OSPEDALE SAN ROCCO, L’IMPORTANZA DI CHIAMARSI PERRETTA…

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(f.n.) – Impareggiabile Asl de nuestro corazon!,…anche stavolta, il fulgido genio che aleggia in Via Unità d’Italia, ha messo in campo armi di distrazione di massa ultima generazione, nel tentativo di distrarre la platea che, sempre secondo le convinzioni della duma sanitaria in carica, si lascia facilmente imbambolare, evitando dunque che la stessa si interroghi troppo sulle solite “faccenduole” che si tende a far passare inosservate…in questo caso nel PO San Rocco di Sessa Aurunca. E’ cosa nota infatti, che la sanità da queste e da quelle parti, sia fortemente infiltrata dalla politica e di conseguenza, gestita in nome e per conto di quei politici, che nel tempo, se la sono spartita senza tanti complimenti, nel corso dei vari tavoli di trattativa, la cui eco investe di solito il popolo sovrano, con racconti leggendari di tipo “sanità all’avanguardia”. Ebbene, a conferma del fatto che nella sanità de noautri, passano gli anni ma non cambia nulla, se non le percentuali di potere, è di qualche giorno fa, la dichiarazione confidenziale del feudatario aurunco, nonché presidente del consiglio regionale che, narrant, abbia detto “a’ sanità a cummann io”. Non sappiamo se sia proprio così o se sia ancora così ma di una cosa siamo certi…chi è abituato a godere di certi privilegi grazie ad un politico, non si adatterà a farne a meno e, se è il caso cambia politico…ma non status. Un paio d’anni fa, tanto per fare un esempio, in virtù delle protezioni di cui godeva il dottor Domenico Perretta, anestesista coinvolto nell’inchiesta sui “furbetti del cartellino” e poi “avvantaggiato” miracolosamente, da un difetto di notifica, nonostante il baillame confusionario ma assai utile, fu protagonista di scelte illegittime da parte del primario ff Domenico Bova che, in vista della pensione, senza peraltro averne alcun diritto, lo aveva designato a suo successore, il tutto per agevolare la sua futura posizione di aspirante al concorso per l’incarico quinquennale di Direttore della UOC Anestesia e Rianimazione che si sarebbe espletato di lì a breve. Naturalmente il dottor Bova fu costretto a tornare sui suoi passi e a ri-nominare se stesso…lasciamo perdere perché altrimenti ci vergogniamo noi per voi, un’altra volta.  Eravamo nel 2021 e tutti si stupirono per la rapidità con cui si stava procedendo all’espletamento del concorso, quando da due anni giaceva semi assiderato in un angolo, un altro concorso, quello per l’assunzione di 7 dirigenti medici di Chirurgia…il concorso giaceva e l’Asl, naturalmente accendeva convenzioni a destra e a manca, pensate un po’!,…Invece il concorso di Anestesia e Rianimazione volò addirittura, ma, alla fine non fu consentito al Perretta di vincerlo…E’ appena il caso di ricordare, a questo punto della storia, che alcuni legami ideologico-politico-disinteressati, dati per indissolubili, scricchiolarono in quel periodo, ma in una maniera o nell’altra, come abbiamo accennato prima, è assai difficile che un protetto doc sia lasciato a piedi a lungo, ed è proprio di questo, che vorremmo disquisire oggi, a fronte di sussurri e bisbigli che, con una certa insistenza svolazzano intorno…Come sappiamo il Ps del San Rocco è allo sbaraglio e dopo l’alternarsi di vari responsabili provvisori, oggi è completamente senza guida né coordinamento all’altezza. Pare che si fossero proposti vari medici per la gestione del Ps, medici con esperienza e soprattutto qualificati per ricoprire un incarico, che richiede esperienza, professionalità e prontezza. Audite audite…in questa dimensione di disagio evidente, si apprende da indiscrezioni che peraltro giungono permeate di tonalità piuttosto scandalizzate, che l’Asl avrebbe la soluzione ai problemi del Ps del San Rocco. Naturalmente non giuriamo sul fatto, ma conoscendo almeno una ‘ntecchia, come funzionano le cose a Via Unità d’Italia, noi non facciamo il minimo sforzo a credere che sia tutto vero e che l’Asl abbia deciso di nominare il dottor Domenico Perretta responsabile del Pronto Soccorso del Presidio aurunco…Ovviamente tra le glorie aversane di cui parleremo ancora e le case di comunità per non parlare degli ospedali di comunità e di quei nuovi centri e via col tango, di cui si fa un  gran parlare, figuriamoci se si va a guardare le nomine che il bravo Blasotti distribuisce per il giubilo altrui…Inoltre si vocifera con insistenza, che il dottor Perretta da qualche tempo morda il freno e, non avendo ottenuto ciò che voleva in termini di incarichi, dalla attuale responsabile di Anestesia e Rianimazione, dottoressa Zarrillo, abbia detto pubblicamente che se non avesse avuto nulla…ebbene…se ne sarebbe andato. E come avrebbero mai potuto sopravvivere al San Rocco, senza il dottor Peretta, colonna portante dell’anestesia e rianimazione rivelate? Ed ecco svelato l’arcano…a Via Unità d’Italia stanno semplicemente correndo ai ripari, onde evitare la catastrofe dell’assenza e poi…mica possiamo far adirare il presidente?…eheheh … Hasta la vista!