ASL, TRA MISTERI, STORTURE E…SILENZI DI COMODO

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BLASOTTI ASLFORNASIER MOSCATI ASL, TRA MISTERI, STORTURE E…SILENZI DI COMODO(f.n.) – Sono talmente tante le cose “storte” che si registrano nel normale “andamento lento” del pianeta Asl, che “varcata quella soglia” si ha l’impressione che tutto ciò che abbia attinenza con norme, regole e regolamenti, potrebbe essere seriamente impugnato e denunciato come un tentativo di corruzione o un insano invito a sbagliare. Sembra strano, n’est pas?, eppure è proprio così…Ed il paradosso raggiunge talvolta livelli tali, da confondere le idee al popolo sovrano, cui tocca subire e stupire per evitare di andare in tilt…La pessima abitudine consolidata di trincerarsi dietro un silenzio arrogante ed assai comodo, ogni qualvolta abbiamo pubblicato qualche simpatica storiella a sfondo “disfunzione” o “raccomandazione” o altro, ha contribuito e contribuisce a “sofisticare” nell’immaginario collettivo, la realtà dei fatti…che risulteranno completamente distorti, nel momento in cui, al silenzio infingardo farete seguire la solita querela adagiata sul nulla, ma che fa sempre tanta tanta impressione, o no? Così si è distorta fino a diventare una favoletta premio, la storiella della figlia di un vostro bravo funzionario, che illegittimamente incassava rimborsi, che non le spettavano affatto, per frequentare stage fuori piazza, ed alla fine dell’impresa, voi della Direzione, invece di costringerla a restituire il denaro l’avete stabilizzata perché… quando uno è dritto deve ricevere almeno il premio della critica e non deve essere punito, n’est pas?…Oggi ci sarebbero un altro paio di cosucce un po’ confuse e nebulose, che sarebbe opportuno guardare più da vicino, perché non  risultano troppo chiare in verità e… si intravedono a malapena, nei meandri della vostra miracolosa fantasia e di quella di chi vi tiene bordone. Si dice che, a seguito della scomparsa del noto e compianto medico ortopedico dell’Asl Nicola De Gennaro e del pensionamento di un altro ortopedico, le 80 ore circa dedicate alle visite ortopediche, dallo scorso mese di ottobre 2022, non sarebbero state più assegnate in maniera adeguata ed organica ad altri ortopedici, ma verrebbero utilizzate per incarichi provvisori. Ce la va sans dire che, se davvero l’Asl stesse procedendo in questa maniera sgangherata… il risultato non potrebbe che essere dispersivo ed ovviamente, tutto a discapito del paziente, che ha bisogno della continuità e dell’affidabilità cui ha diritto e cui era stato abituato. Molti pazienti, tanto per fare un esempio, necessitano di infiltrazioni e quindi di prestazioni specialistiche continuative, che rischiano di non poter ricevere, a causa del tipo di programmazione attuale, assai poco razionale, delle ore di Ortopedia. Il paziente in sofferenza, dopo qualche puntata di questo tipo, diventerà meno “paziente”, fino a decidere “obtorto collo”, di recarsi in una struttura privata, contribuendo automaticamente, ad assestare un altro colpo all’immagine del servizio pubblico e non è detto che la manfrina della disorganizzazione, in fondo in fondo, non sia, astutamente ma non troppo, orientata ad ottenere proprio questi infami risultati. Del resto se così non fosse, e noi avessimo semplicemente esplicitato il solito sospetto maligno, qualcuno dovrebbe dar prova di efficienza e buona volontà nonché di quella capacità professionale che gli consente di ricoprire un incarico di prestigio e ricevere uno stipendio altrettanto prestigioso, n’est pas?, la questione è sempre la stessa…O abbiamo preso una svista noi o, visto che non siete in malafede, dovete ammettere di non essere voi all’altezza… E non finisce qui perché sullo sfondo si agita un’altra novità, appena appena soffiata dai venti aversani…sembrerebbe che la Ds del Moscati, Stefania Fornasier, a dispetto della norma e dell’opportunità, avrebbe anche l’incarico di medico competente, ricevuto dal Tribunale di Santa Maria C.V. ed ovviamente autorizzato dall’Asl. E in aggiunta alla notizia, la voce aggiunge che la dottoressa Fornasier indirizzerebbe coloro che si rivolgono a lei, per ricevere prestazioni relative al suo incarico di medico competente, verrebbero dalla stessa, indirizzati per le visite specialistiche, al PO Moscati di Aversa, di cui la dottoressa Fornasier è, appunto la figura apicale, Direttore Sanitario…La domanda sorge spontanea e spicciola…ma si può fare?, a prescindere dalla solita risposta peregrina che ribadisce :…”companeros siamo all’Asl…o ve lo siete dimenticato?…se po’ ffa se po’ ffa.”  Ma noi siamo garantisti oltre che brutti, sporchi e cattivi e quindi, avanziamo l’ipotesi che potrebbe esserci una convenzione…ma, anche in tal caso, la situazione sarebbe poco chiara….Le visite specialistiche che la dottoressa Fornasier autorizza al Moscati, in quale fascia oraria si effettuano?, qualcuno sostiene che si effettuino durante l’orario di lavoro dei vari specialisti…Ma davvero? In tal caso, la faccenda sarebbe davvero grave, n’est pas?, eh già…e sapete perché?, perché il famoso servizio pubblico, sarebbe ancora una volta utilizzato, come uno straccio per pulirsi il fango incrostato sulla suola degli stivali, non è vero? Decisamente non viene alla mente un esempio che sia calzante e renda l’idea meglio di questo…Sarebbe opportuno che, a questo punto, i diretti interessati, inviassero un paio di righe esaurienti, a spiegazione di questa imbrogliatissima vicenda, anche perché…anche se l’Asl si concede molto e talvolta tutto ed il contrario di tutto, la trasparenza non è una opinione e neanche la visuale erotica che si apre su una sfilata di sottane vintage…Hasta la suerte!

2 Commenti

  1. Ma come fa la dott.ssa Fornasier impegnatissima nel ruolo di direttore dell’ospedale di Aversa a trovare il tempo per visitare tutto il personale del Tribunale di S. Maria C.V.?

  2. Il medico competente viene svolto per conto di un datore di lavoror, non per conto di dipendenti dell’ASL, l’onere delle visiti è appunto a carico del datore di lavoro, in genere svolte da centi medici privati accreditati, perché ad altri datori di lavoro (aziende) e medici competenti è consentito di poterle effettuare presso l’asl. Nel caso dell’articolo è palese il conflitto di interessi.

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