(f.n.) – Il Po San Rocco di Sessa Aurunca continua ad essere afflitto dalla carenza di medici…ma alla rituale e quasi storica reticenza, di molti sanitari a prestare la loro opera, nel Presidio aurunco, il destino avverso questa volta, ha messo un’aggiunta, che rischia di aggravare e non poco la situazione generale, già piuttosto compromessa. Ai problemi della UOC di Ginecologia e del Pronto Soccorso infatti, si è aggiunto quello macroscopico della UOC di Anestesia e Rianimazione, al cui interno, al disagio notevole della carenza di medici in arrivo, oggi si somma il dato allarmante, dei medici rianimatori che se ne vanno…Oseremmo dire che di questo passo, se non cambia il vento, si profila un futuro dai toni piuttosto grigi, n’est pas? Sembrerebbe infatti che, ultimamente, una dottoressa anestesista se ne sia andata a lavorare a Formia ed a breve dovrebbe seguirla un’altra collega…La vicenda, oltre a destare una fondata preoccupazione, appare piuttosto insolita e da quanto si apprende da Radio San Rocco News, la causa di questo esodo, risiederebbe nella gestione del reparto da parte del primario, dottoressa Nadia Zarrillo che, a quanto si dice, avrebbe un pessimo rapporto con il personale medico, che non rientra nel novero dei suoi amici. Lo slogan ricorrente, dicunt, è quello che recita: “non intendiamo restare sotto la sferza della Zarrillo!”. Noi ricordiamo quando l’attuale primario del San Rocco, era, ai tempi della pandemia da Covid, dirigente anestesista nel padiglione modulare del nostro Ospedale ed anche ai quei tempi, la sua fama non era certamente quella della fanciulla timida e sottomessa, ma da quando la Zarrillo è al San Rocco, a quanto pare lo scettro del comando ha inasprito e reso ancora più intransigente, il suo atteggiamento. Peccato però, che la sua intransigenza, si limiti soltanto alla durezza dei toni e al disprezzo che sembra nutrire nei confronti del resto del mondo, mentre l’asprezza del suo modo di fare, sarebbe assai più costruttiva e magari maggiormente tollerata se l’intransigenza si riversasse su tutto il personale da lei diretto, allo stesso modo e soprattutto fosse indirizzata a cambiare, finalmente, le pessime abitudini radicate nella Uoc di Anestesia e Rianimazione da sempre. Infatti non si è registrata fino ad oggi, alcuna variazione sull’illegittima pratica del “montosmontoerimonto”, “vezzo” dei medici anestesisti che prestano servizio al San Rocco, in convenzione. Le direttive sul riposo biologico erano ignorate prima dell’era Zarrillo e lo sono tuttora., come del resto i controlli… inesistenti prima, dopo e durante… La dottoressa “intransigente” con una spiccata tendenza al “so tutto io”, a quanto pare, si distrae a tempo debito, visto che i medici convenzionati, sono quasi tutti suoi amici, provenienti dalla struttura in cui lei stessa ha prestato servizio, in un recente passato, o no? Ed inoltre la dottoressa Zarrillo, si è preoccupata di recarsi personalmente a Via Unità d’Italia, per perorare la causa degli anestesisti convenzionati, i quali non erano stati retribuiti a tempo debito e quindi, si correva il pericolo di perdere anche loro… La brava dottoressa ovviamente, otteneva che le sue istanze fossero esaudite e le convenzioni riattivate. Migliaia e migliaia di euro sborsati dall’Asl allegramente, per le convenzioni che si svolgono esattamente, come aggrada ai protagonisti. Sono anni ed anni che pubblichiamo le stesse cose, ma neanche uno straccio di controllo è stato effettuato sui medici anestesisti, che sommavano e sommano 36 ore di servizio a colpi di 720 euro lordi, senza mai riposare. E non finisce qui, dal momento che la dottoressa Zarrillo, come si dice a Oxford, ha effettuato con profitto un master sul “dove vedo e dove ceco”…tanto è vero che la sua famosa intransigenza, viene indirizzata in certi momenti, soltanto sul personale infermieristico e certamente non all’indirizzo dei suoi amici, così come non sembra rilevare, che i medici dell’allegro “montosmontoerimonto”, nel loro giochetto acrobatico ed assai remunerativo, lasciano scoperta l’urgenza, per una mezz’ora e più, ma…tanto ci pensa la dottoressa Zarrillo a distrarre la platea con una tirata estemporanea e modulata a dovere….n’est pas? Sulla originale ed incontrollata maniera di essere e di gestire, del primario della Uoc di Anestesia e Rianimazione, dottoressa Zarrillo sono intervenuti persino due sindacati, Nursind e Uil, che hanno espresso le loro rimostranze attraverso una nota scritta, ma a quanto pare nulla si muove e nulla cambia…ed in questa sorta di atarassia tipica della direzione generale dell’Asl, il PO San Rocco langue e così restano irrisolte decine e decine di questioni, sparse nel territorio dell’Asl che forse, con una partecipazione diversa e più responsabile, ma soprattutto più consapevole degli effetti devastanti dell’indifferenza, si risolverebbero sul nascere. Hasta la vista!