CAPUA – I funerali di don Peppino Centore si svolgeranno domani 13 settembre alle ore 11 nel Duomo di Capua.
Ecco una nota di Pasquale Iorio, presidente de “Le Piazze del Sapere”:
Dopo la scomparsa di Franco Fierro, in questi giorni ci ha lasciato un altro uomo illustre della città di Capua, don Peppino Centore. Era un sacerdote di profonda fede cristiana, ma nello stesso tempo si caratterizzava anche come una persona di larghe vedute laiche, dotato di uno spirito critico, tipico dei grandi intellettuali. Era sempre pronto al confronto, grazie anche ad una vasta cultura letteraria e storica. Infatti la sua biografia è ricca di volumi e di pubblicazioni, di saggi storici, di romanzi e di vari testi di poesie, che hanno ottenuto importanti riconoscimenti e premi nazionali.
In questi decenni come Piazze del Sapere abbiamo avuto diverse opportunità di incontro, di dialogo e di collaborazione con lui, anche grazie alla presentazione di diverse sue opere in varie città: da Capua a Caserta, da Castel Volturno a Marcianise (dove da abbiamo presentato il suo ultimo scritto con la ristampa del volume dedicato a Silvio Fiorillo, l’inventore di Pulcinella). Per ricordare il suo alto contributo alla vita culturale spirituale di Capua, una città dalla storia millenaria, auspichiamo che non solo la chiesa ma anche il comune mettano in campo delle iniziative adeguate.
A tal fine cogliamo l’occasione per ribadire ancora una volta al sindaco di Capua Adolfo Villani di dare vita ad una consulta della cultura, con l’apporto delle associazioni e degli enti preposti, per costruire un luogo permanente di incontro, di confronto e di programmazione per ripartire con la cultura (come spesso diceva lo stesso don Peppino).
Biografia e opere
Venne ordinato sacerdote dopo aver conseguito una laurea in Teologia presso la Pontificia Facoltà Teologica “San Luigi” di Napoli e la laurea in Filosofia presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II”. In seguito è diventato direttore dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Capua, dove era docente emerito di filosofia e teologia. È stato inoltre direttore del Museo Campano. Ha pubblicato diverse opere di prosa, poesie e ricerche sulla sua città natale, edite soprattutto per Curcio ed Edizioni Scientifiche Italiane. La sua attività di poeta comincia nel 1967 con La parola, cui seguono numerose altre raccolte. Nelle sue opere religiose ha cercato di «fondere sacro e profano». I suoi scritti sono stati tradotti in varie lingue, e inversamente egli stesso ha tradotto altrui testi, fra cui Il cimitero marino di Paul Valéry.
Bibliografia
Poesia
- La Parola, Laurenziana, Napoli 1967
- IL Dialogo, Edikon, Milano 1969
- Il Silenzio, Edikon, Milano 1971
- Axamenta, L’Airone, Capua 1973
- Poesie, Laurenziana, Napoli 1977
- Esule vento, Panda, Padova 1980
- Sine nomine, L’Airone, Capua 1982
- L’uomo di Coleridge, Laurenziana, Napoli 1984
- Il liuto di Orfeo, Laurenziana, Napoli 1985
- Ladro di eternità, Panda, Padova 1986
- L’alta letizia, L’Airone, Capua 1987
- Il cembalo scrivano, L’Airone, Capua 1988
- La veste di Arlecchino, L’Airone, Capua 1988; riedito come L’ostaggio delle muse, Armando Curcio, Roma 2009
Prosa
- Le ragioni della poesia, Milano 1971
- L’Eroe, il Superuomo, il Santo, Pisa 1972
- Aesthetica in vivo, Milano 1973
- La poesia di Karol Wojtyla, Capua 1982
- Don Umberto, Un prete cosi’, Capua 1982
- L’amanuense di Borges, Capua 1984
Traduzioni
- Il Cantico dei Cantici, Capua 1977
- Il cimitero marinodi Paul Valéry’, Caserta 1984
Biografia
- Marino Piazzolla, Giuseppe Centore: poeta della meditazione, Laurenziana, Napoli 1984