NAPOLI – La Campania sarà la prima Regione in Italia ad avere lo psicologo di base. I cittadini che ne hanno bisogno potranno, gratuitamente, ricevere, un primo livello di assistenza. Sarà il medico di base (o il pediatra di libera scelta per i più piccoli) che potrà indirizzare i cittadini al distretto sanitario dell’Asl, lì dove saranno operativi gli psicologi di base, nei casi in cui dovesse evidenziare la necessità di una prima assistenza di tipo psicologico. Ogni distretto sanitario avrà, quindi, due psicologi di base per un totale di 146 professionisti che prenderanno servizio in tutta la regione. Un’opportunità, quella dello psicologo di base, che fa della Campania la
regione apripista per un servizio a cui ora guarda con interesse mezza Italia. Eppure arrivare a questo risultato, nonostante la tenacia dell’Ordine degli psicologi della Campania e la volontà politica della Regione, non è stato affatto semplice.
Il percorso, infatti, è iniziato da più di tre anni. Il primo risultato si è avuto il 3 agosto 2020, quando il consiglio regionale ha approvato la legge che ha istituito la figura dello psicologo di base. Il percorso fu bloccato, però, da un ricorso alla Corte Costituzionale mosso direttamente dalla presidenza del Consiglio dei ministri. Nel dicembre del 2021, poi, la Corte Costituzionale ha ritenuto non fondate le questioni di legittimità sollevate da Palazzo Chigi, rendendo a tutti gli effetti operativa la legge regionale.
Si arriva così all’estate scorsa, luglio 2022, quando, dopo l’approvazione della Giunta regionale, è stato pubblicato sul Burc il regolamento attuativo, che disciplina il servizio.
Il 5 dicembre dello stesso anno, si è insediato l’osservatorio regionale, istituito con decreto del presidente della Giunta, con il compito di lavorare per l’attivazione dei corsi abilitanti e di monitorare gli avvisi pubblici delle Asl. In seguito alla pubblicazione degli avvisi pubblici e delle manifestazioni di interesse da parte di tutte le Asl della Campania, sono stati individuati i professionisti idonei ed è stata redatta la graduatoria da cui attingere. Si è arrivati così al traguardo e già quest’estate i cittadini campani avranno la possibilità di avere, se ritenuto necessario dal medico di base, un consulto psicologico gratuito.
Un primo risultato di grande rilevanza, tanto che molte regioni d’Italia stanno studiando il modello campano per replicarlo. Ma l’obiettivo è di arrivare, in una seconda fase del progetto, ad assegnare uno psicologo di base per ogni cittadino, proprio come il medico di base.
Intanto si lavora per ottenere un finanziamento europeo che potrebbe aumentare il budget a disposizione del progetto per alcuni milioni. Questo traguardo è frutto di un lungo e complesso lavoro, cominciato peraltro in piena pandemia. Dichiara il Garante dei diritti delle persone con disabilità della Regione Campania, l’avvocato Paolo Colombo: “Finora la Campania ha di fatto legiferato al posto dello Stato e ha fatto da apripista, ma già altre Regioni stanno seguendo il nostro percorso e, anche in virtù del ricorso vinto in Corte costituzionale, il Governo e il Parlamento non potranno più rinviare una questione così importante. È questo l’obiettivo a cui bisogna tendere, per garantire un supporto fondamentale ai cittadini, in particolare alle fasce più sensibili, bambini, adolescenti, anziani e persone con disabilità”. Grazie allo psicologo di base il servizio sanitario sarà anche più sostenibile. Si ridurranno infatti le spese, evitando una serie di ricoveri impropri, attribuibili a disturbi d’ansia e di umore, prescrizioni improprie di psicofarmaci e assenteismo nelle aziende per fenomeni legati allo stress lavoro-correlato o mobbing