(f.n.) – Il PNRR è qualcosa di fantastico…un faro, un approdo, la soluzione improvvisa per tutti gli affanni della “sanità de noautri”, dalla pandemia in poi…Il PNRR ha previsto che entro il 2026 sorgano o si diano una bella sistemata sul suolo nazionale, almeno 1350 Case della Comunità, tecnologicamente attrezzate. Per ciascuna Cdc è previsto il costo di 1milione e 600mila euro, considerato che sarà dotata di almeno 10/15 sale di assistenza, un punto prelievo, servizi diagnostici, elettrocardiografia, ecografia, radiologia e un network informatico. Naturalmente l’obiettivo è rendere l’assistenza del SSN centrata sul paziente. Dal resoconto ufficiale, si apprende inoltre, che vi è piena consapevolezza della carenza di personale e proprio detta consapevolezza, aveva indotto noi brutti, sporchi e cattivi sì, ma pure illusi…a ritenere la cronica carenza di personale, che nelle strutture dell’Asl di Caserta costituisce uno dei problemi principali, oggetto di particolare attenzione ed opportuni controlli da parte di coloro che, sempre secondo la romantica portata delle nostre illusioni, erano deputati alla gestione dei fondi del PNRR. Ma…sembrerebbe che non sia previsto dal piano nazionale, alcun ufficio preposto al PNRR con personale dedicato…quindi le genialate d’epoca, del ministro Speranza e dei suoi prodi somigliano, in quanto a “concretezza”, sempre più ad una sinfonia di pezze variopinte adatte ad un rattoppo, della cui consistenza, tutti ma proprio tutti, prima, dopo e durante, sono assolutamente consapevoli…E veniamo al nostro piccolo mondo antico, così coreografico e così assolutamente puntuale…Più che consultare l’albo pretorio dell’Asl, oggi si dovrebbe rispettare un minuto di silenzio e rivolgere un mistico saluto, agli autori di cotante delibere, con lo stesso rapimento con cui il fedele si rivolge alla Mecca…e prodursi nella genuflessione del caso, almeno tre volte al giorno, affinché la portata dell’applauso silente, sia chiara ed arrivi a destinazione. Ebbene… sono 28, “siore e siori”, sono ben 28 le Case di Comunità, delle quali la direzione illuminata supportata al meglio, dal geniale direttore della UOC Servizio Tecnico Manutentivo Edilizia Ospedaliera, ha deliberato la progettazione…puntualmente entro il 30 aprile. Sono questi i momenti in cui la solennità delle Idee, rintocca come giusto richiamo al popolo ignaro e ricevuto il plauso bovino, passa oltre e si adopera per il resto, di là da venire…Ma non finisce qui…Infatti se a qualcuno pungesse vaghezza di scorrere una delibera a caso, tra le 28, noterebbe che, dopo avere puntualmente e con una matematica precisione ed ordine, elencato la nota delle spese, il risultato finale, vista la puntigliosità con cui chez nous, si progettano le Case di Comunità che, secondo lo Speranza-pensiero salveranno la Sanità, il milione e 600mila euro previsto dal PNRR per ciascuna Casa di Comunità, diventerà un semplice contributo, dal momento che la perfezione della struttura, un vero bijoux, richiederà secondo il preventivo, in alcuni casi, quasi il doppio del fondo PNRR. La domanda sorge spontanea…Poiché da Speranza in poi, tanto per attenerci all’era in corso, non c’è stato nessuno e non c’è, che non abbia avuto e non abbia contezza certa, della piaga devastante di questa nostra sanità, la Corruzione, sia per averla attraversata indenni, sia per averla subita, sia per averne usufruito, sia per esserne stati gratificati, sia per essersene vergognati, ci chiediamo come sia possibile a monte, descrivere la complessità di una Casa di Comunità, prevederne la costruzione in ragione di 1350, elencarne le caratteristiche, descriverne l’utilità, (notevole peraltro qualora si realizzassero davvero), ed allo stesso tempo, dichiarare di essere consapevoli della carenza di personale?… Come si può e veniamo chez nous, in questa bella prateria solcata da cavalieri di sangue reale che si cimentano in scorribande amministrative, rese possibili da un sistema nato da un embrione bacato, o preferite “ignorantecheapprofittadellosterminiodellaragioneadoperadelcovid”?, come sia possibile che tutto ciò avvenga e vada a buon fine?, eppure tutti voi e noi siamo consapevoli che, di Case della Comunità non ne vedremo, ahinoi, neppure l’ombra?, e qualora avessimo la possibilità di far germogliare dal nulla, il personale che non c’è, anche in quel caso, conoscendo, ahinoi, assai bene il sistema della sanità de noautri, trovereste il modo di nicchiare, tergiversare e scaricare i pesi su qualcun altro, mettendo da parte gli utili…Entiendes? E naturalmente non possiamo fermarci alla fantasia delle Case di Comunità, dal momento che esistono anche gli Ospedali di Comunità ed il bellissimo progetto di una Centrale Operativa in quel di Aversa, per la cui realizzazione ovviamente, non sono sufficienti i fondi del PNRR…A questo punto si ha l’impressione che i fondi del PNRR, non debbano essere sufficienti per regola fissa con applicazione obbligatoria…tanto, è così che funziona, o no? Qualcuno dirà, scuotendo la testa rassegnato:…inutile parlare, tanto non cambia nulla!, forse è così ma per adesso ci accontentiamo del fatto che i signori della Luna Piena, si tolgano dalla testa di essere tanto furbi da continuare ad agire come se sul marciapiedi di fronte ci fosse una manica di imbecilli. Imbecilli sì nella misura in cui siamo consapevoli di non potere agire di conseguenza, ma consapevoli…magra soddisfazione?, nella vita è meglio accontentarsi… Hasta la vista!