BENEVENTO – Dal 1 luglio 2023, con una disposizione di servizio a firma del Direttore Medico del Presidio, prot.20230014127 del 29/07/23, è stato deciso che una intera ala del reparto di Medicina Interna debba essere destinata al reparto di Malattie infettive.
In conseguenza di questa decisione gli attuali e storici 32 posti letto della Medicina Interna, che negli anni è stato sempre il vero reparto di sfogo del Pronto Soccorso, scendono a soli 19 posti letto perdendo in un sol colpo 13 posti. E’ questo l’allarme lanciato dal Segretario Provinciale della FIALS Mario Ciarlo che aggiunge in una nota ufficiale del sindacato: “Il reparto di Malattie Infettive, che occuperà l’ala lasciata libera dalla Medicina, resta con gli attuali 14 posti letto di cui 11 ordinari e 3 Covid, modificando il vecchio assetto di 8 posti Covid e 6 ordinari.
Anche la Reumatologia, che cambia la propria ubicazione verso il reparto di Neurologia, perde 3 posti letto, passando dagli attuali 5 posti letto a 2 posti letto.
Tutta questa organizzazione al ribasso senza essere passata per il Consiglio dei Sanitari, per il Comitato di Dipartimento e forse per il Collegio di Direzione. Senza informare i Sindacati e principalmente senza avvertire la Cittadinanza.
Una ottima presentazione organizzativa per il nuovo Primario del Pronto Soccorso che non sappiamo se è stato messo a conoscenza di questa nuova organizzazione.
Oggi il pronto soccorso conta giornalmente dai 30 ai 40 pazienti in attesa del posto letto, tale nuova organizzazione, con 16 posti in meno raddoppierà i pazienti in attesa di un posto sulle barelle.
Sarà un caos totale sia per i pazienti che per il personale che ci lavora.
I sindacati possono fare il proprio ruolo chiedendo incontri urgenti, protestando ma se tutto il tessuto sociale e politico non si mobilità cercando di bloccare tali scelte a perdere sulla salute non faremo solo i conti con una lunga attesa di cura ma con conseguenze ben più gravi.
L’Art. 32 della Costituzione recita “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività”, ma non a BENEVENTO”.