(f.n.) – La faccenda delle vaschette fuori norma, in cui viaggiano gli alimenti che arrivano dalla ditta Ep, nelle cucine del nostro Ospedale, per essere distribuiti ai pazienti, sta assumendo i contorni di un vero scandalo. L’alluminio -gate che si sta infarcendo di commenti a pioggia, a quanto pare, ha fornito lo spunto a diversi addetti ai lavori, per veicolare all’esterno una marea di piccoli grandi e perché no, sostanziali, problemi che, a giudicare dai toni e dalla sacrosanta esasperazione con cui vengono portati alla luce, dichiarano che quella “cronica tolleranza” che noi in verità, dalla nostra dimensione di “brutti sporchi e cattivi”, abbiamo sempre condannato dall’esterno, ha raggiunto livelli di guardia. Il materiale biocompostabile previsto ed adottato soprattutto nel periodo della pandemia, evidentemente ha un costo elevato che, qualcuno, mettendo in campo la classica “furbata”, ha cercato di abbattere, molto probabilmente confortato da una sorta di “silenzio assenso” del Dg Gubitosa e della sua corte e…a proposito di accordi presunti, chissà che non avessero disquisito proprio di vaschette di alluminio e di materiale biocompostabile, il Dg con il titolare della Ep, quando tennero quel summit riservatissimo, nei locali del punto ristoro, n’est pas? Fatto è che, anche la reazione alla protesta generale, perché la protesta è stata, appunto generale, a nostro parere, è stata piuttosto tiepida….Ora, noi non vorremmo pensare al lato peggiore della faccenda e cioé… che il Dg Gubitosa, non essendo magari, particolarmente sensibile a questo problema, avesse lasciato intendere alla Ep, che si potevano utilizzare materiali meno costosi, oppure può darsi che, venuto a conoscenza del disservizio soltanto a seguito delle proteste, proprio perché non la ritiene importante, è apparso piuttosto indifferente, laddove avrebbe dovuto sanzionare e con una certa determinazione, la ditta colpevole di non avere rispettato la norma. E’ appena il caso di ricordare che, se la memoria non decide di tradirci proprio adesso, ai tempi in cui nel nostro Ospedale, problemi di questo genere, che peraltro consentono l’individuazione del responsabile, si risolvevano con una certa rapidità e con la dovuta durezza ed intransigenza. Ed il signor titolare della Ep, dovrebbe saperne qualcosa, visto che proprio lui, a tempo debito, fu ripassato a dovere, da un direttore di qualche anno fa, per un problema ovviamente inerente al ristoro. Ce la va sans dire che, se il signore della Ep fosse stato sanzionato ai tempi di “quel direttore” per il disservizio in cui si è distinto oggi, non si sarebbe certamente concesso il lusso, di ritornare alla normalità, a singhiozzo, ma sarebbe corso a piedi a procurarsi le vaschette biocompostabili, se non ne avesse avuto in numero sufficiente e certamente, dopo il richiamo, non avrebbe rischiato la figurella che ha spadellato oggi…di servire i contorni nell’alluminio ed i primi nei piatti biocompostabili…Se ne sarebbe guardato bene! Invece, dopo la sera con l’alluminio a mezzo servizio, il giorno dopo, tra tanto biocompostabile riapparso, qualche vaschetta di alluminio c’è scappata ugualmente. La solita approssimazione che dà una mano di “grigiotopospento” all’insieme nebuloso. Intanto, qualcuno commenta dicendo che, con il degrado in progress, nel nostro ospedale in cui succedono le peggio cose, non possiamo perdere tempo a pensare alla cucina…I problemi ci sono e sono gravi è vero, cominciando dalla fuga di medici verso un altrove più organizzato e soprattutto gestito in maniera consona all’importanza di un’Azienda di Rilievo Nazionale…ma se codesta Direzione Generale, continua a filare e a tessere una tela che, con la crescita e e la qualità dell’Ospedale, non ha proprio nulla da dividere e nel corso degli anni a “gestione irpina”, Ferrante prima e Gubitosa poi, abbiamo avuto modo e maniera di osservare soltanto l’elaborazione casereccia dei concorsi di loro gradimento , con rarissime eccezioni; abbiamo inoltre, assistito alla posa in opera delle peggiori tradizioni clientelari e familistiche, con conseguenti vendette, elaborate nella peggiore e più becera delle modalità ed inoltre… il Dg si diletta nelle convenzioni dell’ultim’ora , con il suo amico direttore dell’Asl, il Dg Blasotti che, bontà sua, adesso potrà “pescare”, “attingere”, “tuffarsi” nella graduatoria dell’Aorn , relativa al concorso per l’assunzione a tempo indeterminato di 60 OSS. Su questa faccenda torneremo più che volentieri a breve, visto che il caro Blasotti ed il carissimo Gubitosa, “questa” almeno se la potevano risparmiare, dal momento che entrambi sono consapevoli che prima di tutto, per onestà intellettuale, ci sarebberostati gli Oss delle cooperative, che attendono da un pezzo, immersi nella più totale incertezza e che, a suo tempo, sono stati miseramente illusi. Ma oggi si fanno le convenzioni davanti ai sindacati che giocano alle belle statuine! Ed il caro Dg Gubitosa pensa a fare da sponda al Dg Blasotti, nonostante il suo contratto stia per scadere e per sperare di essere riconfermato ed avere il piacere di coltivare il suo hobby preferito, quello di vedere i famosi appalti compiuti e gli operai al lavoro, dovrà sottostare alle regole di un concorso bandito all’uopo, lui che i concorsi, fino ad oggi, si è limitato a pilotarli, ma da vicino non ne ha mai visto uno, n’est pas? Eh bravi! Hasta el Domingo!