“Dio era in principio, è nel tempo che viviamo e verrà a coinvolgerci nella pienezza del suo amore, in tutto il cammino della storia”
Domenica prossima, 4 giugno 2023, celebriamo la Solennità della Santissima Trinità, “la rivelazione di Dio come comunione di persone, fondata sull’unità della divinità”, osserva Mons. Angelo Spinillo. Un mistero grande che ci dice la grandezza dell’amore. Ma l’amore non esiste in astratto: “Proprio per la rivelazione della Santissima Trinità, per l’opera di Dio creatore e per il sacrificio di Gesù, siamo chiamati ad essere partecipi della vita della Santissima Trinità. Questo è ciò che rivela il valore del nostro essere “persone”, ovvero presenze che possono partecipare a un dialogo di vita e di amore, ciò che davvero costituisce il fondamento di tutto”. Il vescovo di Aversa fa poi riferimento alla preghiera più antica nella storia della chiesa, dopo il Padre Nostro, ovvero quel “Gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo” che ci spinge a riconoscere la presenza di Dio in tutta la realtà della nostra vita. “È nei momenti più faticosi della nostra esistenza che possiamo riconoscere come la rivelazione della presenza di Dio e della sua carità sia più grande di ogni cosa: Dio era in principio, è nel tempo che viviamo e verrà a coinvolgerci nella pienezza del suo amore, in tutto il cammino della storia”.