FRANCESCO TESTA, DALLA SANITÀ ALLA NARRATIVA, IL PERCORSO DI UN MANAGER ILLUMINATO. IN LIBRERIA IL SUO ULTIMO LAVORO: “A QUATTRO MANI” 

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FRANCESCO TESTA FRANCESCO TESTA, DALLA SANITÀ ALLA NARRATIVA, IL PERCORSO DI UN MANAGER ILLUMINATO. IN LIBRERIA IL SUO ULTIMO LAVORO: “A QUATTRO MANI” Chi ha avuto modo di conoscerlo, l’ex Direttore Generale dell’Asl di Caserta, Francesco Testa, economista, psicologo-psicoterapeuta e autore di lungo corso, indubbiamente ha potuto, e saputo apprezzare, le sue doti di Manager a tutto tondo, doti non comuni e soprattutto fuori dagli schemi tradizionali. Le Aziende Sanitarie Locali erano ai primordi della loro istituzione, eravamo infatti ai primi anni 2000 ed alle soglie del terzo millennio, era necessario confrontarsi con una cultura burocratico-amministrativa, ingessata, forse sarebbe il caso di dire “convenientemente ingessata”, anacronistica. Francesco Testa, che aveva maturato solide esperienze, presso aziende private di grande prestigio, come l’Alenia, l’Alfa Romeo ed altre, impresse da subito, un passo più “aziendalistico” a processi statici e per nulla dinamici. Un Manager dai più svariati interessi, tra i quali le sue missioni nel Sahel; la sua partecipazione ai più autorevoli tavoli della Sanità Pubblica, ha portato l’Asl di Caserta a partecipare ai prestigiosi meeting di Sanità Futura a Cernobbio, al Com.Pa. di Bologna, ai Forum della P.A. di Roma, alla vice presidenza della FIASO, ricevendo anche speciali menzioni per aver istituito, tra i primi, in una Asl, ad esempio, gli Uffici STP, Stranieri Temporaneamente Presenti. Numerose sono, inoltre, le sue pubblicazioni sul Management Sanitario, l’istituzione di Uffici e Servizi che hanno contribuito ad una Sanità del territorio più organica ed organizzata. Ovvero, è stato tra i primi a conoscere, assorbire e realmente interpretare, il concetto di Azienda, orientata ad offrire il prodotto Salute. Il cittadino fu quindi inteso, come unico e privilegiato effettivo “cliente”. Il tutto si infiltrava in virtù della brillante intelligenza e capacità di un uomo come Testa, in un territorio incancrenito da usi e costumi, improntati esclusivamente alla ingerenza della politica, con tutte le sue più negative implicazioni. Raggiunti quindi i limiti di età e con il pensionamento, proprio il suo dinamismo non gli ha consentito di fermarsi. Si è dedicato così alla narrativa, pubblicando diverse opere e ottenendo, nei vari concorsi nazionali, numerosi primi premi e menzioni speciali. Oggi, annunciamo il suo ultimo lavoro: ”A quattro mani”. Nell’opera, la complessa umanità dei personaggi e la solidità della narrazione, tipiche dei libri di Francesco Testa, si fondono con istanze e tematiche nuove, provenienti dal mondo dell’insegnamento e dalla cultura nerd, introdotte dal giornalista Alessandro Ruffo. A quattro mani è una storia di incontri in cui il confine tra le vicende dei personaggi e quelle dei loro autori, in alcuni momenti si assottiglia fin quasi ad annullarsi. Una storia in cui si affrontano tematiche importanti, quali solitudine, lutto e depressione, sguazzando nell’amarezza del mondo senza, tuttavia, abbandonarsi allo sconforto. A fare da contraltare all’onnipresenza del dolore, infatti, emergono altri elementi costitutivi dell’esistenza umana, quali la capacità di donare in modo disinteressato, il supporto reciproco e la volontà di cambiamento. Caratteristiche che, al momento giusto, possono fare la differenza tra rinascita e oblio. Un libro (autobiografico?) che ricalca la profonda sensibilità e conoscenza degli uomini. Doti proprie, per chi ha avuto modo di conoscerlo, di Francesco Testa, già Direttore Generale dell’Asl di Caserta.