CENTRO SOCIALE EX CANAPIFICIO E MOVIMENTO MIGRANTI E RIFUGIATI DI CASERTA IN PRESIDIO ANTIRAZZISTA CONTRO LA LEGGE CUTRO

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%name CENTRO SOCIALE EX CANAPIFICIO E MOVIMENTO MIGRANTI E RIFUGIATI DI CASERTA IN PRESIDIO ANTIRAZZISTA CONTRO LA LEGGE CUTROOggi in Piazza della Prefettura a Caserta in oltre 200 sotto gli ombrelli tra migranti, italiani ed esponenti delle realtà locali hanno preso parte al presidio antirazzista contro la Legge Cutro e per la riattivazione del progetto di accoglienza Sai (ex Sprar) a Caserta. Il Movimento Migranti e Rifugiati di Caserta insieme al Centro Sociale Ex Canapificio hanno ribadito l’importanza di costruire presidi di antirazzismo e solidarietà sui territori.
Sono intervenuti in piazza a sostegno: la Caritas diocesana di Caserta e Capua, il Centro Fernandes, i Padri comboniani di Castel Volturno, la rete Stop Biocidio, Don Nicola Lombardi, LIPU, Comitato per Villa Giaquinto, Comitato Città Viva, Kalifoo Ground.
Presenti in piazza Caserta Decide e Partito Democratico di Caserta.
Giunta anche la lettera a sostegno dell’iniziativa da parte del Vescovo Lagnese che ha ribadito l’importanza di applicare i principi di solidarietà e fratellanza in questo momento storico, rivolgendo un pensiero ai morti dei naufragi in mare e a Frederick Akwasi, ucciso sabato scorso a Pomigliano d’Arco.
“L’attuale legge razzista che il governo Meloni – si legge nella nota – ha emanato favorisce lo sfruttamento e l’irregolarità dei migranti. Il nostro impegno nei prossimi mesi sarà vigilare sulle procedure di espulsione e sulle procedure di rinnovo dei permessi di soggiorno, garantendo in maniera concreta i rinnovi dei permessi di soggiorno e l’accesso alla richiesta di protezione internazionale che oggi di fatto è disattesa da iter lunghissimi.
Il Prefetto di Caserta Dott. Castaldi e il f.f. della Questura di Caserta Dott. Curtale hanno preso l’ impegno di notiziare il Ministero dell’Interno circa le interpretazioni contradditorie del Decreto Legge “Cutro” che addirittura sarebbero applicate attraverso circolari in maniera più restrittiva e in difformità delle norme. L’impegno delle istituzioni locali nel continuare a dialogare con le realtà locali per garantire la tutela dei diritti dei migranti è di fondamentale importanza.
La piazza crede fortemente sbagliata la scelta – dettata dal DL Cutro – di non accogliere i richiedenti asilo nei progetti SAI gestiti dai comuni ma di relegarli alla corsia dell’accoglienza emergenziale, quindi nei Cas, in cui non c’è alcuna possibilità di inclusione sociale ed economica. Pensiamo invece sia necessario rafforzare i progetti di accoglienza SAI che favoriscono percorsi di inclusione.
Di fronte a quest’ emergenza, il Comune di Caserta oggi non può attivare i 200 posti di accoglienza previsti dal progetto Sai, che qui esiste dal 2007, in quanto lo stesso progetto è stato sospeso nel febbraio del 2023 dal Ministero dell’Interno per gravi irregolarità. Durante l’iniziativa di questa mattina, l’Assessore all’inclusione del Comune di Caserta Enzo Battarra ha preso l’impegno di vigilare sui tempi affinché il Comune apra un nuovo bando di gara e riaffidi la gestione del progetto Sai, affinché riprenda a funzionare, dopo la sospensione ricevuta. Presenti anche altri esponenti del PD casertano che si sono detti pronti a vigilare sul bando.
Sulla vicenda del progetto Sai di Caserta, l’On. Franco Mari ha depositato un’interrogazione parlamentare al Ministero dell’Interno per fare luce sulle vicende che hanno portato alla sospensione. Auspichiamo che sia celere la risposta del Ministero.
Vogliamo che Caserta torni ad essere un’eccellenza nazionale sull’accoglienza e sull’inclusione com’è stato dal 2007 al 2021, con un impatto sociale ed economico che ha favorito cittadini italiani e cittadini migranti”.