AVIS REGIONALE, IL PRIMO PASSO VERSO LA VERITÀ

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Per un tempo che oseremmo definire immemorabile, l’Avis della Campania ha rappresentato uno stato a sé stante, una sorta di repubblica indipendente casereccia, la cui gestione il più delle volte definita giustamente anomala, per un motivo o per l’altro o addirittura per una serie di motivazioni “magiche” ad incastro, ha continuato nella sostanza ad essere quella di sempre. Ci auguriamo di potere infine, in virtù di un comunicato ufficiale ed illuminante proveniente dal direttivo dell’Avis regionale della Campania, di poterci dedicare infine alla ricostruzione di ciò che come tutte le vicende assai intriganti, è rimasto volutamente ed opportunamente semi occultato da ombre compiacenti. Di seguito il comunicato.

“L’Avis regionale Campania, nella persona del Presidente, Dr Angelo Perrotta, e del Consiglio Direttivo tutto, è costretta ad emanare un Comunicato Stampa al fine di dare evidenza ad una situazione ormai insostenibile, sia dal punto di vista sanitario che politico, connessa al sistema trasfusionale regionale. 

AVIS Ritiene necessario informare la popolazione, gli operatori sanitari e soprattutto gli ammalati circa le carenze di un sistema trasfusionale (politico-sanitario) regionale che rifiuta qualsiasi tipo di collaborazione con la più grande e rappresentativa Associazione di Donatori di Sangue esistente in Italia e in Campania, per motivi, che possiamo solo immaginare ma che ci preoccupano non poco.  

%name AVIS REGIONALE, IL PRIMO PASSO VERSO LA VERITÀDecine di tentativi sono stati fatti, ma invano, per avviare un dialogo collaborativo con Regione Politica, SRC (Centro Regionale Sangue) e Dipartimento Salute Pubblica con la finalità di affrontare adeguatamente pericolosi periodi di criticità, legata alla carenza di sangue, e programmare le attività sul territorio. Molte circostanze testimoniano l’assenza e la mancanza di volontà della Regione Campania, nel considerare l’esigenza di controllo, di raccordo e di programmazione delle attività di raccolta sangue. In particolare, Avis Campania, attenta alle esigenze degli ammalati, ha ritenuto opportuno avviare una sinergia costante con le Forze armate. 

%name AVIS REGIONALE, IL PRIMO PASSO VERSO LA VERITÀSulla scia di un protocollo di intesa, proposto e siglato da Avis regionale Puglia (Napoli, 21 novembre 2022), anche Avis Campania ha firmato un accordo con FORCOMSUD, finalizzato ad organizzare, all’interno delle caserme afferenti al Ministero della Difesa, Corsi di formazione, incontri, attività di raccolta von la finalità di non ricorrere ai militari solo ed esclusivamente nei periodi di criticità (Bari, 27/04/2023). 

L’attuazione del protocollo con le Forze armate fa esplicito riferimento alla Convenzione tipo (ex art. 205, comma 4 Decreto Leg 15/3/2010, n. 66 in attuazione del D.M. del 31/12/2018) tra Ministero della Difesa, Ispettorato Generale della Sanità Militare, e Regioni, nella fattispecie Regione Campania. 

L’attuazione del protocollo tra Forcom e Avis Campania e quindi la possibilità di fare raccolta sangue nelle caserme, nonostante l’ampia disponibilità dei numerosi militari donatori, è, paradossalmente, bloccato. 

È bloccato perché la Regione Campania, che doveva solo rinnovare la suddetta Convenzione, ebbene dal 2019 non ha siglato e temporeggia (sembra rifiutare) suddetta convenzione, a differenza di tutte le altre regioni d’Italia che hanno rinnovato la Convenzione. 

La mancata attuazione del protocollo impedisce ad Avis, che è la più grande e solida Associazione di volontariato per la raccolta sangue, di effettuare raccolte tra i donatori afferenti alle Forza armate. 

Tale danno, grave, in generale, in relazione alle esigenze del sistema sanitario regionale, appare ancora più grave in coincidenza del periodo estivo, nel quale é statisticamente comprovato che l’aumento della richiesta di sangue si associa a più ridotte disponibilità dei donatori a donare. La situazione sarebbe ridicola se non si trattasse di un argomento così importante e se i principali fruitori del Sangue raccolto nelle caserme non fossero soprattutto i pazienti talassemici. 

La presidentessa nazionale dell’Associazione italiana talassemici “Leonardo Giambrone” per la Guarigione dalla Talassemia e Drepanocitosi, che da sempre coordina le attività di raccolta sangue presso le caserme, ha da subito accolto e apprezzato il progetto di collaborazione tra Avis Campania e ForcomSud e si è impegnata personalmente per sensibilizzare la Regione Campania alla firma della Convenzione. Tentativo inutile!!! 

In questi mesi ci siamo scontrati, nel dialogo con la Regione Campania, con funzionari poco avvezzi e probabilmente animati da motivazioni che “sfuggono” e un SRC inesistente che si rimpalla da mesi la pratica impedendo di fatto a chiunque la possibilità di effettuare all’interno delle Caserme la raccolta di Sangue, determinando le perplessità anche dei vertici delle Forze Armate. 

%name AVIS REGIONALE, IL PRIMO PASSO VERSO LA VERITÀAnche le Forze armate, nei vari livelli gerarchici e secondo le procedure interne, hanno anche chiesto spiegazioni alla Regione Campania senza ovviamente ricevere nessuna risposta. 

Il risultato è che Avis Regionale, Associazione “Leonardo Giambrone e Forze armate hanno a più riprese sollecitato la ratifica della Convenzione al fine di rendere operativo il protocollo d’intesa senza risultato. Durante l’ultimo contatto avuto con la Dr.ssa Mariarosaria Focaccio, Responsabile Servizio divulgazione donazione organi tessuti e cellule della regione Campania, pur mostrando la stessa ampia disponibilità alla risoluzione del problema, ci informava che “la pratica era alla firma del Governatore De Luca e che sarebbe stata questione di ore”. 

Di fatto di ore ne sono trascorse molte e la situazione è ferma nella palude della stagnante burocrazia di questa Regione e dei suoi responsabili. 

Avis Regionale Campania denuncia, come ha già fatto svariate volte, anche la mancata nomina da parte della Giunta Regionale del Comitato Tecnico Direttivo dell’SRC, ricordando che da ben 6 anni la nostra Regione è l’unica in Italia ad essere sprovvista di questo comitato previsto per legge e di cui le Associazioni dovrebbero fare parte di diritto  

Motivo dunque di questo Comunicato è il disappunto da parte di Avis Regionale nei confronti di una gestione superficiale, raffazzonata e incompetente da parte della Regione Campania nei confronti delle Associazioni di Donatori di Sangue ed in particolare dell’Avis incurante di una programmazione seria atta alla riduzione dei positivi, alla fidelizzazione dei Donatori e al raggiungimento di un’autosufficienza Regionale di qualità e non solo di quantità. 

Avis Campania sta facendo del proprio meglio, mettendo in campo le professionalità di cui dispone. AVIS continua a ringraziare i propri soci Donatori che, anche in un periodo difficile come quello pandemico, non hanno fatto mancare il proprio contributo, e che quotidianamente affollano le UdR Avis e che proprio per questo meritano quel rispetto e quella attenzione che questa Regione continua a negare”.