SANTA MARIA CAPUA VETERE – «Una piccola cappella abbandonata al degrado, un’offesa al sentimento religioso proprio sotto gli occhi degli amministratori comunali». È la denuncia di Raffaele Aveta, capogruppo di “Alleanza per la città” a Santa Maria Capua Vetere.
«La cappella – spiega il leader dell’opposizione – si trova proprio all’interno di Palazzo Lucarelli. Nel tempo, è stata completamente dimenticata e lasciata in uno stato di incuria che offende il buon nome della nostra città. Statue e immagini sacre, affreschi, mobili e suppellettili ottocentesche, un crocifisso tolto dalla parete convivono vergognosamente con faldoni dell’archivio comunale, immondizie e arredi dismessi. È, a nostro avviso, gravissimo non solo che in sette anni il sindaco non si sia minimamente preoccupato di mettere un po’ di decoro dentro la casa comunale (e basta guardare la facciata per rendersene conto), ma che lasci abbandonato al degrado un piccolo scrigno che ricorda la storia di quel palazzo, il lascito di Rosa Lucarelli per l’orfanatrofio femminile sammaritano. Tutto ciò è sintomatico di quanto questa amministrazione tenga alla storia cittadina, al nostro patrimonio storico, al rispetto di famiglie che hanno dato lustro alla città».
Per queste ragioni, conclude Aveta, «chiediamo che la cappella di Palazzo Lucarelli sia ripristinata, restituita al decoro che merita e resa visitabile, anche con l’installazione di pannelli informativi sulla storia dell’edificio, dell’opera pia che vi fu fondata, dell’archivio documentale della famiglia Fiorillo-Lucarelli che fa parte dell’archivio storico sammaritano».