OSPEDALE, IL MEMORIALE DELLA DOMENICA 263

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(f.n.) – A qualcuno potrebbe sembrare strano ma, alla luce di alcune considerazioni, regolarmente confortate dai fatti,  noi siamo quasi convinti che, se si attivano certi meccanismi, ai quali non dovrebbe risultare estranea una “vrenzola” di coscienza collettiva, sia pur recuperata in zona cesarini,  la partenza del Golden boy, potrebbe coincidere con una svolta decisiva nel progetto (speriamo) di trascinamento, del nostro Ospedale, fuori dalle secche, in cui troppe “cofecchie” hanno finito per  arenarlo. A fronte delle recriminazioni di cui abbiamo fatto oggetto, il giovane Mensorio, ricordandogli in più di una occasione, di essere stato imperdonabilmente indolente o peggio, mancando persino di approfittare della sua dorata posizione di intoccabile a prescindere, per arrecare un minimo di beneficio all’Ospedale, quell’Ospedale che gli aveva fatto a suo tempo, da balia asciutta e da tutor…Ebbene, a conti fatti e verificati nel day after, possiamo  senz’altro dire (ahinoi) che l’inerzia, in tutta la sua impalpabile magnificenza, è stata la caratteristica principale della permanenza del ragazzo, sul divanetto prima e sul seggiolino di comando dell’ex presidio medico poi, non spostando correnti significative, che non fossero dettate e suggerite dal cerchio magico e dalla presenza al momento opportuno, di lady Cio. ..e su questa posizione, incidentalmente quella che era stata di qualcun altro, ci sarebbe, volendo, da riflettere, disquisire ed elucubrare con una certa concentrazione ma…quando i dubbi sono sconcertanti, persino per chi li formula, è preferibile fare una pausa e sulle coincidenze torneremo poi…quando il pensiero che qualcuno non se ne sia mai andato dall’Ospedale, diverrà qualcosa più di un sospetto. E adesso continuiamo con le nostre aspettative… Ce la va sans dire che il passaggio del testimone dell’Opsos, più che un premio o un avanzamento di carriera, per il successore, potrebbe essere considerato un vero e proprio macigno soprattutto o nel caso che il successore ff o meno, avesse intenzione di fare il proprio lavoro come si deve, indossando quel senso di responsabilità e mostrando un conseguente guizzo creativo, elementi che non hanno mai costituito il tratto distintivo del giovane Mensorio. Naturalmente il riscatto dell’Ospedale, che incidentalmente è un Dea di II livello, non può prescindere dalle intenzioni della Triade di fresca ri -nomina ed è pacifico che se lo spirito di iniziativa dei tre direttori, resta quello cui ci hanno abituato, scientificamente ripartito e diviso, tra la parte che ruota attorno ai concorsi per il Dg, la tutela e protezione civile della sua scrivania personale per la Ds e non sappiamo neppure cosa, ma sarà sicuramente qualcosa di interessante, per la Da, il cosiddetto riscatto  dell’Ospedale, diventa il sogno scomposto di qualcuno che eccede nella lettura dei fumetti…Se il Dg non si dà, al momento, una lucidata vigorosa alle idee e, prendendo coscienza che non bastano i lavori edili ed i reparti nuovi e l’entusiasmo de l’argent del PNRR, per passare alla storia della Sanità, se non ammaina le bandiere della spocchia e non inizia a ragionare, in termini di uomini e meriti…ebbene, in tal caso, il Dg dovrebbe pensare seriamente a non continuare a fare danni e se ne vada, con naturalezza. In caso contrario, si decida alla svelta,  ad uscire dalla palazzina “grigiotopospento” in fondo al parco, per dare un’occhiata seria in giro ed individuare le persone in gamba, assorbendo infine il concetto che alcune di esse potrebbero essere preziose, nel progetto di crescita del Sant’Anna e San Sebastiano, un processo che dovrebbe iniziare giocoforza, proprio dalle persone ed ovviamente dalle regole e che il Dg ha volutamente ignorato, fino ad ora, impegnato unicamente a fare i giochetti con i sindacati, ascoltare gli inciuci che qualcuno, specializzato nella materia…correva a soffiargli zittu zittu, ma non troppo…il tutto regolarmente in danno di qualcun altro…(nausea) Ebbene… se il Dg avesse finalmente intenzione di riscattare se stesso, ancor prima di iniziare a “risanare” l’anima dell’Ospedale, e dovrebbe farlo, visto che le simpatie conquistate in questi anni, non sono da Guinness dei primati, anzi!,…sarebbe quindi opportuno che iniziasse a “sistemare” alcuni dipendenti, nei luoghi di lavoro che spettano loro, ri-affidando mansioni loro idonee ed imprimesse un taglio netto ad inutili privilegi ridimensiondo i privilegiati, che non arrecano alcun beneficio all’Ospedale, ma alimentano perniciosamente soltanto i loro interessi, provocando ovvie tensioni e malumore tra i colleghi. Risulta inoltre che il dirigente Sitra dottor Aniello Lanzuise, da qualche mese approdato chez nous, sia un professionista molto serio e come tale, per le ragioni che conosciamo, non apprezzato, considerato e stimato nella maniera giusta e che peraltro meriterebbe di diritto. E’ noto che le persone serie e preparate, quando arrivano in un barcone sfondato, condotto da timonieri inesperti ed arroganti che, navigando a vista lo hanno portato a sbattere più di una volta, non siano ben visti, proprio perché potrebbero diventare scomodi termini di paragone ed anziché approfittare e tentare tutti insieme di raddrizzare il barcone, pur di non darla vinta al nuovo arrivato, facendo almeno un breve pediluvio di umiltà, si preferisce continuare spediti, verso un naufragio certo e definitivo. Composto,  sobriamente elegante, il dirigente Lanzuise sembra rifuggire da ogni compiacente sosta con caffé, eludere ammiccanti tentativi di sosta nel parcheggio ed ogni accenno di comunella interessata, dimostrando saggezza ed ottima conoscenza del sistema. Non è necessario essere un genio, per comprendere lo stato d’animo di un professionista in gamba, con incarichi di responsabilità che, giunto nel nuovo posto di lavoro, come primo ostacolo si trova a dover gestire strategicamente e con notevole self control, una dimensione assolutamente contorta, diversificata e sostanzialmente ostile…una dimensione che per anni è stata il crocevia delle cofecchie, camuffate da strategia lavorativa e sindacale. Vogliamo parlare, così tanto per fare un esempio, delle compiacenti fughe di notizie, che consentivano a qualche sindacalista di piombare, come un condor, sugli infermieri nuovi arrivati, con il canto della sirena e il modulo di iscrizione in tasca? Ebbene… al momento la faccenda sembra un pò difficile da realizzare…con le conseguenze acide del caso…Inoltre, ci sono quelli che (carucci) cercano di non farsi notare dal dirigente del Sitra, come il dottor Ciro Alizieri,  ben rintanato nella Uoc della Formazione e come il recalcitrante dottor Egidio Sgueglia, ormai orfano del generoso protettore, che ostinatamente porta avanti la sua resistenza passiva nei confronti del dottor Lanzuise, non riconoscendolo de facto, come dirigente del Sitra…spingendosi addirittura, secondo le ultime di Radio Ospedale News, fino a sparlarne e a salutarlo appena. Ora…appare ovvio, secondo ciò che dicevamo all’inizio, che il Dg dovrebbe, in questa nuova versione della storia, che intervenisse con una certa autorevolezza…il che significa, coinvolgere ovviamente la riccioluta Ds,  convocare i due privilegiati e con un ordine di servizio inviarli dove sarebbe giusto che stessero e cioè nell’ufficio di segreteria del dirigente del Sitra, prima di tutto, perché sono entrambi pagati, come se fossero di un livello superiore rispetto ai coordinatori, poi una piccola “scutuliata” in questo caso, sarebbe assolutamente obbligatoria e soprattutto costruttiva ed infine, i due signori,  hanno sufficiente esperienza per essere utili come collaboratori del dottor Lanzuise che,  se riusciremo a non farlo scappare alla prima occasione, potrebbe rivelarsi davvero un acquisto prezioso per il nostro Ospedale. Ma…adesso ci fermiamo…continueremo la prossima volta…chissà che non sia la volta buona che il Dg si “autoscutulea” e si mette a fare il Dg. Hasta el Domingo!