‘SIAMO CAPODRISE’ CONTRO IL SINDACO VINCENZO NEGRO

0

%name SIAMO CAPODRISE CONTRO IL SINDACO VINCENZO NEGROCAPODRISE – L’associazione politica ‘Siamo Capodrise’ invia una nota stampa al primo cittadino Vincenzo Negro, che ha appena ritirato le dimissioni che aveva dato lo scorso 3 luglio per una frattura proprio con l’associazione stessa:

“Caro Sindaco,
alla stregua del nostro gruppo consiliare, abbiamo appreso del ritiro delle tue dimissioni dai media e dai social, come accaduto già in precedenza in occasione della presentazione delle stesse, venti giorni fa.
Ovviamente, esprimiamo il nostro compiacimento per tale scelta ma ci saremmo aspettati una condivisione, quale valore aggiunto, anche in seguito ad incontri svoltisi, nei giorni scorsi, tra te e la nostra delegazione per il superamento della crisi politica in corso, ad oggi, rimasta irrisolta.
Rileggendo le motivazioni delle tue dimissioni, e facciamo riferimento alle tue parole, ambizioni e personalismi all’interno della stessa maggioranza, oltre che la specifica sull’assenza di presupposti e condizioni per procedere con il tuo mandato, ci sorge il dubbio che, in questi venti giorni, a nostra insaputa, siano state superate tutte le criticità, da noi più volte esposte, in riunoni, via pec e a mezzo stampa. Purtroppo, invece, dobbiamo prendere atto del perdurare della mancanza di condivisione e trasparenza, mancanza finora dimostrata, nella gestione della macchina amministrativa. Molto semplicemente ….
LE CRITICITA’ ESPOSTE ? :
1. Rendiconto anno 2021 ( Ricorso al TAR, dell’opposizione, accolto)
2. Rendiconto anno 2022 ( Commissariato dal Prefetto)
3. Risultato disastroso della gestione amministrativa esercizio 2022 che ha portato il disavanzo da € 4.070.690,36 ( anno 2021) a € 6.680.409,61 ( anno 2022) senza attivare alcun servizio a domanda individuale ( tranne la mensa scolastica).
4. Assenza di condivisione sulla procedura di deferimento della Corte dei Conti
5. Bilancio di previsione, documento programmatico fondamentale per l’attività amministrativa, al palo, nonostante una richiesta di una bozza di discussione, datata 23 giugno 2023 e un sollecito, sempre via pec, inviato in data 21 luglio 2023, considerato che il termine ultimo per l’approvazione in Consiglio Comunale è fissato, dalla legge, per il 31 luglio 2023.
6. Gestione individuale del Palazzo delle arti e risorse finanziare connesse al suo utilizzo.
7. Assenza di condivisione sullo sviluppo dell’ex area Carrefour!
QUESTE SOLO ALCUNE DELLE CRITICITA’ ESPRESSE NEL TEMPO, DA UN ANNO E MEZZO A
QUESTA PARTE.
L’Associazione Politica “Siamo Capodrise”, unitamente al gruppo consiliare, che ne è espressione in Consiglio Comunale, ha comunicato, fin da subito, al Sindaco la disponibilità a continuare l’esperienza amministrativa secondo lo spirito iniziale fatto di collegialità, trasparenza e condivisione, esprimendo, però, la propria contrarietà alla presenza in Giunta della consigliera D’angelo, ritenuta inadeguata allo svolgimento, con efficacia, delle deleghe assegnatele. Ma abbiamo verificato l’intoccabilità’ della D’Angelo, da parte tua.
Le responsabilità politiche, contabili e amministrative, in gioco per tutti, sono state troppe; era il momento della responsabilità coniugata con scelte di profilo esterno; ci siamo resi disponibili anche ad una ricomposizione totale dell’esecutivo, mediante una giunta esterna, che traghettasse la nostra amministrazione fino all’ingresso dei nuovi assessori, a Marzo 2024. Ci convinceva questa scelta, soprattutto per le motivazioni ovvie del ripristino di una normalità perduta già nei primi mesi. Pertanto abbiamo chiesto al Sindaco di avere il medesimo senso di responsabilità auspicando una scelta non a vantaggio di una singola, ma a vantaggio di tutta la Comunità! Tutto questo avrebbe dovuto essere il punto di ripartenza ed un nuovo inizio nel giro di pochi mesi. Accantonare discrasie interne e dimostrare equidistanza nei confronti delle diverse anime, ad oggi, di questa maggioranza.
Era una proposta, quella della giunta di transizione, che avrebbe assicurato, nonostante tutto, una sorta di compromesso utile al bene comune.
Prendiamo atto che le discrasie permangono e si alimentano .Prendiamo atto che non esiste equidistanza nei confronti delle componenti di maggioranza.
Prendiamo atto della tua volontà di convocare un gruppo di maggioranza su un bilancio, già impacchettato, che avrebbe dovuto essere il risultato di analisi e valutazione condivisa e collegiale, nonostante esista una crisi politico-amministrativa irrisolta, finanche dopo incontri, non andati a buon fine, avvenuti per trovarne una soluzione. Paradossale.
Può essere la Politica una presa d’atto? Per noi non più!”