Le dovute precisazioni a seguito di articoli di giornale, note stampa e commenti sui social
A seguito di articoli di giornale, note stampa e commenti divulgati sui vari social network, il presente comunicato stampa del gruppo consiliare “Guardia sei tu” ha lo scopo di chiarire in maniera definitiva la motivazione del mancato riconoscimento della cittadinanza onoraria di Guardia Sanframondi al dott. Luciano Pignataro.
Si precisa che la cittadinanza onoraria, come da art. 9 dello Statuto comunale, viene deliberata dal Consiglio Comunale con una maggioranza di almeno i 4/5 dei consiglieri assegnati, considerata l’elevata importanza del riconoscimento. Ovviamente, meglio sarebbe la unanimità dei consiglieri. Pertanto, a prescindere dal voto della Commissione Consiliare e della delibera di Giunta, il voto dei quattro consiglieri di minoranza è decisivo per il conferimento stesso.
Sempre da Statuto, il conferimento di una cittadinanza onoraria viene dato per nome e conto della Comunità e, pertanto, deve rappresentare almeno un momento di unione della cittadinanza tutta e non di divisione della comunità guardiese.
I fatti, invece, sono andati diversamente. Interpellate dal gruppo di minoranza le 20 aziende enologiche di Guardia, la maggior parte ignorava la questione, non essendo a conoscenza della proposta di cittadinanza onoraria avanzata. Nemmeno l’opinione pubblica è stata minimamente coinvolta e attenzionata e inoltre la istanza di riconoscimento è pervenuta da un solo richiedente, come visibile dalla documentazione giunta agli atti della Casa Comunale. Tutto questo va nella direzione opposta del corretto iter.
“È questo un atto di forza da parte del Comune – la dichiarazione dei consiglieri di opposizione – il quale, seppure invitato a coinvolgere di più i cittadini e le imprese, come da regolamento, ha preferito non rinviare l’argomento, ma portarlo ugualmente alla discussione del Consiglio Comunale, nonostante andasse incontro a bocciatura certa (erano 5 i consiglieri assenti durante la discussione in oggetto, mancava dunque il numero legale)”.
La conseguenza, purtroppo, è stata ovvia: avere esposto irresponsabilmente il nome di una persona prestigiosa, quale quello del dott. Pignataro, ignaro evidentemente di un tale comportamento irresponsabile o superficiale. Lo stimato giornalista di certo contava e conta tuttora di diventare concittadino di tutti i guardiesi, della intera comunità, e non solo di qualcuno.
“Come se non bastasse – proseguono i consiglieri – il sindaco, apparente regista di questo disastro, nella giornata di ieri ha ipocritamente espresso la solidarietà al giornalista per il mancato riconoscimento, attribuendone la responsabilità alla minoranza!”
Il dott. Pignataro, a tutti noto come persona molto fine e colta, saprà certamente cogliere la responsabilità di chi incautamente ha fatto promesse che non era in grado di mantenere. Erano infatti necessarie la condivisione pubblica della proposta e la intesa con la minoranza che doveva votarla. Bastava solo rispettare la prassi e cogliere i numerosi inviti dei consiglieri di “Guardia sei tu”, tendenti a favorire una decisione partecipata e condivisa, che invece sono stati ripetutamente ignorati. Il voto non sarebbe mancato e avrebbe favorito un momento di unione della comunità guardiese.
“Il risultato? – concludono i consiglieri di minoranza – Un notevole danno di immagine per Guardia Sanframondi. Trattasi di mera ignoranza delle procedure? Di un ennesimo atto di arroganza politica? O del tentativo di creare un incidente diplomatico? I cittadini sapranno scegliere quali tra questi aggettivi utilizzare per definire questa azione amministrativa: disastrosa, incompetente, arrogante, omertosa!”