(f.n) – Abbiamo sempre sostenuto che i commenti agli articoli dedicati ai vizi e alle virtù del nostro Ospedale, siano sempre molto interessanti…e che, sovente, aprano squarci di tutto rispetto, su scenari fino a quel momento, soltanto ipotizzati ed anche con una certa cautela…A margine della notizia del probabile trasferimento volontario del golden boy, nella vicina palestra partenopea, ce la va sans dire che il pensiero corre sfrenato, alla turbinosa ricerca del predestinato a raccogliere il testimone, per succedergli alla direzione dell’Opsos. Chissà se pregheranno la dottoressa Cuccaro di tornare, dopo averle scaricato sul quotidiano, ostacoli come grandine, per indurla alla fuga o se invece, stiano preparando il seggio per il dottor Matano (caruccio), oppure vi siano ordini esterni, di cui tener conto…Naturalmente ogni ipotesi si riferisce all’ufficialità della nomina, perché…al di là dell’apparenza, ciò che conta è la sostanza delle cose, che si percepisce, senza possibilità di equivoco, persino dai commenti…Ed è proprio nei commenti, che trova conferma ciò che abbiamo sempre immaginato…e che si riassume in poche parole: lo strapotere di Michele Carozza, superdec dell’Aorn…che, secondo Radio Ospedale, con il trasferimento di Mensorio crescerà a dismisura. Infatti il superdec della porta accanto, gestisce e controlla l’esecuzione dei contratti di ben cinque servizi, monnezza, rifiuti speciali, pulizia, ambulanze e assicurazioni…e non finisce qui, perché sembrerebbe che la gestione del superdec sia comprensiva, sia del settore amministrativo che del settore tecnico. Unico e solo…caro il nostro signor Carozza! Egli, intoccabile ed onnipresente,e trascorre buona parte del suo tempo nel suo ufficio, adagiato sulla poltroncina, dietro alla scrivania da primario del Miami Hospital, in simbiosi con il telefono, come si dice in giro ed oltre, impegnato nella gestione del “viavaietorna” delle ambulanze del 118bis de noautri, gode di privilegi inusuali da anni ed anni e passa di direzione in direzione, intoccabile ed intonso, senza che ad alcuno punga vaghezza di chiedere e chiedersi, se sia normale e soprattutto perché appaia al popolo ospedaliero così normale, che il signor Carozza faccia esattamente tutto ciò che vuole ed anche di più…immune da ogni logica e limite, norma o regola… Ma ciò che lascia interdetti, oltre a tutto il resto, è la scenografia con cui prende corpo e sostanza, cioè si materializza concretamente, “il privilegio” che avvolge ed ingloba addirittura, il signor Carozza. Dinanzi alla sfacciataggine della coreografia infatti, paragone scomodo e addirittura umiliante per chiunque si soffermasse, anche un attimo a considerare i fatti, non è possibile esimersi dal considerare con una certa perplessità sia l’atteggiamento passivo del golden boy, che quello ancora più grave della direzione generale. Il fatto che un superdec come Carozza abbia a disposizione un megaufficio, provvisto di tutto ciò che è necessario ed oltre, potrebbe provocare in noi, al massimo, un lieve inarcarsi del sopracciglio destro, consapevoli sia dell’immunità “ambulanziera”, di cui sembra godere a prescindere il soggetto, sia della notoria benevolenza, con cui la direzione generale precedente e quella attuale, continuano a cospargere, magna cum abundantia, il suolo, leggiadramente calpestato dal fortunato Carozza…Ma, ciò che indigna profondamente, consiste invece nel fatto che, poco distante dal regno di Carozza, vi è un vecchio ripostiglio semi abbandonato, all’interno del quale, (dopo, si presume, averlo ripulito) sono state “azzeccate” due scrivanie, riportandolo, secondo le intenzioni di qualcuno, nelle condizioni di essere utilizzato come ufficio. Con l’assunzione di due medici igienisti, qualche tempo fa si era reso indispensabile trovare un posto in cui i due medici avrebbero potuto espletare il loro lavoro…Ed immaginiamo che, passando davanti al megaufficio di Carozza e magari entrando per consultarsi, quelli che avevano il potere decisionale, probabilmente soggiogati dalla augusta presenza di Carozza, nonché dal suo silenzioso carisma, avessero deciso che l’ex ripostiglio, per due medici andava proprio bene…Magari in una sanità normale, con dirigenti normali e Dg altrettanto normali, a qualcuno sarebbe punta vaghezza di chiedere sommessamente a Carozza se, per caso avesse avuto difficoltà a trovarsi un’altra sistemazione, visto che due medici appena assunti, non avevano un posto decente in cui sostare…ma sapete bene che la sanità de noautri praticata all’interno dell’Aorn, non ha nulla di così banalmente normale e si distingue proprio perché, bypassando la normalità, è riuscita a conquistare il suo bravo posticino nei dodici peggiori ospedali del Paese…E non finisce qui, perché queste brave persone e ci riferiamo alla Direzione generale, con particolare riferimento alla Direzione genio-sanitaria e all’Opsos, consentono, non soltanto che due medici igienisti siano sacrificati in un bugigattolo, ma che procedano alle ispezioni (mammamia!) in una formazione che li vede in posizione subalterna rispetto a Carozza, cioè il superdec davanti e i due medici disposti ad ala sinstra e ad ala destra, rigorosamente un passo indietro. E qui un “brava Angiulina” ci azzecca decisamente! Hasta la suerte! (chescuornostratosferico)
Ma cara dottoressa lei si meraviglia ancora di quello che succede in ospedale? Sporco e sudicio, differenziata zero. Persino negli uffici viene mischiato tutto
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