(f.n.) – Se la coerenza… ma soprattutto l’onestà intellettuale, chez nous, avessero un senso, se non compiuto, almeno avvertibile e quindi, potenzialmente avvertito da una discreta fascia di popolazione e da una percentuale confortante tra i componenti della classe dirigente della “sanità de noautri”, fatti e vicende appartenenti alla stessa Azienda pubblica, non dovrebbero avere riferimenti diversi e contrari o appellarsi a norme differenti o contrastanti o inesistenti, soltanto perché accadono in province diverse, anche se, per tradizione consolidata, ogni Asl o Aorn in questo Paese è una repubblica indipendente e l’unico denominatore comune a tutto il Servizio Sanitario Nazionale, è il rispetto sacrale di un principio fondamentale: “il traffico di influenze politiche” e non dobbiamo andare neppure troppo lontano, per vederne gli effetti…basta guardarsi intorno ed assorbire con una inspirazione profonda le esalazioni di una brillante efficienza che si spalma sulle carte, con una facilità estrema e…là rimane nel tempo, satolla della sua inadempienza!
E veniamo alle news di oggi…Dopo avere letto con una certa meraviglia, qualche giorno fa, la faccenda dell’incarico all’avvocato Guido Verderosa, sollecitato dal direttore generale dell’AOU Vanvitelli, Ferdinando Russo ed averlo, ovviamente pubblicato, naturalmente non ci saremmo aspettati alcun cenno di stupore, per non parlare di sacrosanta indignazione, almeno per ragioni di opportunità, dalla potente triade di Via Unità d’Italia, omertosamente omertosa, come sempre…ma almeno un accento flebile appena appena sussurrato “tra uscio e porta”, che restituisse dignità a chi lo pronunciava…bé, quello sì…per essere sinceri, sì, ce lo aspettavamo… Macché…Muti! Muti… forse per non provocare una pericolosa e costante accensione dei riflettori, su tutto ciò che, proposito dell’avvocato Verderosa e del valore della documentazione da quest’ultimo prodotta, non è stato ancora posto in essere…Tutta la spocchia possibile ed impossibile che si traduce in sofisticati atteggiamenti di facciata, dinanzi alle cose serie, che non vengono neppure sfiorate dall’attenzione dei signori dell’Asl, si riduce così, ad una imperdonabile negligenza…L’intoccabile Verderosa, tra l’altro, aveva presieduto la commissione disciplinare dell’Asl ed il suo parere, come sempre del resto, pesava!, eccome se pesava, soprattutto quando, come si fa nelle “migliori” aziende, il risultato era scontato…Ebbene, mentre i geni dell’Asl pensano a far trascorrere il tempo, lanciando artisticamente sabbia negli occhi al lettore appassionato di albi pretori et voilà…Ecco che con delibera 1215 del 12 luglio u.s., su proposta dell’avvocato Marco Alois, direttore ff della UOC Affari Legali, il Dg Amedeo Blasotti ha conferito ad un avvocato esterno, l’incarico di attivare ogni azione ritenuta necessaria, nei confronti dell’avvocato Guido Verderosa, al fine di procedere al recupero della somma pari a 24mila euro e 420. Per tale recupero l’Asl si era già attivata nello scorso mese di aprile, ma la richiesta era rimasta inevasa. Da qui la necessità di provvedere, nominando un avvocato esterno. Alle nostre illusioni ed anche alla giustizia giusta del popolo utente e paziente, non resta che attendere che qualcuno chieda conto a chi di dovere, adoperandosi per sapere, in virtù di quale inossidabile o forse inconfessabile motivo, a suo tempo si sia ritenuto di far approdare all’Asl di Caserta (amena prateria in cui, come si dice ad Oxford…stevem scars!) l’avvocato Guido Verderosa, pur nella consapevolezza che lo stesso non avesse i titoli, per l’incarico che ha ricoperto per anni…e per quale altrettanto inossidabile ragione, si è ritenuto di accogliere con un pernacchio virtuale silenziato dalla solita indifferenza, la nostra puntuale denuncia, di un paio di anni fa circa, in cui puntualmente e con precisione, anticipavamo ciò che, guarda caso, è successo. Basterebbe l’unica risposta possibile a questo quesito, per sbullonare alla base quella impalcatura che voi tutti, per anni, avete contribuito ad edificare e ad inchiodare ad una vergognosa maniera di essere, di vivere e di lavorare…Hasta la verguenza, companeros de merienda!
Quantat po’ dura’ sta dolce vita …..
Apparentemente, sembrano potenti ed intoccabili, tanto da poterli paragonare a “vecchi massoni”.
In realtà, sono solo servi della politica che in cambio di incarichi apicali e poltrone di prestigio, si ribassano a fare anche il bidet ai politicanti di turno.
Quel grande genio di Ferdinando Russo, per favorire politici, politicanti e qualche potere ancora più forte, è stato capace di aprire, richiudere e riaprire la graduatoria per assumere circa 150 nuovi dipendenti amministrativi.
Quanti nomi di super raccomandati sono stati gratificati, se si vuole pensare ad una graduatoria allargatissima partita con soli 46 posti messi a concorso.
Servi, filogovernativi e leccaculo. Basti pensare che molti di questi, privi di spina dorsale, hanno fatto il bidet prima a Bassolino, poi a Caldoro ed infine a De Luca.
Alla luce di quanto già emerso, mi riferisco al business degli innumerevoli incarichi legali esterni conferiti dai “soci” Russo/Verderosa, pari a circa 1milione ed 800 mila euro in tre anni, l’attuale dirigenza, nonostante il sostanzioso “parco” Avvocati di cui dispone l’U.O.C. Affari Legali, continua con baldanzosa disinvoltura a conferire incarichi esterni.
Quest’ominicchio di Verderosa, con l’appoggio del quaquaraqua’ di Russo, all’ASL/CE, con procedimenti disciplinari, ha inflitto sospensioni e licenziamenti a più non posso, danneggiando padri e madri di famiglia.
Un parassita ed abusivo senza titoli che addirittura, si è sostituito ai più validi e rispettabili tribunali, sia penali che del lavoro.
Ma queste due bestie, avranno dei figli??
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