CASERTA – Nell’ambito di un’attività investigativa diretta dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere, i Carabinieri della Compagnia di Caserta hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di misura coercitiva, emessa dal Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, nei confronti di 10 persone (2 destinatarie di custodia cautelare in carcere e 8 agli arresti domiciliari), residenti a Napoli. I delitti contestati riguardano l’ipotesi di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di truffe in danno di anziani. Sono stati oltre 50 le truffe consumate o tentate nei confronti di soggetti vulnerabili, dimoranti prevalentemente in Campania e nelle zone del basso Lazio accertate nel corso delle indagini, dalle quali i responsabili hanno ricavato un profitto complessivo di oltre € 100.000 in denaro contante, cui va aggiunto il valore di numerosi e preziosi monili e oggetti in oro, consegnati dalle vittime quando non avevano la disponibilità delle somme di denaro richieste.
L’ordinanza di custodia cautelare costituisce l’epilogo di una complessa attività investigativa avviata nel 2021, svolta sia con attività d’intercettazione telefoniche, sia con servizi di osservazione e pedinamento, grazie alla quale sono state acquisite informazioni che, anche per merito del raccordo informativo tra i vari comandi dell’Arma dei Carabinieri, hanno consentito di scongiurare che numerosi tentativi di truffa venissero portati a termine e di procedere anche all’arresto in flagranza di 6 componenti del sodalizio e deferirne altri 2.
In particolare:
– il 17.06.2021, nel Comune di Ausonia (FR), furono arrestati due soggetti subito dopo aver consumato una truffa in danno di un’anziana donna c1.38 dalla quale si erano fatti consegnare, con l’inganno, monili in oro che furono recuperati e restituiti alla vittima; – il 21.06.2021, nel Comune di Napoli, furono identificati due soggetti dopo aver consumato una truffa a Sannicandro Garganico (FG) in danno di un’anziana donna c1.41 dalla quale si erano fatti consegnare, con l’inganno, monili in oro che furono recuperati e restituiti alla vittima; – il 09.08.2021, nel Comune di San Giovanni Incarico (FR), furono arrestati due soggetti subito dopo aver consumato una truffa in danno di un’anziana donna c1.53 dalla quale si erano fatti consegnare, con l’inganno, buoni postali per un valore di 25.000 euro che furono recuperati e restituiti alla vittima;
— il 16.09.2021, nel Comune di Casagiove (CE), furono arrestati due soggetti subito dopo aver consumato una truffa in danno di un’anziana donna c1.48 dalla quale si erano fatti consegnare, con l’inganno, monili in oro e 300 euro in contanti che furono recuperati e restituiti alla vittima.
Le investigazioni, in particolare, hanno consentito di disvelare la stabile ed articolata struttura organizzativa del gruppo criminale, che aveva un preciso modus operandi. Alcuni si occupavano di individuare le zone dove operare, selezionare le vittime, fornire gli apparecchi telefonici ed i veicoli utilizzati per commettere le truffe; altri, invece, erano gli esecutori materiali. Il sistema di raggiro utilizzato dal sodalizio criminale consisteva, infatti, nel contattare telefonicamente le vittime fingendo di essere un parente (solitamente il figlio o il nipote) e di avere un grave ed urgente stato di necessità, con la finalità di convincere la persona anziana a corrispondere una somma di denaro. Una volta che la vittima aveva abboccato al raggiro, entravano in azione gli esecutori materiali, che si presentavano a casa e prelevavano la somma richiesta o, in caso di assenza di contanti, gioielli e monili in oro.
I proventi dei reati venivano poi consegnati dagli esecutori materiali ai capi ed agli organizzatori della compagine associativa, questi ultimi appartenenti ad un medesimo nucleo familiare.
L’odierna operazione rappresenta l’ennesimo risultato ottenuto da questa Procura e dall’Arma dei Carabinieri nel contrasto al fenomeno delle truffe ai danni di soggetti vulnerabili: in questo ambito, a partire dal 2017, sono stati instaurati diversi procedimenti penali nell’ambito dei quali sono state emesse misure cautelari personali nei confronti di circa 40 persone ( molte delle quali condannate con sentenza passata in giudicato), e si è proceduto al sequestro di diverse migliaia di euro costituenti solo parte dei profitti illeciti conseguiti dagli autori delle truffe. I destinatari dei provvedimenti cautelari sono da ritenersi innocenti fino alla sentenza definitiva e le misure cautelari sono state adottate senza il contraddittorio con le parti e le difese, e il contraddittorio avverrà innanzi al Giudice terzo che potrà valutare anche l’assenza di ogni forma di responsabilità in capo agli indagati.