CASERTA – L’amministrazione casertana continua a prendersi sberleffi e spernacchi anche in un’occasione di gioia e in cui avrebbe potuto risplendere. Villetta Giaquinto è stata ieri il teatro dell’anteprima nazionale di ‘Scugnizzi per sempre’, la docuserie prodotta da Tramp Limited con Rai Documentari e la regia di Gianni Costantino, che a metà agosto verrà trasmessa dalla Rai e racconterà gli anni d’oro della Juvecaserta, uno dei simboli della nostra città. Uno dei motivi per cui, assieme alla Reggia, Terra di Lavoro è conosciuta in Europa e nel Mondo: non solo per i suoi successi, per essere la prima squadra del Sud Italia ad aver vinto uno scudetto nella pallacanestro, ma anche e soprattutto per aver instaurato un modello societario futuristico per il tempo, non dissimile a quanto vediamo oggi. E invece, le istituzioni hanno bellamente perso un’altra occasione, con il sindaco Carlo Marino ed il Presidente della Provincia Giorgio Magliocca che, per ‘impegni istituzionali’ non si sono fatti vedere all’evento.
Già dalle presentazioni, l’andazzo era chiaro: al momento dei convenevoli era presente per il Comune il solo consigliere Enzo Battarra, mentre appena è stato nominato il primo cittadino sono arrivati una marea di fischi. Un indicatore abbastanza chiaro del gradimento odierno del sindaco, ma andiamo avanti. Al momento in cui è arrivata ‘la seggiata nei denti’. Figurata eh, ma fa male comunque.
Prende la parola Fabrizio Zappi, direttore di Rai Documentari, sceso apposta all’ombra della Reggia per la presentazione di un progetto che ha richiesto due anni di lavoro. E in maniera innocente (e quando si è innocenti e senza malizia, si fanno ancora più danni) afferma: “Noi siamo venuti apposta da Roma per la proiezione (…) mi sorprende la mancanza delle istituzioni locali”. Applausi a scena aperta del pubblico: buzzer beater da tre punti che manda ko tutto il Comune, la Provincia ed il Consiglio Comunale. Che ha letteralmente nascosto lo sguardo verso quest’evento e verso una delle eccellenze del nostro territorio.
Successivamente Nando Gentile, uno degli ‘scugnizzi’, ha rincarato la dose sul palco, prima sottolineando come la storia della Juvecaserta sia solo ed esclusivamente merito della famiglia Maggiò, per poi ricordare come la nuova società, la Juvecaserta 2021 di Francesco Farinaro, non ha ancora idea di dove disputerà le partite casalinghe di B Nazionale nella prossima stagione. La Provincia ottenne a marzo un finanziamento di circa un milione e mezzo di euro per dei lavori di manutenzione straordinaria del Palapiccolo di viale Medaglie d’Oro, casa nella scorsa stagione, che consentirebbe tra le altre cose la rimessa a nuovo della tribuna laterale inagibile da anni e la possibilità di disputare in quell’impianto almeno l’A2 maschile. Il problema maggiore è che al momento, al 18 luglio, non sono ancora partiti i lavori ed il campionato comincerà a inizio ottobre. E in una situazione in cui il bando per il Palavignola verrà concluso il prossimo 30 luglio ed il Palamaggiò ancora ridotto a rudere ad un anno dall’acquisizione da parte di Rino Manna (PalaPartenope), Giuseppe Caruso (Mondo Camerette) e Giancarlo Bosco (in quota minima), è grave che al momento l’unica società sportiva impegnata in un campionato nazionale non abbia ancora una casa su cui fare affidamento. E senza una casa accogliente, non si potrà nemmeno pretendere di tornare alle vette della pallacanestro nazionale, come ‘pretende’ qualcuno.
E intanto l’amministrazione rimane lì, appollaiata, senza nemmeno esprimersi, anzi quasi disinteressata di quanto succede attorno. Prendendosi ‘seggiate nei denti’ e senza nemmeno curarsene, guardando per la propria strada. Che, sinceramente, non capiamo nemmeno quale sia. Questa ‘strada maestra’ pare quantomeno buia…