(f.n.) – Calato il sipario sulle dimissioni del dottor Enzo Iodice dalla Direzione Sanitaria dell’Asl, non resterebbe dunque, che attendere sia l’indicazione ad horas del ff, che la nomina definitiva del nuovo Ds, nell’arco di quindici giorni, così come il Dg Blasotti ha annunciato ma… le ipotesi che continuano ad affollarsi dietro alle dimissioni di Iodice, sbiadendo o rafforzando i colori delle più accreditate, impedisce la tranquillità dell’attesa, che andrebbe a discapito della chiarezza. Infatti, all’origine del prematuro abbandono della carica, da parte dell’ormai ex Ds, pare esserci ben altro, oltre alle beghe politiche, ai dispetti ed ai rancori, per aver presumibilmente avallato il ricorso dei capidistretto recalcitranti…Allo stesso modo, si attenua l’ombra del “pollice verso” di Zannini, per tornare a farsi strada il vecchio rancore di Oliviero nei confronti di Iodice, con tutto ciò che ne consegue. Sembrerebbe infatti, dalle ultime indiscrezioni che le ragioni a monte, sarebbero molto più serie, delle solite manfrine pseudo politiche. Dicunt che Iodice qualche tempo fa, avrebbe chiesto a tutti i Centri di Riabilitazione convenzionati, di adeguarsi alle “capacità operative massime” per quanto riguardava il personale e la logistica e di mettersi in regola, altrimenti avrebbero corso il rischio della chiusura. Ora…per coloro che ancora fossero ignari del problema, è giusto che si sappia che… alzare il sipario sui Centri di Riabilitazione, equivale ad aprire uno squarcio su universi “convenientemente” sconosciuti. Si sarebbe così attivata la commissione di verifica secondo i dettati della delibera 7301 del 2001 e dal momento che, soltanto per la provincia di Caserta, attorno ai Centri di Riabilitazione, ruotano oltre 100 milioni di euro annui, ce la va sans dire che a qualcuno, venuto a conoscenza dell’imminente controllo, si sono drizzati i capelli in testa ed i campanelli d’allarme hanno iniziato a squillare. La caratteristica principale dei Centri di Riabilitazione, come sappiamo bene, non è certamente il rispetto minuzioso delle norme e delle regole, cosicché da parte dei molti Centri, infatti è decollata una lamentela diretta al santo protettore Oliviero… Il resto di conseguenza, non ha bisogno della zingara per essere raccontato o di altro per dedurre in quale maniera si sia mosso il presidente del consiglio regionale, per frenare o almeno ridurre i danni che avrebbe procurato la macchina risanatrice, ormai avviata. Sono queste ahinoi, le cose incontrollate che decretano la sorte dei dirigenti e direttori troppo autonomi…E se l’ipotesi giusta fosse questa?, come del resto riteniamo che sia?, ecco che le pietruzze del mosaico, tonerebbero tutte al loro posto ed anche l’ostrakon di Oliviero, sistemato nella tasca di Iodice, non si sarebbe mai spostato, o no? Tutto torna e ovviamente si apre il solito squarcio sui buoni e sui cattivi… La testa di Iodice che si è ostinato ad impicciarsi di fatti dei quali non avrebbe mai dovuto impicciarsi, l’avrebbe chiesta Oliviero, passando per Postiglione e con il beneplacito di De Luca. Orbene, se le cose stanno così, a rigor di logica, dovremmo dedurre che De Luca, per la proprietà transitiva, avrebbe sponsorizzato l’assenza di regole dei Centri di Riabilitazione, che hanno protestato attraverso Oliviero e sempre a rigor di logica, De Luca avrebbe favorito ancora una volta un politico che, a sua volta avrebbe avallato l’occultamento di possibili cofecchie? Ed avrebbe favorito quel politico, soltanto e sempre per l’unica ragione che gli interessa e che è quella di aggregare il massimo dei consensi sulla sua terza candidatura? Di questo passo e con questa prospettiva corriamo il rischio di rotolare decisamente a valle del credibile e correre il rischio di essere ridicoli, oltre che assai scombinati, la qual cosa tutto sommato sarebbe perfettamente in linea con l’Asl e la sua mission, “ad alta caratura spirituale”…Hasta luego companeros!