(f.n.) – Alle spalle della città, negli spazi dedicati (o almeno si presumeva) a quella che avrebbe dovuto diventare o, per gli inguaribili ottimisti, “dovrebbe diventare” la cittadella universitaria, il senso oscuro dell’incompiuto, avvolge uomini in transito, cani randagi, cose inerti, reti e paletti…sciogliendosi come un grumo di illusioni troppo a lungo macerate, dagli spalti del futuro immaginato del Policlinico in poi, fino a rendere l’ensemble assai simile alla sciatta sceneggiatura e grigua rtappresnetazione di un pensiero confuso. Ebbene, se non fosse per il cartellone che qualcuno, simulando un temporale notturno avrebbe potuto, pietosamente, “scatafasciare” al suolo, togliendolo allo sguardo curioso di quanti, proprio non riescono a farsi i fatti propri e proseguire oltre….non saremmo, forse, mai venuti a conoscenza che lì, ma proprio lì, in zona San Benedetto, presumibilmente entro il prossimo 11 settembre, avrebbero dovuto concludersi ed essere consegnati, i lavori relativi alle opere di urbanizzazione primaria del Piano Insediamenti Produttivi. “Insediamenti produttivi” la dice lunga e la dice chiara, non è vero?, ma di chiaro, a parere nostro, c’è soltanto il fatto che i lavori, qualunque fosse all’origine, il disegno, il progetto o soltanto l’idea che dovevano ispirarli, non sono neppure iniziati, nonostante assieme alla data di consegna, figuri nel famoso cartellone, pomposamente, la data di inizio: 15 marzo 2023…data scelta probabilmente in onore del solerte assessore Marzo che, nel caso di specie, probabilmente confuso dal riguardo riservatogli, latita che è una bellezza, o no?, data in cui molto probabilmente, qualcuno avrà persino tagliato il nastro, prima di recintare una ipotetica area, con la rete arancione, al momento rigorosamente sbrindellata…E fin qui…coreograficamente tutto risulta regolare…La domanda sorge spontanea: ma… scorrendo i giorni nel nulla, almeno la cortesia di correggere con un comunicato, la data di consegna dei lavori e spiegare i motivi presunti o reali del notevole ritardo…no eh?, giustamente, da queste parti, non si “ausa”…Il sindaco, senza dubbio assorto e profondamente impegnato, in amletici dubbi, intorno alla sfumatura del tramonto sui Colli Tifatini, …e se tale gradazione sia o meno all’altezza della magnificenza ed accuratezza, con cui quest’anno, “si sono fidati di imbandire” i sacri altari della cultura, per la celebrazione dei saldi del pensiero e rendere il ricco e lungo Settembre al Borgo, ancora più opulento e sfavillante… Dicevamo dunque…il sindaco e la sua Giunta non avevano certo né il tempo né il genio, di pensare a quisquillie e a pinzillacchere come i cartelloni scaduti dei lavori mai iniziati…Be quiet!,… è tutto nella norma, già…tutto!, tranne forse quello schizzo d’inchiostro in un occhio, che continua a rappresentare il Festival del Borgo di quest’anno, sempre più esiguo, sempre più…così! Incidentalmente e davvero per caso…il lapsus freudiano dell’artista, ha reso perfettamente, nel colore della foglia morta che “spegne” e decora nella maniera giusta, le speranze ingannevoli sollevate dalla qualità della brochure, lo spirito ed il senso di ciò che siete riusciti a fare… di quello che per anni è stato uno splendido, inimitabile Settembre al Borgo. Certe volte viene da chiedersi, come in questo caso, se vi capiti di sostare ogni tanto, dinanzi ai vostri personali capolavori e se, nel caso, siate davvero …ma proprio davvero, soddisfatti, così come sembra che siate!,…o non avete scelta…Hasta la vista!