(f.n.) – Le condizioni in cui sono costretti ad operare gli operatori del servizio 118 di San Felice a Cancello, non sono certamente le migliori nel loro genere…Infatti, la postazione del 118 PSAUT si trova nell’area che ospitava il vecchio PS del PO di San Felice a Cancello, una sorta di corridoio che registra il transito continuo dei pazienti che vanno in dialisi, dei carrelli diretti alla lavanderia, ed attualmente si aggiunge il viavai dei lavoratori del cantiere, in piena attività per la ristrutturazione del Presidio. Il 118 è un servizio territoriale che è soltanto “ospitato” nel Presidio e, come tutti gli ospiti, anche quelli che, come il 118 appunto, ormai possono essere considerati definitivi, sono mal sopportati o addirittura appena appena tollerati…Ce la va sans dire che, del loro disagio e della eventuale rimozione delle cause, ai “servizi residenti e padronali” interessa poco o niente…Tra i problemi di maggior peso, che gravano sugli operatori, soprattutto perché potrebbero ritardare un servizio, la cui efficienza si basa quasi esclusivamente sul tempo, vi sono le difficoltà che gli operatori incontrano, ogni qualvolta devono uscire con l’ambulanza. L’uscita di un’ambulanza su Piazza Lettieri si presenta, infatti, nella maggior parte dei casi, oltremodo problematica dal momento che davanti alla stessa, parcheggiano tranquillamente i mezzi della lavanderia, i mezzi di trasporto dei dializzati e di altri che devono recarsi all’interno del Presidio…Il tempo che forzatamente si perde, nel tentativo di chiamare e provvedere allo spostamento rapido delle vetture che intralciano, potrebbe compromettere seriamente le finalità del 118, allertato in codice rosso, che arrivando in ritardo sul luogo dell’urgenza, potrebbe trovarsi davanti all’irreparabile. Il paradosso consiste nel fatto che i responsabili delle vetture o dei mezzi che parcheggiano davanti all’ambulanza, sono così gentili da consegnare le chiavi all’operatore del 118 dicendo: se hai bisogno sposta pure la mia auto! Cos e’ pazz! La domanda sorge spontanea…ma è possibile che, a questa storia che, come ci è stato riferito, dura e perdura da anni, nessuno abbia pensato di porre rimedio, in maniera seria, responsabile e soprattutto urgente?. A quanto pare, la risposta è negativa e non finisce qui, perché qualcuno ricorda che sull’argomento erano state inviate a tempo debito, regolari rimostranze e richieste via pec, che non avevano avuto alcun riscontro concreto. Le pec naturalmente, sono state inviate al direttore del 118, che se non andiamo errati dovrebbe essere il dottor Roberto Mannella, il quale nelle diverse occasioni avrebbe risposto: rivolgetevi alla direzione sanitaria…se invece le comunicazioni riguardavano eventuali guasti alle ambulanze, la risposta era: rivolgetevi alla Ditta…Ovviamente la Direzione sanitaria citata, avrebbe dovuto intervenire per “regolamentare” il traffico, nel famoso corridoio comune, diventato un vero e proprio parcheggio, visto e considerato che, per le ambulanze si trattava davvero di vitale importanza riuscire a partire rapidamente… però… non erano gli operatori che avrebbero dovuto rivolgersi alla Direzione sanitaria, ma, presumiamo avrebbe dovuto adoperarsi per risolvere il tutto, il Direttore del 118, o no?, Altresì dicasi per i guasti…chi avrebbe dovuto rivolgersi alla ditta e a quale ditta poi?, l’autista magari?, decisamente assai originale il tutto…A questo punto la domanda sorge spontanea…ma… il Direttore del 118 cosa fa, in effetti?, oltre ovviamente, a lamentarsi che ce l’hanno tutti con lui e non capisce perché, visto che è tutto così perfetto e funzionante…Chissà! Tra l’altro la cosa più semplice da fare e cioè trasferire la postazione del 118 in uno dei comuni limitrofi, pare non sia possibile, perché il tutto diventerebbe una questione politica…Il servizio allora deve restare a San Felice a Cancello, sacrificato e condizionato dal mercato che si tiene in piazza ogni giovedì, dai camioncini della lavanderia e da tutto il comodo che scaturisce dalla modalità “parcheggio sottocasa” del resto del mondo, che non vuole “scozzicarsi” da quel corridoio…Eh già…In un Paese appena appena civile, a nessuno pungerebbe vaghezza di porsi un simile problema, dal momento che a dirigere la Centrale del 118, si presume esservi autorevoli manager che gestiscono e favoriscono il sistema nella maniera più efficiente possibile, proprio attraverso i contatti, i rapporti e risolvendo le mille “rognette” che è obbligatorio assumersi e per la cui assunzione, si è profumatamente retribuiti. Hasta la vista!