PROGETTO MAFFEI, DAL PICCOLO PRINCIPE AI LECCI, PASSANDO PER ANCONA…

1

   –   di Francesca Nardi   –                                                boscaiola PROGETTO MAFFEI, DAL PICCOLO PRINCIPE AI LECCI, PASSANDO PER ANCONA…

La Città di Ancona e l’intera Regione Marche, dovrebbero essere grate, per la “si presume” insperata ed inattesa, grandinata di pubblicità prestigiosa, soprattutto alla brava gente di Caserta, sempre così distratta, generosa e tardiva nei suoi rancori, persino sacrosanti, sempre ugualmente tollerante e prodiga nel favorire gli altri, persino a discapito del proprio, per nulla esuberante, status economico. Sarebbe davvero inutile e per certi versi addirittura umiliante, rimarcare l’inopportuna trasferta ad Ancona, delle celebrazioni per il 250esimo anniversario dalla scomparsa di Luigi Vanvitelli, quando sarebbe stato così intelligente e costruttivo, stringere i ranghi attorno alla Reggia di Caserta ed approfittare della splendida occasione per convogliare il massimo dell’attenzione chez nous, del mondo…Immaginate quanto avrebbe favorito, da ogni punto di vista, la nostra terra, un programma illuminato che prevedesse un anno, interamente dedicato al Vanvitelli, la creazione di momenti culturali, in cui ripercorrere la costruzione della Reggia ed i particolari della vita del Grande Architetto, alla cui esistenza ed attenzione, questa Città deve anche e soprattutto, la possibilità di essere oggi, qualcosa di più e di meglio, di un puntino sfocato, sulla carta geografica… Ma al di là del pensiero collettivo che continua ad incepparsi e a confondersi nel fumo, che i vari delegati “istruiti alla bisogna” dal Ministero, producono impunemente, esiste la volontà pregressa di chi, prima ancora di scuotere la capigliatura sbarazzina ed arieggiarla, lungo la fuga di saloni della Casa del Borbone, aveva, con lungimiranza a noi sconosciuta, gettato il cuore ed i progetti per la sua carriera futura, oltre l’Appennino…E proprio un paio di giorni fa la direttrice Tiziana Maffei, ha concluso i lavori del convegno di Studi su Luigi Vanvitelli, organizzato, appunto, ad Ancona, con una relazione che, a giudicare dai filmati, sembrava interamente dedicata all’attenzione del Presidente della Regione Marche…e come non essere d’accordo!, visto e considerato che, fino a prova contraria, sono i “presidenti politici” quelli che contano, certamente non il pubblico, non è vero? Decisamente una volpacchiotta, la nostra cara direttrice della Reggia!, anche se lei, (caruccia) continua a sostenere che non è in cerca di visibilità…, dopo essersi languidamente lamentata delle critiche, che le sono piovute addosso (non abbastanza!) per avere organizzato il convegno ad Ancona…e delle quali critiche, la cara Maffei, in verità,  ha mostrato come al solito, di infischiarsene de facto. Ah!, se fosse possibile dimenticare, tutto ciò che non abbiamo avuto il coraggio di affrontare, recuperando noi stessi al conforto di una verità taciuta, anche la storia claudicante di quel “prezioso ritrovamento”, e la gloria mediatica di conseguenza, a spruzzi dorati e leggermente “avvacante”, si perderebbero nello stormire delle foglie, nella morbida quiete del tramonto, di una giornata da archiviare…emergendo dalle profondità di un deposito abbandonato, che la brava Maffei fece uscire dall’ombra, come quel bravo coniglietto dal cilindro,  ad un macabro rituale, immaginato con cura, che prevedeva lo sterminio programmato di un numero infame di alberi! Ma come abbiamo detto poc’anzi, la rossa Maffei non è assolutamente sprovveduta e tutto ciò che avviene per suo comando, non è certamente frutto di improvvisazione…giammai! La storia di quei 750 lecci, ad esempio, che qualche mese fa, la direttrice della Reggia avrebbe annunciato di voler abbattere per necessità e quel suo mostrarsi irremovibile, hanno radici profonde e lontanucce nel tempo…Infatti, già il 20 novembre del 2020, Sky-Art pubblicava con un certo risalto, che la Reggia di Caserta aveva bandito un concorso rivolto ad artisti residenti in Italia e all’Estero, per la creazione di opere d’arte contemporanea, “per la cui realizzazione avrebbero dovuto essere utilizzati esclusivamente esemplari di vegetali e materiali legnosi già a terra o di lecci vetusti il cui abbattimento era già stato programmato”. E’ abbastanza ovvio che il can can dialettico, sorto negli ultimi mesi, intorno all’argomento nato molto tempo dopo quel 20 novembre 2020 citato da Sky-Art, registrando una corposa contrarietà al taglio dei lecci, (contrarietà espressa non soltanto da tutte le associazioni ambientaliste, presenti sul territorio e dai cittadini, ma anche da esperti che avrebbero dichiarato che soltanto il 10 per cento dei lecci era malato)…dicevamo che… se non riusciamo neppure questa volta, ad essere una ‘ntecchia determinati e soprattutto, mossi da un sacrosanto orgoglio di appartenenza, il suddetto can can contro il taglio dei lecci, sarà ignorato senza tanti complimenti, ed il parere contrario collettivo, farà la stessa fine che ha fatto, checché se ne dica, la Città di Caserta e chi la rappresenta, quando è stata accantonata, nonostante il suo sacrosanto diritto all’esclusiva delle celebrazioni per Luigi Vanvitelli e della loro durata. Armarsi di dignità e orgoglio significa attraversare indifferenti ed anche, perché no, sprezzanti, l’acquitrinio sempre gorgogliante delle “vaiassate” minacciose, quelle formulate con apparente garbo ed inflessione farsescamente dialettica, da chi passando per i Beni Culturali si è, tanto per restare in modalità casereccia: “acconciato quattro uova nel piatto”…e adesso difendendo il potere provvisorio, assicura una sistemazione definitiva…Ma, al di là di chi ha sempre qualche affaruccio, da far approdare nella maniera giusta dall’altra parte della barricata e cavalca la tigre all’uopo, cerchiamo di non arrivare al disarcionamento, ma limitiamoci a lasciar intendere con i fatti che, tutto ha un limite, persino l’applicazione rigida della teoria del “far finta di non sapere”…ed arrivati al punto di non ritorno, sarà un vero spasso girarsi verso una pagina bianca tutta da colorare! Hasta la suerte!

1 commento

  1. ……a questo scempio autarchico, a questa orribile onta alla Reggia di Caserta i Parlamentari di Governo hanno sollevato e richiesto qualche interrogazione circa l’operato plausibile e congruo del Direttore della Reggia? I tanti “acculturati” parlamentari di opposizione, depositari della loro cultura di sinistra foriera di libertà e giustizia, specifica e comitante, a loro dire, delle arti liberali hanno espresso qualche dissonanza o eccezioni e/o necessari chiarimenti? Le belle associazioni della città, preoccupate correttamente e probamente dell’ambiente cittadino, della viabilità degli studenti, paladini della difesa ad oltranza di ogni erba dei marciapiedi hanno elaborato qualche timida domanda nei loro minilobi della corteccia frontale? Il veemente Presidente della Regione ha bofonchiato qualcosa? Lo stesso Presidente del Consiglio Regionale è stato rilevato al termoscanner? Il mediatico Sindaco blà, blà, blà della nostra città, i suoi consiglieri per caso, i suoi Assessori del non fare tanto e del fare tanto a fatti propri hanno vaticinato dai loro meandri di indifferenza, si sono resi forse conto di qualcosa? A tutti voi va il più sentito: “fate schifo”!

Comments are closed.