Subito dopo l’assemblea i rappresentanti delle associazioni hanno reso noto che, “in tale contesto, sono stati messi all’ordine del giorno proposte per una proiezione programmatica volta a risolvere le varie precarietà locali, ambientali, turistiche, commerciali e didattiche di Castel Volturno per garantire una vita in società migliore per tutti i cittadini ed una proiezione futura utile a rendere la nostra città un luogo di futuro certo per la popolazione e per le generazioni future, nonché per l’industria e per l’economia locale.”
A tal proposito sono intervenuti sugli argomenti Cesare Diana, già facente parte della coalizione di cui alle sunnominate associazioni, Corrado Duglio ed infine Domenico di Santo come indipendente intenzionato a collaborare fattivamente ad un lavoro di squadra che possa effettivamente dare maggiore lustro alla città di Castel Volturno. Ha chiuso i vari interventi Peppe Miele, che ha tenuto a sottolineare “come la compattezza di tutti in un mirato obiettivo futuro, resta elemento fondamentale per la buona riuscita dei seri propositi esposti.”
Accorati interventi si sono alternati. I presenti univocamente orientati affinché “Castel Volturno risorga dopo anni di governi locali troppo spesso appoggiati da partiti di varia posizione, risultati non all’altezza del compito demandato per l’evidente mancanza di sinergismo di squadra, oltre che da ingerenze interne ed esterne”. I professionisti hanno manifestato“la volontà di migliorare la città, obiettivo da intendersi come CREDO di tutti i presenti e che la partecipazione alle prossime elezioni locali per il rinnovo del Consiglio Comunale, che si terranno orientativamente nel prossimo giugno 2024, sarà un traguardo da raggiungere nella scelta, (pur essendo i partecipanti facenti parte di orientamenti di colori politico partitici diversi), di riunirsi in un corpo di candidati composto da liste civiche per l’intervenuta mancata fiducia in tutti quelli che, in ambito locale, pur promettendo mare e monti, di fatto, hanno reso Castel Volturno sempre più protesa verso il baratro.”
“Costoro – precisano – hanno dato ampia dimostrazione di non essere riusciti a realizzare quegli obietti che, promessi in campagna elettorale, stanno di fatto rallentando ulteriormente un rilancio avveniristico ed onorevole della nostra città.”
In particolare Domenico di Santo, quale indipendente, ha sottolineato “che le dette operazioni di voto dimostrano che a Castel Volturno si è giunti finalmente ad una svolta che potrà cominciare a sgretolare le lobbies nepotistico/familiari e di casta locali, sulle quali si sono sempre basate le precedenti amministrazioni Comunali in sede di elezioni.”
Già in passato Di Santo, nel comunicare le dimissioni da una nota Associazione di Promozione Sociale da lui stesso presieduta, tenne a sottolineare “che non poteva più essere ammissibile a Castel Volturno che un singolo soggetto si proponesse quale candidato a Sindaco e cercare chi gli potesse portare i voti necessari (classico nepotismo/familiare e di casta) traendone così i potenziali numeri per affermarsi quale Sindaco. Bensì i singoli che, nell’univoco interesse della città e dei cittadini, formate le squadre, indicassero chi potrebbe essere la persona più indicata quale il loro Sindaco.”