(f.n.) – La Direzione dell’Asl di Caserta, suscita una tenerezza infinita…i suoi componenti, tre personaggi di tutto rispetto, la cui caratteristica principale è rappresentata dal candore luminescente che emanano, quando si tratta di prendere, inevitabilmente atto, di una cofecchia, (sia che si sia sviluppata impunemente sotto al loro sguardo, sia che abbia preso corpo e sostanza nelle periferie, affidate sulla fiducia ai feudatari politici di turno), sembra proprio facciano sforzi sovrumani, per convincersi che l’ennesimo sconcio, si sia davvero verificato sotto alla loro giurisdizione sanitaria…Ed allora, come “morbidosi” cuccioli di lupo, i tre “santini”, aprono lentamente un occhietto alla volta e guardandosi attorno spauriti, perdono, minimo, altri sei mesi, per decidersi ad aprire anche il secondo occhietto, continuando a chiedersi in mezzo alla palude maleodorante: ma può essere mai che puzza così tanto? Farebbero tenerezza a chiunque, non è vero? Ed è molto meglio, che continuiamo a descriverli ingenui e dormienti…che se dovessimo definirli svegli ed attenti… così come il loro ruolo richiederebbe, sarebbe davvero molto triste, convenire che “certe cusarelle” per accadere, devono per forza di cose, aver goduto della piena benedizione dall’alto, n’est pas? Ed ovviamente, nel caso di specie, quel simpaticone di Salvatore Moretta, che gestisce pacificamente e nella massima libertà il distretto 14 di Teano, come se si trattasse dell’azienda ereditata dallo zio scapolo, a conduzione, appunto, familiare, dovrebbe essere “una ‘ntecchia scutuliato”, non vi pare? E se fossero ancora in molti coloro che fanno finta di non avere capito, ribadiamo che è proprio alla pletora dei suoi protetti per procura, che ci stiamo riferendo…Sembrerebbe che i signori dell’Asl, ultimamente si siano trovati nelle condizioni di non poter continuare a far finta di niente …e quindi. abbiano deciso di avviare una indagine sulla posizione di una dipendente, attualmente nominata dal Moretta responsabile del parco macchine del distretto 14…Ce la va sans dire che stendiamo un velo pietoso, sul ritardo con cui, anche questa volta, i magnifici tre hanno aperto ufficialmente gli occhietti sulla cofecchia. Infatti, della dipendente di cui sopra e della sua fulgida carriera, noi ne abbiamo parlato circa tre anni fa…Correva l’anno 2020 e l’Asl, a quei tempi presieduta da Ferdinando Russo, bandì un concorso per l’assunzione a tempo determinato, sei mesi eventualmente rinnovabili, per operatori tecnici specializzati-autisti di ambulanza…Tra i requisiti richiesti, erano contemplati cinque anni di esperienza professionale, acquisita nel corrispondente profilo professionale, presso pubbliche amministrazioni o aziende private. Tutto si svolse abbastanza in fretta e, al termine si pubblicò una bella graduatoria, in cui figurava Elena Antinozzi, figlia di quell’Antinozzi che assieme a quel Celentano, erano i due factotum del PO San Rocco di Sessa Aurunca, per volontà e grazia della Cisl e del gran feudatario Gennaro Oliviero. La figlia di cotanto padre fu, ovviamente, ammessa nonostante non avesse i requisiti richiesti…cosa che noi puntualmente scrivemmo ma, che fu, assieme a molto altro, decisamente ignorata dai tre della Direzione tra i quali figurava l’attuale Dg. L’esperienza dell’aspirante autista in gonnella, era maturata, dicunt, in una farmacia e l’attestato che venne esibito a sostegno dei requisiti richiesti e dichiarati, era stato rilasciato dall’agenzia di famiglia la “AVASA”, firmato da Pietro Ciriello, responsabile della stessa e incidentalmente anche dipendente Asl, il quale oltre ad essere marito dell’interessata (caruccio) e quindi genero del potente Antinozzi, era anche persona di fiducia dell’incomparabile Moretta che, dopo essere stato direttore sanitario del PO aurunco, era stato premiato per la sua fedeltà politica e nominato capodistretto a Teano, dove tuttora si preoccupa di curare gli interessi dell’azienda di famiglia…perché, vedete amigos, l’Asl è una vera, generosa, grande famiglia…o no? Se volessimo dare un’occhiata fugace a coloro che hanno assistito il bravo Moretta, nei suoi prestigiosi incarichi, prima del Pietro Ciriello al Distretto 14, troveremmo un altro figlio di Antinozzi, che stazionava in direzione sanitaria al San Rocco…Ufficio che vai “familiare” che trovi e non finisce qui, perché mancando negli assistenti la sensibilità femminile, si rese necessario provvedere ad assumere anche Elena Antinozzi che, dopo aver saltato tutte le barriere virtuali di una faticosissima e sudata carriera e non aver mai conosciuto un ambulanza dal punto di vista della guida, oggi si trova a gestire, almeno sulla carta, il parco macchine del distretto di Teano. Ma…evidentemente qualcuno è andato davvero oltre il seminato e sono fioccate le lamentele, talmente evidenti che il caro Dg, non ha potuto fare a meno di aprire una indagine alla quale il prode Moretta sta tenendo fronte, con la solita audacia e tutta la sua abilità tipica del maggiordomo più fedele!…Sarà un vero spasso stare a vedere come andrà a finire…Hasta la vista