta l’allegra faccenda degli incassi… al momento è sufficiente registrare l’ultima chicca …la pompa di calore è stata sequestrata e quindi l’acqua nelle vasche è gelida… Con questi chiari di luna, che abbiamo reso in sintesi massima, perché, detto tra noi, siamo anche un po’ stufi di parlare e scrivere “avvacante”,  il neodirettore Palmieri emergendo da un’estate ormai in declino, convoca una riunione con i collaboratori, le società, i dipendenti, per conoscere e quindi fare  il punto delle criticità “imperanti” nello Stadio…La domanda sorge spontanea…ma se Palmieri ha ricevuto l’incarico nel mese di aprile scorso, se Palmieri si è reso conto da un pezzo che la situazione era drammatica, il punto delle criticità lo fa a settembre?, mah… misteri delle acque ferme! Alla fine della riunione quindi, il Palmieri pensa bene di non provare neppure ad accampare scuse o giustificazione al disastro e con mossa astuta, orientata ad impedire ogni reazione aspra, da parte degli interlocutori, con voce e toni consapevoli, ammette che la situazione è “catastrofica” e che “la Provincia ha fallito”. Decide di chiudere lo Stadio del Nuoto, perché i servizi sono insufficienti ed inefficienti ed i lavori da fare sono troppi ed urgenti ed annuncia che l’apertura della struttura  non sarà possibile prima del 2 novembre…Ed inizia a dare ordini di abbattimento a partire dal cartongesso ma non finisce qui e per condividere con il lettore affezionato tutta la nostra meraviglia ed anche un leggero disgusto dinanzi a chi, decisamente, non ha alcuna idea di cosa sia lo scuorno, vi annunciamo che la voce corrente, quella che sfugge alle segreterie pseudo politiche, trasudando dalle pareti e filtrando sotto alle porte, darebbe addirittura per scontato, che il Polpet avrebbe la chiara e ferma intenzione di candidarsi al consiglio provinciale, sponsorizzato da Magliocca ed una volta eletto, tornerebbe a fare il presidente dell’Agis. Non abbiamo alcun desiderio di commentare né di ipotizzare alcunché…Qualche volta ritornano e qualche volta no…ma se dovessero tornare,    un fatto è certo, non sarebbe colpa di Magliocca e sarebbe il segno forte e chiaro che davvero non vale la pena…Hasta luego!