CASAGIOVE, GAETANO IANNOTTA FINALISTA AL PREMIO NAZIONALE DI FILOSOFIA 2023

0

Due paralleli ed ambìti riconoscimenti allo studioso casertano maestro di saggistica 

Gaetano IANNOTTA saggista scaled CASAGIOVE, GAETANO IANNOTTA FINALISTA AL PREMIO NAZIONALE DI FILOSOFIA 2023CASAGIOVE (Raffaele Raimondo) – La notizia è di quelle che rendono onore al pensiero casertano, non tendenzialmente florido. Ed è una notizia di medio termine, nel senso che potrebbe preludere a sviluppi ancòra più arditi. Al giurista e filosofo casertano Gaetano Iannotta, residente a Casagiove, sono stati notificati, qualche giorno fa, due attestati di finalista al Premio Nazionale di Filosofia 2023 – “Le figure del pensiero” promosso dalla prestigiosissima APPF di Certaldo (Firenze). Difatti, in entrambe le severe selezioni dei saggi “editi” e “inediti” in competizione, due lavori del nostro illustre comprovinciale appaiono nel ristretto numero delle opere che si contenderanno i titoli di vincitori delle principali Sezioni del Premio.

IANNOTTA Gaetano De Universo et Deo De Frede Editore Napoli 2012 copertina CASAGIOVE, GAETANO IANNOTTA FINALISTA AL PREMIO NAZIONALE DI FILOSOFIA 2023Il nostro Autore per la Sezione dei saggi “editi” concorre con “De Universo et Deo”, De Frede EditoreNapoli 2012, che – come spiega Tilde Maisto – «consiste in quattro Dialoghi tra il Soma ed il Pneuma – il corpo e l’anima – e tratta dell’eterno contrasto tra la parte sensibile dell’uomo ed il suo spirito. Iannotta nel suo saggio crea così un confronto che in termini filosofici si potrebbe dire tra l’ultrasecolare dicotomia del positivismo ed il sensismo da un lato e la teologia naturale dall’altro». Ad esempio di bandiera, Soma (corpo) dice: «Non comprendo in alcun modo come l’uomo possa credere che esista da qualche parte un Dio, tra l’altro mai rivelatosi a nessuno, che possa guidare e governare con le sue leggi l’intero universo». Non meno incisiva l’affermazione di Pneuma (anima) «…voglio risponderti con le riflessioni di colui che consideri un grande scienziato, padre della scienza moderna, Keplero, il quale convinto che Dio non fosse solo geometra ma anche musico, sosteneva l’idea che la musica e il sistema solare fossero manifestazioni della stessa armonia, come se le posizioni dei vari pianeti, similmente ai tasti di un pianoforte, dovessero corrispondere alle note». Proseguono a lungo i Dialoghi, a ritmo incalzante e con fascino di dissertazioni che fanno dire a don Pietro De Felice, nella sua Prefazione: «L’esimio Autore propone argomenti di dialogo, attualissimi ed interessantissimi, quali l’esistenza di Dio, che al dire del Soma non si può affatto dimostrare perché Dio non ricade sotto i nostri sensi, mentre di contro Pneuma fornisce strabilianti prove scientifiche della sua esistenza (…) e poi ancora la sfera degli Angeli, l’origine dell’universo, l’evoluzionismo filosofico e scientifico, il perché del male nel mondo, la libertà dell’uomo, la reincarnazione, la Grazia e l’Amore, e per finire il destino eterno dell’anima destinata alla Beatitudine in Dio che segna il culmine della concezione teleologica della vita».

Il saggio di Iannotta contiene anche la Postfazione dell’insigne professore Aldo Cervo che, a sua volta, evidenzia come la disputa, immaginata in “De Universo et Deo”, «tra Soma e Pneuma segna l’apoteosi della concezione finalistica del mondo. In sostanza, Pneuma sa avvalersi delle obiezioni e dei dubbi di Soma e più l’Anima si sottrae alle attrattive del corpo più si allontana dalla materialità per più innalzarsi verso il fine ultimo che è Dio. Gaetano Iannotta con questo saggio si è confrontato con i grandi nomi e i grandi contributi della Filosofia, della Teologia, dell’Arte che investono in senso spaziale tutta l’area mediterranea con diramazioni ben consistenti nella koinè mediorientale».

Senza alcuna pretesa – diciamo – di prevalente stampo tomista, l’Autore ci avvolge con quest’opera nella frastagliata, accattivante, universale, interminabile diatriba individuale e corale alla quale, tutto sommato, nessun essere umano si è mai sottratto, finanche qualora abbia osservato il silenzio per la sua intera esistenza.

«Prolegomeni alla filosofia di Giovanni Pico della Mirandola» è, d’altro canto, uno scritto inedito con cui Gaetano Iannotta, da par suo, «scruta i più reconditi significati della filosofia» del grande pensatore della seconda metà del Quattrocento, individuando nella ricerca di quel celebre umanista «la vera anima del Rinascimento italiano, ovvero la potenza dello spirito libero che mai si appaga, in una incessante lotta per la ricerca della verità che appena raggiunta si scopre essere irraggiungibile». L’opera di Iannotta, in definitiva, «rende Pico della Mirandola simpaticamente vicino e ancora affascinante perché incarna ed esprime le aspirazioni dei ricercatori dei tempi nuovi».

Il premio Nazionale di Filosofia, sorto nel 2007 dalla volontà del filosofo Mario Guarna, attrae in misura notevole «studiosi ed autori che con le loro opere contribuiscono ad approfondire i diversi campi dell’espressione filosofica orientale ed occidentale». Senz’altro d’eccezione i traguardi raggiunti: si pensi che finora vi «hanno partecipato 976 Autori provenienti da tutto il mondo e sono stati decretati 167 vincitori nelle diverse Sezioni».

Quindi con fierezza evidenziamo che i saggi filosofici del casertano Gaetano Iannotta volano in finale, alla Cerimonia conclusiva che si terrà, in una data ancora da definire fra maggio e giugno prossimi, a Certaldo , in provincia di Firenze, dove Giovanni Boccaccio nacque e volle anche morire: là verrà decretato il vincitore assoluto alla presenza di giurati e studiosi qualificati. Sincere le nostre congratulazioni all’Autore, mentre incrociamo le dita per l’inoltrata Primavera!