C’ERA UNA VOLTA UN PICCOLO CANE…

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C’era una volta un piccolo cane che, appena nato, andò a vivere con una famiglia. In cuor suo all’inizio, ne era  felice perché pensava: “Mi nutriranno, mi coccoleranno, potrò giocare con loro, mi vorranno bene come farò io… noi cani siamo capaci di amare anche chi ci fa una semplice carezza.”
Ma con il passare dei giorni, il piccolo cane si accorse che la sua vita non era come l’aveva sognata.
Confinato in uno stretto spazio all’aperto, lui che avrebbe voluto passeggiare, correre, giocare, era invece al freddo e al gelo dell’inverno, dimenticato come una cosa inutile, gettato via come  un giocattolo che non piace più.
Qualcuno allora, decise di aiutarlo. Chiedi qui, domanda là,  informati ovunque, fu trovata la signora Paladina che di cognome faceva Della Giustizia dei Cani
La signora Paladina chiamò a sé le Forze vestite di Blu ed insieme andarono a casa del cagnolino. Dopo un po’ di chiacchiere, andarono via, rassicurati dalle parole dei padroni che dissero loro, quanto strano fosse questo cagnolino che avevano preso, ad aver deciso di voler vivere da solo, all’aperto, alla pioggia, al vento e al gelo. A nulla era valso, che, sentite queste parole, il povero cucciolo implorasse, dicendo “Non è vero, vorrei che mi amassero, ma forse non gli piaccio, forse si sono pentiti e mi hanno abbandonato qui fuori”. Nulla, la signora Paladina, che avrebbe dovuto conoscere tutte le lingue dei cani, la sua forse non l’aveva ancora imparata.
Passavano i giorni, nessuno di coloro che, senza essere il suo padrone, se ne era innamorati, si era però arreso e continuarono a cercare qualcun altro, più capace sia  della signora Paladina, che non conosceva tutte le lingue dei cani, che  delle Forze Blu alle quali in fondo, poco importava salvare il piccolo cane. Arrivò l’estate e stare all’aperto diventò terribile. Il caldo che bruciava sotto le zampette, il sole impietoso dal quale non aveva riparo, se non una lurida cuccia che diventava un forno con il caldo, come era stata un frigorifero d’inverno.
Una mattina finalmente tornarono le Forze Blu, un po’ scocciate perché era un giorno di festa e avrebbero preferito stare al fresco, ma tante persone avevano visto che  il cane era stato lasciato solo da qualche giorno senza acqua e senza cibo e li avevano chiamati
Con loro arrivò anche un medico dei cani, che si chiamava…..veterinario (ssshhh…  il suo nome non può essere pronunciato, anche se tutti lo conoscono). Il medico, ancora più scocciato, guardò il cane da lontano, perché non si poteva avvicinare e dichiarò che stava bene e si stava solo riposando…
Rassicurò tutti “quelli che amavano il cane senza esserne i padroni”, che sarebbe tornato per controllarlo da vicino.
Ma non lo fece, né lui, né altri CHE AVREBBERO DOVUTO.
Fu così che dopo qualche giorno, il cagnolino, che forse si chiamava Angelo, perché come ogni angelo, crediamo, rappresentasse un messaggero di Dio ed un  tramite per comunicarci che bisogna rispettare tutti, soprattutto chi è  indifeso,  anche  un piccolo cucciolo che non aveva alcuna colpa se non quella di essere capitato con le persone sbagliate e soprattutto non essere stato salvato da chi AVEVA IL POTERE DI FARLO, ebbene un bel mattino, sparì.
Nessuno lo vide più, tutti “quelli che amavano il cane senza esserne i padroni” chiesero:- l’ avete visto? –
– lo hanno portato via le guardie-
– no erano le Forze Blu-
– lo so io, lo so io, è con il “medico ssshhh  il suo nome non può essere pronunciato anche se tutti lo conoscono”
Anche la signora Paladina Della Giustizia dei Cani intervenne,  sentenziando –  TACETE TUTTI, IL CANE È  CON I SUOI PADRONI E SE NON LA SMETTERETE SARETE DENUNCIATI
La  storia del cane Angelo, sceso sulla terra per farci rendere conto di quanta cattiveria sia capace un essere umano, volge alla fine
Del cane non si seppe più nulla e
“quelli che amavano il cane senza esserne i padroni” promisero  a se stessi e ad Angelo, di non dimenticarsi di lui, di continuare a cercarlo, finché avrebbero avuto forza, di far venire fuori il MARCIO CHE C’È IN QUESTA ASSURDA STORIA, FARE PIENA LUCE SULLE RESPONSABILITÀ DI COLORO CHE SONO STATI INERMI PUR POTENDO INTERVENIRE
Angelo, venuto al mondo per farci capire dove può arrivare la malvagità,  l’inadeguatezza, la superficialità degli uomini, ora, mentre stiamo raccontando la sua storia, forse è già tornato ad essere realmente un Angelo del Signore….

 Quelli che amano i cani senza esserne i padroni