OSPEDALE, SITRA, COMPARTO & ANTICAMERA RIVOLUZIONARIA

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(f.n.) – È sempre gratificante leggere i commenti che, gentilmente, vengono inviati e regolarmente pubblicati, in calce al relativo articolo, soprattutto se confermano i nostri sospetti di sempre…e cioè che l’ingranaggio ospedaliero si chiama “cofecchia”! Che il dottor Aniello Lanzuise, il Sitrologo, avrebbe incontrato serie difficoltà nel suo lavoro all’Ospedale di Caserta, era cosa risaputa, ma risulta ugualmente confortante, che vi siano diverse persone che apprezzano la sua professionalità, fondata sulla serietà ed onestà d’intenti. Le tre o quattro staffette sindacali e politiche che, come le romantiche piccole vedette lombarde del libro Cuore, stazionano nei pressi dell’ancora inesistente Sitra Office, con precisi incarichi che esulano dalle loro mansioni ufficiali, avranno di che masticare amaro in questo periodo, anche se, con la solita prosopopea, legittimata dai sindacati, bofonchiano e criticano e assicurano che entro breve tempo, quando i riflettori si abbasseranno, tutto tornerà nella normalità…il che significa che riprenderanno senza problemi, i traffici organizzati…gli spostamenti su misura e la subdola campagna iscritti… Noi invece abbiamo la netta impressione che i privilegi di queste nobili signore e signori, che da tempo su delega, governano vita, straordinari, umori e malattie del comparto, dovranno per forza di cose diminuire di intensità e se le cose andranno come devono andare e… quella verifica di cui si parla tra uscio e porta…c’est a dire che il dottor Lanzuise starebbe effettuando, sulle eventuali limitazioni di alcuni dipendenti, relative esenzioni e conseguenti mansioni, dovesse essere reale ed autentica, nel senso: organizzata e decisa con il DG Gaetano Gubitosa, improvvisamente investito da se stesso di autorità …ebbene  è il caso di annunciare, con una certa solennità ed armonia in endecasillabi sciolti, che dovrebbe a breve, terminare l’era squallida del ricatto/avvertimento formato accoglienza…Infatti è cosa risaputa, che ogni qualvolta arriva un nuovo dipendente del comparto, ci si attiva soprattutto da parte del sindacato di maggioranza, per attirare l’ignara new entry nella trappola della tessera inevitabile, così come tranquillamente, si fa finta di non sapere che, quando vi sono straordinari da assegnare, si tiene conto unicamente di una cosa: il classico “do ut des” universalmente applicato nel piccolo ministero, in bilico tra ufficio infermieristico, Polo didattico e Sitra virtuale…Quindi lo straordinario, il trasferimento interno, l’agevolazione, il permesso, l’attribuzione di incarico dopo l’esenzione, ovverosia tutto, viene contrattato in termini politico-sindacali, dai delegati alla questione…Capita talvolta che, ad esempio, uno della Cisl o di altro sindacato venga favorito da un delegato del Nursing up, o altro (ma Radio Ospedale sostiene sia improbabile che sia “altro”) …come mai?, perché si stanno creando le condizioni affinché quello della Cisl o di altri sindacati, possa lasciare il sindacato di appartenenza e passare al Nursing up o ad altro…Ultimamente, in virtù di abiure e strane omogeneizzazioni tra sindacati, che fino a ieri si sono spellati vivi gettandosi il il sale sulle ferite ogni sei ore, prima e dopo i pasti, la faccenda delle spartizioni dei privilegi, dovrebbe essersi semplificata, anche se c’è sempre chi fa la parte del leone…carucci! Ci auguriamo quindi che con il Sitrologo e l’organizzazione dell’ufficio del Sitra, si metta un punto fermo alle cofecchie sindacali e ai desiderata dei reucci del comparto, soprattutto quelli che non hanno i titoli giusti per continuare a svolgere il lavoro (lavoro?) che svolgono. Invochiamo la rapidità nella riorganizzazione soprattutto perché siamo già in campagna elettorale, per le Elezioni Europee, onde evitare che il tutto scada nuovamente nel più maleodorante degli stagni, quello in cui affogano miseramente i meriti in nome della politica. Tanto per fare un esempio calzante di super raccomandazione, abbiamo il bravo Di Carluccio superprotetto di Nicola Caputo che, essendo assessore della Giunta De Luca non ha certamente evitato di far pesare il suo ruolo…del resto appena si ha una ‘ntecchia di potere, state pur certi che il primo approdo per i questuanti è la sanità de noautri…soprattutto se il Dg è una creaturina tanto comprensiva e consenziente come Gubitosa…Dovremo quindi aspettarci a breve, il solito rituale del “Sali e Scendi” dalle scale della palazzina “grigiotopospento” in fondo al Parco, ad opera dei futuri aspiranti al seggio europeo e non è detto che tra questi, figuri ancora il bravo Caputo visto che sempre secondo Radio Regione News, il Governatore non sarebbe più tanto “anema e core” con Italia Viva…Staremo a vedere e per questa tornata… speriamo proprio di stare a vedere ma… lontano dall’Ospedale. Hasta la vista companeros!

2 Commenti

  1. Dottoressa buongiorno. Come avrà senz’altro letto su un giornale on line sono incominciati gli attacchi al dott lanzuise. Lo schifo è che più si cerca la legalità più esseri abietti come la pit bull ed i suoi chihuahua incominciano la guerra a mezzo intimidazioni e denigrazione. I primi commenti sono stati sul fatto che il dott la mattina va in chiesa, poi che non conosce la materia poi adesso che è raccomandato. Povere creature ignoranti. Il dott lanzuise ha messo mano su tutto persino sulle molestie su luogo di lavoro e stavolta non ha spostato la vittima ma il carnefice. Voi, sindacalisti a modo vostro, avete sempre messo la testa sotto la sabbia perché parlarne era troppo per voi così vigliacchi da tutelare donne e madri. Mo infangate chi vi sfancula alla grande e non vi dà spazio di azione. Che pochezza che siete

    • Gentile Maria, naturalmente ho letto e naturalmente, avendo buona memoria, non ho dovuto sforzarmi troppo per dare nome e cognome all’ispiratore/ ispiratrice delle inesattezze (volontariamente tali) riportate, squallido e maleodorante prodotto della rabbia impotente dei soliti noti. Soltanto coloro che sono in assoluta malafede, potranno far finta di credere e quindi dare un seguito a certa “munnezza”. Grazie sempre

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