OSPEDALE, INDAGINE AGENAS… TRA I PEGGIORI E… PERSINO SENZA REATTIVI!

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(f.n.) –Le Aziende Ospedaliere, come tutte le aziende, funzionano bene o male a seconda di come sono gestite, con una differenza però: le prime gestiscono la salute e gli errori di gestione non sono ammessi”. L’indagine dell’Agenas e la video-inchiesta di Milena Gabanelli, partono da questa premessa, assolutamente impeccabile, che stronca di netto ogni eventuale, probabile o presunto, nonché miserevole, tentativo di futura giustificazione, che qualcuno del Gruppo Dirigente, potrebbe avere incautamente, l’ardire di porre in essere, dinanzi a valutazioni precise e prive di qualsiasi obiettivo recondito che non fosse quello più che legittimo, che mira ad un servizio sanitario nazionale eccellente, caratterizzato e rappresentato da professionalità altrettanto eccellenti e fortemente responsabili. Ce la va sans dire che la fredda valutazione, che posiziona drammaticamente il nostro Ospedale nella rosa degli Ospedali peggiori, ci umilia e mortifica oltre ogni immaginazione, facendo peraltro lievitare la rabbia, che da tempo è situata all’origine delle nostre ricerche, verifiche e denunce. In pessima, ma concorde compagnia del San Pio di Benevento e del Ruggi d’Aragona di Salerno, il nostro povero Ospedale si colloca tra i 12 da bollino rosso e cioè, con le performance più basse…Con lo stesso piacere con cui si riceve un sonoro “pacchero in faccia”, apprendiamo inoltre, che il Sant’Anna e San Sebastiano si colloca tra i dieci Ospedali con i tempi di attesa più lunghi per gli interventi di tumore…e giunti a questo punto, immersi in un clima da sconfitta pura, non resta che dedicarsi ad evidenziare la famosa “parte per il tutto” che conferisca un significato reale e visibile al giudizio che ci confina agli ultimi posti. Companeros, i signori della duma a guida Gubitosa & Co. che emergono dal torpore in termini di comunicazione all’esterno, solo nelle grandi occasioni, ritenendo che le glorie saltuarie di cui si fregia l’Aorn, siano sufficienti per incantare l’uditorio per i sei mesi successivi, dovrebbero ricordarsi che esiste un quotidiano, fatto di banali ma indispensabili piccole cose, il cui intelligente assemblaggio, conferisce grandezza ed efficienza ad una struttura. Ma se noi chiedessimo al direttore sanitario, la cara Angiulina Annicchiarico, che sverna serenamente nella palazzina “grigiotopospento” in fondo al parco, se per caso le risulti che nel Laboratorio di Analisi vi siano problemi, scommettiamo che la divina sbatterebbe i ciglioni, con fare estatico e azzarderebbe una titubante risposta affermativa, giusto per non perdere la faccia?, visto che, siamo certi, non oserebbe mai ammettere di non essere al corrente di quello che succede nel Laboratorio di Analisi…Infatti la “creaturina santa”, assieme alle tante cose, di cui non si preoccupa di pretendere di essere messa al corrente, ignora anche questa e quindi non lo sa …non lo sa…e così da tempo imprecisato nel Laboratorio mancano i reattivi, pertanto non si possono effettuare esami per Ves e Prc, perché appunto, avete capito bene… mancano i reattivi… Ma…a qualcuno punge vaghezza di ricordarsi che vivere e lavorare in un Ospedale è leggermente diverso dal vivere con leggiadria e lavorare al Museo delle Cere?  Dal buongiorno si intravede il mattino… che oggi si presenta assai diverso dal mattino di qualche anno fa , da quel mattino di una volta, fatto di inchieste, sospetti, tradimenti e colpi bassi ma che in fondo al tunnel continuava a contare su quel lume che, nonostante tutto, restava acceso, alimentato dalle eccellenze inamovibili che erano al nostra certezza, quel mattino che non ha mai dovuto contare i cervelli in fuga, né vergognarsi di sorgere, perché colpevole di aver millantato capacità inesistenti ed essersi volgarmente scaricato di responsabilità. Quel mattino di una volta, che registrava le nostre inchieste sulle infezioni, irrompendo con violenza nei reparti…quel mattino che non era perfetto, ma era vivo e consapevole…Oggi il mattino sul nostro Ospedale,  sorge a stento, amorfo quasi, non registra e cincischia con il nulla, dando segni di vita soltanto al suono della voce del padrone di turno, che dall’alto della sua ignoranza, incoronata  da una politica stracciona, ordina la semina dell’approssimazione e della cialtronaggine e pretende un ricco raccolto, in prossimità delle elezioni…E adesso, a margine dei dati inconfutabili che, grazie a voi, ci hanno sbattuto vergogna e fango sulla faccia,  che a nessuno venga in mente di fare l’offeso, perché la prova del ridicolo l’ha già superata con pieni voti e adesso, deve soltanto tacere…anzi …Ogni qualvolta si dovesse avvertire un prurito in gola e la voglia irrefrenabile di parlare, ricordatevi che lo stipendio lo si incassa per dirigere un’Aorn e non per coordinare un ufficio di collocamento ad uso e consumo della pletora di amici, parenti e sostenitori degli amici del padrone…Pertanto, sarebbe assai opportuno che si prendesse sottobraccio la Ds e le si indicasse, con una certa corposità d’accento, la via della Farmacia e le si scrivesse sul bigliettino pro memoria, due nomi: Dello Stritto e Murtas e le si suggerisse infine, di chiedere conto del fatto che, oggi, alla vergogna dei dati negativi dell’Agenas, si è fatalmente aggiunta l’ipocondriaca gestione da parte delle due signore, delle richieste urgenti provenienti dal Laboratorio di Analisi…Ed è appena il caso di aggiungere alla fine della giiostra, che, se eravate in cerca di una motivazione valida per dimettervi in paranza,  crediamo proprio che oggi il destino, abbia offerto prova provata di generosità nei vostri confronti, agevolandovi…Pertanto chi potrebbe mai criticare la vostra ritirata?…Hasta la vista!

2 Commenti

  1. una persona seria al timone di questa barchetta di cartone in fase di affondamento dovrebbe fare una sola cosa: DIMETTERSI.
    E pretendere le dimissioni di tutti quelli che ha messo in poltrona che contribuiscono con il loro operato quotidiano a questi magnifici risultati.

  2. Forse l’hanno informata male perché più che prendersela con i sanitari dovrebbe puntare il dito su quella maledetta palazzina ricovero di amministrazione incapace. Gli ordini parto o dall’ospedale ma è il provveditorato che si impantana. Ho usato apposta il termine impantanare. L’amministrazione è uno stagno di incapacità dove le ranocchie gracidano a vuoto vedi infante la firmataria di delibere sbagliate per e eccellenza e la Capobianco che sbaglia poco solo perché lavora poco a dimostrazione dei mancati approvvigionamento. Figuriamoci in vista dell’estate che succederà…

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