– di Stefania Modestino –
A rappresentare Caserta e la Campania è stato il Liceo Classico Giannone con “La guerra non è mai finita”, liberamente ispirato alle Troiane di Euripide, è stato protagonista indiscusso del Festival del Teatro presso il Teatro Francesco Paolo Tosti di Castel di Sangro. Lo spettacolo è stato ideato, diretto e organizzato dai proff. Daniela Borrelli, Grazia Fortunata Falco, Michele Casella, Irene Montanaro e Giusi Sadutto: una squadra di docenti che è tornato da vincitore del Festival 2022 con Le Antigoni, che ottenne i premi per la migliore regia, il miglior attore ed il miglior progetto didattico al Festival nazionale di teatro scolastico Castel di Sangro 2022.
Quest’anno il Laboratorio del Liceo Giannone, che negli anni ha vinto premi sia con rappresentazioni classiche che moderne, ha realizzato una produzione veramente straordinaria innestando sulla celebre tragedia messa in scena nel 415 a.C. testi di Licofrone, di Christa Wolf, di Suor Rita Giaretta, di Cesare Cuscianna e di Mariastella Eisenberg. Nella scelta degli autori contemporanei, temi privilegiati sono stati la condizione femminile e gli scenari di guerra presentati in senso diacronico alternando voci antiche e drammi contemporanei con una musica di ispirazione felliniana che ha reso suggestivi i momenti della narrazione in una coreografia densa di effetti scenici a cura di Nicoletta Munno.
La scena si apre con il prologo di una Erinni avvolta in una nube nera, che s’interroga sulla scelta di Euripide di rappresentare il dolore senza riscatto delle prigioniere troiane in attesa -lungo le spiagge invase dai vincitori achei- di conoscere il proprio destino. L’Erinni recita, inoltre, un prologo esplicativo perché motiva la scelta registica di ambientare le vicende rappresentate in una sorta di circo infernale.
Sulla scena si sono alternate le troiane destinate ad emigrare da schiave e , prima fra tutte Ecuba con una valigia a testimoniare come, attraverso i secoli fino ad oggi, le donne siano violate e debbano trascinare il peso del dolore e dei ricordi. Un’Ecuba anziana, lenta, consumata dal dolore…incredibilmente interpretata da una quindicenne che ha saputo esprimere anche fisicamente il dolore dell’anziana madre. E poi Cassandra, Andromaca, Elena e le donne -le coreute e le ballerine- donne di ogni tempo su cui un Poseidone, direttore vendicativo ma impotente, di un circo infernale abitato dalla disperazione e dal dolore. Sulla musica del circo di Fellini…solo Cassandra si interroga se davvero la guerra sia finita…la guerra che infinita attraversa da secoli l’umanità. Molti gli applausi a scena aperta e, alla fine, il pubblico, coinvolto ed emozionato ha salutato i giovani attori , la regista Borrelli e i docenti del Laboratorio con una standing ovation.
Il Laboratorio ha coinvolto ben due classi per intero, la II C e la II F, inoltre hanno partecipato due allievi di III C, Viviana Pepe e Gaetano Morace, alcune allieve di II D, di II I, mentre le ballerine appartengono alla II A; la truccatrice è Daria D’Amico di III D. Le riprese video sono state girate dalla sig. ra Maddalena Tessitore, tecnico di laboratorio del Giannone.
Questa è la scuola che si sa reinventare e sa coinvolgere gli alunni come protagonisti nel complesso percorso della conoscenza.