OSPEDALE, IL MEMORIALE DELLA DOMENICA 257

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(f.n.) – Tra un urlo e l’altro, modulato secondo l’ordine di importanza dell’argomento, segno canoro e distintivo del Dg dell’Aorn,  nel corso della famosa riunione organizzativa che, un paio di settimane fa, ha visto di fronte, sacra trimurti e classe dirigente del nostro Ospedale, sono stati affrontati argomenti assai interessanti che hanno indotto a riflessioni altrettanto interessanti, che hanno a loro volta portato a considerare particolari intriganti, sui quali non ci eravamo mai soffermati…Infatti, vi sono cose che siamo abituati a dare per scontate e vicende che non ci preoccupiamo di analizzare in profondità, nella convinzione, quasi automatica, che nascano nella maniera giusta e soprattutto si svolgano, nella maniera giusta… dall’inizio alla fine. Ma…l’eccessiva fiducia nella buona fede altrui, come del resto, l’assenza di controllo rischia di essere perniciosa e di favorire nel tempo, il consolidarsi della sindrome del “furbetto impunito del quartierino” la cui caratteristica principale, è quella che la rende in tutto e per tutto, simile alla “livella” di Toto’…Infatti le cosiddette “furbate” a qualsiasi livello si compiano, hanno la facoltà di livellare “in vita” tutti coloro che le compiono…quindi, sarà il caso che qualcuno si tolga dalla testa che un primario che fa il furbo, sia qualcosa di più o di diverso, dall’addetto alla raccolta della munnezza che all’occasione fa il furbo, entiendes? E la cosa che ci era sfuggita consisteva proprio nelle innumerevoli possibilità ed occasioni che hanno a disposizione coloro che per indole o per avidità o addirittura per spocchia, indugiano, appunto, nelle furbate. E’ appena il caso, a questo punto, di fare un esempio, affinché tutti comprendano… Il Dg, nel corso della famosa riunione, introducendo l’argomento relativo al problema dell’abbattimento delle liste d’attesa, che al momento rappresentano una vera e propria spina nel suo fianco, per ovvie ragioni, ha ribadito che ogni UO deve rispettare il vincolo attività istituzionale-Alpi e che, qualora la prima risultasse negativa, anche la possibilità di attività intramoenia, verrebbe di conseguenza sospesa. A questo punto è appena il caso di evidenziare che, oltre al controllo del rapporto visite istituzionali /Alpi che peraltro consideriamo assai intrigante, il Dg dovrebbe mostrare una certa attenzione, anche nei confronti del rapporto visite extramoenia/ambulatorio istituzionale, n’est pas?, e sapete perché?, perché sarebbe assai istruttivo valutare il rapporto esistente, tra dette visite e l’erogazione dei piani terapeutici. Pare infatti che accada sovente che un paziente visitato in extramoenia, poi si rechi senza prenotazione alcuna e senza impegnativa, nell’ambulatorio istituzionale e gli venga rilasciato il piano terapeutico per farmaci specifici. Un controllo accurato, su eventuali prescrizioni di piani terapeutici, rilasciati da medici in regime di attività libera extra moenia, sicuramente significherebbe una questione di principio sana e da non sottovalutare ma…non finisce qui…Infatti, tornando alle preoccupazioni legittime del Dg, che lascia intendere l’eventualità di un controllo sulla reale attività istituzionale, vi sono alcune cosette che non sono chiare… Da alcune determine, risulta che alcuni primari hanno chiesto l’autorizzazione a svolgere attività in intramoenia, dopo avere ovviamente assicurato un certo numero di ore, all’attività istituzionale… Tra questi il primario della Uoc maxillo facciale, che è stato regolarmente autorizzato a fare Alpi in Ospedale. Ce la va sans dire che, per regolamento, deve dimostrare di fare un numero superiore di visite istituzionali, rispetto a quelle che fa in Alpi. Il direttore Piombino, l’interessato, afferma che farà 39 visite istituzionali alla settimana contro le 8 ore che farà in Alpi. Facendo due conti rapidamente, risulta che per le 8 ore in intramoenia, impiegherà 4 ore dedicando quindi 30 minuti ad ogni paziente, mentre per i 39 pazienti istituzionali invece impegnerà 19 minuti cadauno…Beh! E tra coloro che fanno attività intramoenia vi è anche il professore Calabrò, capodipartimento di Scienze Cardiologiche, che ha programmato 40 visite istituzionali alla settimana, dedicando 12 minuti circa cadauna, alle 14 visite del lunedì e alle 14 del venerdì e dedicando 45 minuti cadauno ai 12 pazienti che ha programmato di visitare in gruppi di 4, nei giorni di martedì, mercoledì e giovedì. Beh! Il professore Calabrò ha inoltre programmato di visitare venti pazienti, in quattro giorni della settimana in intramoenia, dedicando 30 minuti ad ognuno. Per quel che ci riguarda non esprimiamo alcun giudizio sulle ore e sulle ripartizioni …va tutto bene se il professore Calabrò e così gli altri primari che hanno chiesto ed usufruiscono dell’Alpi, sono sempre presenti in prima persona, in ognuna delle visite istituzionali che hanno ufficialmente programmato, perché se la loro presenza fosse, per caso e per assurdo, limitata alle visite in intramoenia, lasciando magari che fossero i colleghi della Uoc di cui sono responsabili, a visitare i pazienti istituzionali, allora…beh…ci troveremmo  di fronte alle famose “furbate” di cui sopra, quelle che livellano i gradi, le mostrine e la spocchia. Inutile che ci si risenta, ancora prima che noi abbiamo terminato di esprimere il nostro pensiero, dal momento che se il nostro fosse soltanto il sospetto maligno del solito appartenente di diritto ai brutti, sporchi e cattivi, quale ragione avreste di offendervi?…Voi siete sempre presenti?, e va bene così, perché avreste fatto appena il vostro preciso dovere. Pertanto un controllo per principio, da parte della Direzione che, in tal caso avrebbe modo finalmente di parlare con cognizione di causa, potrebbe essere appena appena, quello che assesta e regola la distorta mentalità corrente, n’est pas? Hasta el Domingo!