OSPEDALE, INFEZIONI, ARROGANZA & SCIATTERIA…IN TRIBUNALE!

0

ospedale caserta lisi annecchiarico cusano mensorio OSPEDALE, INFEZIONI, ARROGANZA & SCIATTERIA…IN TRIBUNALE!(f.n.) – Le infezioni rappresentano, purtroppo, la nota dolente di molti Ospedali, tra i quali, ovviamente, il nostro emerge sia per inerzia che per “occultamento”, per non parlare delle strategie di distrazione di massa, poste in essere dai geni della sanità de noautri… il tutto orientato a negare, negare e ancora negare, la presenza di infezioni, salvo poi… ritrovare negli anfratti polverosi di una Rianimazione che, tutto è stata nel tempo, tranne che asettica, slip e cose del genere…Bboni! Sapete che è vero…come è vero che diversi anni fa, qualcuno, per tentare di rabbonire i brutti, sporchi e cattivi che come al solito, incalzavano, ebbe l’insana idea di “simulare” una chiusura per sanificazione che, puntualmente non venne effettuata e l’unica cosa che cambiarono fu… la serratura…te acuerdas? Quanto sopra, tanto per rinfrescare la memoria ai soliti smemorati. Speriamo davvero, che oggi le cose siano cambiate…un fatto è certo!, che nel 2017 erano quelle di sempre…Prova ne sia la nota che il direttore della Uoc Affari Legali, nei giorni scorsi, ha inviato al Cio, alla sacra triade, ai direttori del Risk Management, della Medicina legale e della Cardiochirurgia, in cui dichiara che l’Azienda è stata chiamata in giudizio dagli eredi di un paziente deceduto altrove, a seguito però di una infezione contratta in Ospedale e causata dal comportamento “imperito e imprudente, posto in essere dai sanitari dell’Aorn, che non hanno rispettato le procedure in merito alla sanificazione e disinfezione dei luoghi di intervento e degli strumenti utilizzati, oltre a non avere correttamente eseguito le procedure di asepsi intraprocedurali che hanno causato l’infezione nosocomiale che ne ha poi causato il decesso”.  Il direttore della Uoc Affari Legali chiede dunque candidamente “la documentazione attestante l’avvenuto rispetto dei protocolli per la prevenzione delle infezioni, durante le operazioni di assistenza prestate al paziente, in occasione degli interventi chirurgici dell’ottobre 2017”. Chiarissimo il contenuto e lo spirito che ha ispirato e guidato la nota dell’ufficio legale, che chiarisce agli interessati che non avrebbero potuto limitarsi a trasmettere le procedure pubblicate in materia di prevenzione delle infezioni ospedaliere,  ma avrebbero dovuto dimostrare che tali procedure erano state eseguite correttamente…pertanto si renderà necessario, trovare i report dell’avvenuta sterilizzazione dei ferri chirurgici, i risultati dei controlli microbiologici e microclima delle sale operatorie e soprattutto le copie delle cartelle infermieristiche, in cui rilevare come si era proceduto a fare nursing PZ (paziente) e medicazioni PZ (paziente)…n’est pas? Altrimenti amigos, “la mancata produzione in giudizio di quanto richiesto, comporterà l’impossibilità di contestare a pieno l’avversa protesta.” E qual è il problema?, basta chiedere all’infallibile Lady Cio e sicuramente risolverà il problema in men che non si dica, rimandando le accuse al mittente, o no?, anzi…chissà come mai non ha fatto in modo che il problema non si ponesse affatto, provvedendo a monte, secondo l’applicazione dei protocolli prima e dei controlli poi, o no?  A noi sembra proprio che dall’ufficialità dell’assunto, trasudi una lezioncina in piena regola, soprattutto per gli scienziati del Cio…e per Lady Cusano, domina sapiens del circondario…Chi prepara i protocolli?, ma soprattutto chi si preoccupa di controllare che i protocolli vengano applicati? Scusate…per l’ennesima volta chiediamo: ma la direzione sanitaria cosa fa?, e gli attachés del golden boy?, ed il risk management…ma cosa fanno tutti questi generalissimi per tradizione? Ah già! Dimenticavamo la frase peregrina di qualche geniaccio che cercava di zittire la platea, dicendo con arroganza, che in tutti gli Ospedali vi sono le infezioni… e nel nostro invece…Se in alcuni uffici o reparti o settori dell’Aorn, il senso di responsabilità non fosse quell’odioso sconosciuto, capiterebbe che, ad esempio nella Farmacia, qualcuno si sarebbe accorto che la richiesta di quel particolare antibiotico, peraltro costosissimo, era davvero esagerata, fuori dalla norma e che sarebbe stato opportuno segnalare la cosa…invece… la regola del “ si arrangino…non sono fatti che mi riguardano”, vige da sempre, anche quando, in gioco vi è la vita di un paziente e prova ne sia la difficoltà che incontrerà l’Azienda, nel cercare di reperire documentazione utile a rigettare le accuse di cui sopra…     E non finisce qui…sfortunatamente per voi…non finisce qui!…Hasta la vista!