MONDRAGONE. Lunedì 31 luglio alle ore 11, presso il palazzo Pacifico, in via Genova 1 (ex museo Biagio Greco), si terrà il primo incontro divulgativo sul cronoprogramma pertinente il progetto del nuovo depuratore di Mondragone, che non solo è stato approvato, ma prevede anche un investimento di 23.800.000 euro. All’evento interverrà il sindaco di Mondragone Francesco Lavanga, al quale faranno seguito quelli di Fulvio Bonavitacola, vicepresidente della Regione Campania, Giovanni Zannini, presidente della VII commissione ambiente della Regione Campania, Luigi Mascolo, presidente dell’Ente Idrico Campano, Vincenzo Belgiorno, direttore generale dell’Ente idrico Campano, Anacleto Colombiano, coordinatore del distretto casertano EIC, Roberto Romano e Stanislao Supino, componenti del comitato esecutivo EIC, Pasquale Di Biasio, presidente ITL, Mario Landolfi, ex ministro del Governo Berlusconi. Tra i relatori vanno citati Carlo Messina, direttore tecnico della Sogesid e Salvatore Catanzano, Rup e responsabile Area Tecnica del comune di Mondragone. L’intervento in questione è atteso da circa 17 anni, cioè da quando l’allora ministro, prima di An, poi del Pdl, Mario Landolfi, a seguito dei lavori straordinari al vecchio depuratore della cittadina litoranea, si rese conto che tale struttura, ormai, era datata e non più al passo con i tempi, vista la forte urbanizzazione che ha conosciuto Mondragone negli ultimi 40 anni. In tale frangente, grazie alla sua intermediazione ottenne il benestare dal Ministero dell’Ambiente al finanziamento per un impianto di depurazione denominato “Falciano-Mondragone”.
Ebbene, dopo che il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Mare con l’Autorità di Bacino Liri Garigliano ha finanziato la somma di 2.800.000 di euro per la sola progettazione pertinente la realizzazione della condotta sottomarina propedeutica alla realizzazione del nuovo depuratore, opera stimata intorno ai 21.500.000 di euro; a seguito della consegna di lavori all’impresa individuata per le indagini geognostiche marine funzionali sempre alla realizzazione del suddetto intervento mediante bando di gara, è stata incassata la definizione amministrativa e la messa in cantiere di tale opera. Durante la recente campagna elettorale, fu l’ex assessore Giuseppe Piazza ad annunciare la svolta in questa faccenda che si interseca con il completamento del ciclo integrato delle acque di Mondragone riguardante il parallelo e precedente intervento del progetto Bandiera Blu. Ad oggi, alcune località periferiche di Mondragone: Pescopagano, Levagnole e non solo, in cui sono stare realizzate le fogne previste dal progetto Bandiera Blu, non possono ancora servirsi adeguatamente dei sottoservizi. Molte unità abitative non possono, in definitiva ancora allacciarsi.