CAMPOBASSO – Durante la conferenza stampa di “Molise che vogliamo” si è parlato di Sanità Pubblica come tema fondamentale del programma della lista di centrodestra.
Cogliamo l’occasione della presentazione della lista, costruita dall’Onorevole Aldo Patriciello, per
rispondere ai tanti molisani che – increduli – si e ci domandano come sia possibile associare la difesa ed il rilancio della Sanità Pubblica molisana al nome dell’eurodeputato molisano se, durante gli ultimi due governi regionali di cui è stato fautore politico, hanno via via smantellato il sistema sanitario regionale in funzione di una privatizzazione del Sistema delle cure regionale che ha mostrato tutti i suoi limiti durante l’ultima pandemia.
“Molise che Vogliamo” si propone di lavorare in favore della Sanità Pubblica perché considera tale, assieme a tutto il centrodestra, anche i privati convenzionati. Pochi anni fa l’opinione pubblica scoprì che ne fosse convinta anche la Ministra Grillo dei 5 Stelle.
Associare la sanità privata convenzionata a quella pubblica è utile solo a togliere dall’imbarazzo tutta quella classe dirigente che negli ultimi dieci anni ha privatizzato le cure in regione rendendole sempre più inaccessibili ai tanti cittadini del Molise.
Basterebbe dire che le stesse tipologie di cure costano alle casse della Regione Molise e dei contribuenti molto di più nel privato che nel pubblico per smontare simili ”fake news”. Se le risorse e i posti letto destinati al Molise per la sua Sanità, sono investiti ad esempio negli ospedali pubblici, questi verranno utilizzati soltanto a garantire cure efficaci nel SSR. Se le risorse e i posti letto sono investiti nel privato convenzionato, le cure costeranno alla collettività molto di più e quel costo dovrà garantire ai privati soprattutto i profitti dal business delle cure.
Altra differenza sostanziale è che un privato, benché convenzionato, possa rifiutarsi di prendere in cura un malato disinteressandone, al contrario nella Sanità Pubblica, ciò non è permesso. Non a caso la Sanità Privata non ha mai interesse nel garantire ad un territorio i Pronto Soccorso: “conviene il business delle cure, non le cure per tutti!”