SALERNO – Dal 17 al 24 giugno si terrà l’undicesima edizione di Salerno Letteratura. Saranno oltre centosessanta gli ospiti, italiani e internazionali, che animeranno il centro storico di Salerno per confrontarsi con il pubblico e rendere omaggio alla figura di Domenico Starnone, a cui il festival è dedicato in occasione dei suoi ottant’anni. Il tema scelto per questa edizione prende infatti spunto dalla sua ultima pubblicazione L’umanità è un tirocinio (Einaudi), e a lui è stata affidata la prolusione.
Tra i protagonisti di quest’anno: Niccolò Ammaniti, Luc Dardenne, Chiara Gamberale, Ayelet Gundar-Goshen, Geoff Dyer, Emilio Isgrò, Anthony Pagden, Roberto Esposito, Matteo Paolillo, Sydney Sibilia, Javier Castillo, Amir Issaa, Patrizia Rinaldi, Gian Mario Villalta, Antonio Monda, Kasey Lansdale, Lucia Annunziata, Ernesto Assante, Luigi Contu, Aldo Schiavone, Maurizio de Giovanni, Diego De Silva, Bruno Gambarotta, Enrico Terrinoni, Antoine Wauters, Francesca Mannocchi, Miguel Gotor, Giulio Scarpati, Dacia Maraini, Lidia Ravera, Igiaba Scego, Miguel Bonnefoy, Marco Balzano, Philippe Audegean, Derk Visser, Jiri Hajicek, Massimo Capaccioli, Ernesto Galli della Loggia, Biagio de Giovanni, Eva Cantarella, Sabina Guzzanti, Daniele Mencarelli, Victoria Belim, Annalena Benini, Yaryna Grusha Possamai, Licia Troisi, Gabriella Genisi, Marino Niola, Elisabetta Moro, Francesco Piccolo, Roberto Andò, Cristina Donadio, Paolo Pagliaro, Salvatore Rossi, Annalisa Strada e moltissimi altri.
Dieci le sezioni del festival: Finzioni-Il mondo narrato; Classica; Sguardi sul mondo attuale – Economia/Verifica dei poteri; Salerno Filosofia; Summer School; Spazio ragazzi; Incanto – Musica/ Poesia; I Lusiadi; Dialoghi; Scuola di lettura.
Numerose le novità volute dai direttori artistici Gennaro Carillo e Paolo Di Paolo, dal direttore organizzativo Ines Mainieri e dalla curatrice del programma ragazzi Daria Limatola. Salerno Letteratura propone la sua scuola di lettura: cinque incontri a Palazzo Fruscione con insegnanti davvero speciali che guideranno il pubblico alla scoperta dei classici e non solo. Il corso è gratuito, è realizzato in collaborazione con FMTS Group e FMTS Formazione, ed è valido ai fini dell’aggiornamento professionale del personale della scuola. Per l’inaugurazione del festival si terrà l’evento Ciao Signora Dalloway! Un omaggio musicale e floreale a Virginia Woolf e al suo romanzo che prevede letture e una sfilata in costume ispirata agli anni Venti con gli studenti del Conservatorio Martucci. L’undicesima edizione si arricchisce di un nuovo format, Il Dibattito Sì! Tre incontri su temi di rilievo (“Dialogo sulla città a venire”, “La (brutta) fine degli intellettuali in Italia” in collaborazione con Trame festival e sotto l’egida della Rete dei festival del Sud, “Dante politico”) con esperti del settore chiamati a confrontarsi intorno a un tavolo. Da segnalare la sezione I Lusiadi, nata da un’idea di Giorgio De Marchis e Igiaba Scego, una finestra riservata ad autori e autrici del Novecento che hanno scritto in portoghese i propri capolavori o che hanno fatto della letteratura portoghese non un luogo da scoprire ma una casa a cui fare ritorno. Ci saranno quattro lezioni d’autore dedicate a Clarice Lispector, José Saramago, Caetano Veloso e Antonio Tabucchi. Inoltre, per discutere del Brasile e di tutte le sue contraddizioni sarà ospite Márcia Tiburi Vero, una delle intellettuali brasiliane più coraggiose e autorevoli del panorama contemporaneo.
“Alle spalle il decimo compleanno, Salerno Letteratura riparte da 11. Il numero dei giocatori in campo in una partita di calcio. Nella simbologia, l’11 rimanda alla saggezza. Chissà. Di sicuro, la frase intorno alla quale si è costruito l’intero programma di questa nuova edizione – L’umanità è un tirocinio di esito incerto – evoca una prospettiva di vita come apprendistato, acquisizione costante e imprevedibile di esperienza. Abbiamo preso in prestito la citazione da un grande scrittore, Domenico Starnone, la cui opera sarà esplorata in modo creativo nel corso dell’edizione – spiegano gli organizzatori – Gli abbiamo affidato una prolusione “dialettica”: per ragionare sul senso della letteratura come condensato e specchio dell’incerto tirocinio esistenziale. Ci piace infine pensare al nostro stesso festival come un’occasione condivisa di “tirocinio culturale”: non c’è un attestato ma forse dovremmo immaginarlo come un riconoscimento autoironico per chiunque partecipi agli incontri, si metta in ascolto, e in qualche modo in una prospettiva di studio, libero, leggero. Siamo studenti e studentesse di una “Summer School” allargata: c’è quella destinata agli under 20 ma gli oltre 160 incontri concorrono a definire il programma di una scuola estiva per persone che non perdono l’entusiasmo e il desiderio di conoscere. Il programma generale è comunque disseminato di appuntamenti con grandi autori del passato, da rileggere con le lenti del presente: Alessandro Manzoni, nel 150° della morte; Italo Calvino, che avrebbe compiuto cento anni, e Carlo Emilio Gadda, scomparso mezzo secolo fa”.
Salerno Letteratura si apre all’arte. La Fondazione Plart presenta La scrittura democratica, mostra a cura di Carmen Pellegrino. Design e parola e letteraria si confrontano in un allestimento che attraversa il Novecento nel segno della plastica. In plastica sono infatti realizzati gli innumerevoli oggetti che popolano lo spazio dello scriptorium. La Olivetti Valentine di Ettore Sottsass, le cassettiere Kartell e la scrivania progettata da Vittorio Introini sono esposti a palazzo Fruscione insieme a tanti altri piccoli e grandi pezzi che hanno fatto la storia del design. A corredo della mostra, la proiezione dell’omonimo video diretto da Pasquale Napolitano. La mostra sarà aperta al pubblico tutti i giorni, a palazzo Fruscione, per l’intera durata del festival.
Si rinnova ancora una volta la collaborazione con la Fondazione Bellonci: i finalisti del Premio Strega che a luglio si contenderanno la vittoria a Roma, nel Ninfeo di Villa Giulia, si confronteranno, nell’atrio del Duomo, con la platea di Salerno Letteratura. Il Museo Diocesano, invece, ospiterà il Premio Letteratura d’Impresa, promosso dal Festival Città Impresa-ItalyPost. L’evento è realizzato in collaborazione con Camera di Commercio Salerno e Confindustria Salerno. Come di consueto ci sarà il Premio Salerno Libro d’Europa. La scelta di Daria Bignardi, Paolo Di Stefano e Matteo Palumbo, è ricaduta su Gerda Blees, Viola Di Grado e Lukas Rietzschel.
Tra le collaborazioni, quella con il Giffoni Film Festival in occasione dell’arrivo a Salerno del regista belga Luc Dardenne, con il Napoli Teatro Festival che ha curato lo spettacolo Jastemma con Cristina Donadio, con Fondazione Campania dei Festival per l’incontro con Antonio Ferrara, con Trame Festival per il dibattito “La (brutta) fine degli intellettuali in Italia”.
Anche per il pubblico più giovane non mancano le novità. Dal 19 al 23 giugno, a Tempo video, laboratorio di audiovisivi destinato alla fascia 12-14 anni, si sperimenta un’attività tutta nuova: la sonorizzazione delle immagini. In collaborazione con il LabSav – Laboratorio di Storytelling Audiovisivo, Dipartimento di Scienze Politiche e della Comunicazione, Università degli Studi di Salerno. La Summer School dai 15 anni in su vede il ritorno a grande richiesta del corso di Retorica, ma si arricchisce di due nuovi percorsi: un laboratorio di scrittura “green” e uno da guida museale “esperienziale”. In collaborazione con il Dipsum dell’Università di Salerno con il Disuff dell’Università di Salerno e i Musei Provinciali di Salerno. I migliori studentesse/studenti dei tre corsi riceveranno una “cassa di libri” selezionati da LUISS Summer School. Anche per i piccoli è prevista una Scuola di Lettura: con Alice Bigli, Paolo Di Paolo, Grazia Gotti e Ilaria Rigoli si imparerà a leggere, con leggerezza, prosa, poesia e a orientarsi in libreria. Si inaugura inoltre la collaborazione col Junior Poetry festival.
Tornano poi gli Happening, momenti di creatività estemporanea che accompagneranno alcuni degli eventi in programma: un’attrice, Alice Melloni, creerà situazioni divertenti e surreali e ci sarà un omaggio a Italo Calvino. Il pubblico riceverà in omaggio frammenti poetici grazie allo spazio Effetto Ciclostile mentre i giovanissimi attivisti di Collettivo Scomodo documenteranno gli otto giorni attraverso interviste e reportage che daranno vita al giornale del festival pubblicato da Arti Grafiche Boccia. Per rinnovare le modalità di rapporto con il pubblico, in alcuni momenti sarà possibile interagire anche in questa edizione con gli autori sul palco attraverso un numero Whatsapp a cui inviare messaggi, considerazioni, spunti in tempo reale. I testi più interessanti saranno letti e commentati nel corso dell’incontro. Tra i ritorni, Durante la notte, un omaggio al primo grande direttore artistico, Francesco Durante, che amava intrattenersi con gli ospiti del festival fino a tarda notte brindando con gli amici. Dal lunedì al venerdì alle 22.30 a palazzo Fruscione ci saranno degustazioni di vini e caffè a cura di Francesco Costantino, Famiglia Pagano 1968 e Caffè Trucillo.
Quest’anno non sarà più necessario prenotare e acquistare i biglietti on line. Riparte la storica campagna di crowdfunding “Io sostengo” rivolta al pubblico che segue con passione e straordinaria partecipazione le proposte del festival. Sarà possibile partecipare a tutti gli eventi, con una donazione di 10 euro. Il ricavato di questa speciale raccolta fondi servirà a contribuire alle attività dell’Associazione Duna di Sale, promotrice di Salerno Letteratura festival e di tante altre iniziative lungo l’intero arco dell’anno, rendendo in questo modo tutti coloro che lo vorranno protagonisti di una sorta di “azionariato popolare”. Sarà possibile effettuare la donazione presso gli infopoint di piazza Portanova e palazzo Fruscione. Ai sostenitori sarà consegnata una tessera con il bollino “Io sostengo” che servirà per partecipare agli incontri da un ingresso privilegiato.