NAPOLI – Terza settimana di appuntamenti per la seconda edizione del PREMIO GIACINTO GIGANTE. Dopo i riconoscimenti alla scultura e alla fotografia, in cui a essere premiati sono stati Paola Capriotti e Guido Giannini, ora tocca alla poesia. L’associazione WESPACE, ha premiato Mimmo Grasso, uno dei poeti e saggisti più apprezzati non solo nel panorama campano ma anche in quello internazionale. Appuntamento giovedì 15 giugno, a partire dalle 17.30 nella suggestiva cornice del “Largo Estate”, sulle scale di Via Vetriera, dove 30 anni fa il giovane Maurizio Estate venne vigliaccamente assassinato da due malviventi. L’evento sarà infatti intitolato “testimonianze per Maurizio Estate” e sarà dedicato, per forte volontà dello stesso Grasso, ai poeti Raffaele Rizzo e Vincenzo Villarosa.
Grasso, classe 1949, si è dedicato alla sua passione per il cinema insieme a Giuseppe Ferrara, nonché al teatro con la compagnia “Asylum Anteatro ai Vergini” nel quartiere Sanità di Napoli, con una riscrittura del celebre Peer Gynt di Ibsen chiamata Sebeto. Nel corso di circa 40 anni, ha pubblicato numerose raccolte poetiche in edizioni bilingue e a tiratura limitata. Grasso cura anche la collana “I poeti di Vico Freddo” per la casa editrice d’arte “il laboratorio/le edizioni” di Nola ed è segretario dell’Institutum Pataphysicum Partenopeium. Tra i suoi saggi di rilievo, si ricordano “esercizi di stile” alla maniera di Queneau, che si focalizzano sulle costanti nelle procedure del pensiero. Alcuni titoli significativi includono Rive, rime, rêve in Alfonso Gatto (Magi, 2005), Parla come pensi (un’analisi del linguaggio politico, pubblicato da La Città del Sole nel 2006), Artelandia (un viaggio nel mondo della land art, con una tiratura limitata a Napoli) e Il territorio dei versi (una ricerca sulle somiglianze tra versi poetici e territori geografici, edito da Autori & Editori nel 2012). Le sue opere poetiche sono state tradotte in diverse lingue, tra cui l’arabo. Del suo rapporto con l’ambiente campano dice: «In Campania sono un po’ defilato. I poeti che più frequento, ai quali mando gli inediti per un loro giudizio, dunque i poeti amici, non sono campani. Il mio “ambiente” è vario: ho stretti rapporti col Medio Oriente e la Germania. Allo scopo di far conoscere una selezione dei poeti campani, che ritengo molto dotati, sto curando una rubrica di saggi per la rivista bimestrale “Infiniti Mondi”. Tali lavori saranno poi editati come libro a sé».
WESPACE premia Grasso con la seguente motivazione: «Mimmo Grasso ha scelto di essere un “poeta a tiratura limitata” in quanto edita libri d’arte in tandem con artisti visivi. “Il mezzo è il messaggio” (McLuhan). Il suo atteggiamento è, pertanto, di profilo basso e aristocratico. La poesia è per lui “una scienza esatta”, dal deciso rigore stilistico e con una curiosità plurisensa che spazia in varie lingue, anche “estreme”. Ha rimodulato la lingua e la grafia del napoletano intercettando i simboli originari della città che agiscono, spesso trasformati in canto, nei suoi strati. Si è occupato di cinema e di teatro. Come saggista ha lavorato sulle complessità visualizzazione-verbalizzazione, evidenziandone le strutture profonde e osservando le costanti del pensiero creativo».