AMMINISTRAZIONE DI IORIO E CACEM, SOLO IGNORANZA OPPURE…

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IL LAVORO DI INDAGINE ISPETTIVA COMPIUTA DAL CONSIGLIERE FUSCO, METTE NEI GUAI IL SINDACO E L’AZIENDA DEL CEMENTO, GETTANDO SINISTRE OMBRE

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   –   di Salvatore Zinno   –                                                          

Il 21 marzo scorso, il sindaco Lorenzo Di Iorio, ansioso da iniziare in serenità le celebrazioni pasquali sessane, relativamente all’allarme lanciato dal consigliere di opposizione Antonio Fusco sull’attività del cementificio CACEM del gruppo Caturano, aveva liquidato la cosa con un secco e laconico messaggio urbi et orbi a mezzo social, di questo tenore: “Amo profondamente Sessa Aurunca ed il suo straordinario Territorio… Sarà sempre mio impegno difenderlo e preservarlo, per primo ed in prima linea, con tutto me stesso. Chiarite le posizioni dell’Amministrazione sul tavolo tecnico da me convocato, posso fieramente ed orgogliosamente comunicarvi che la “Questione CACEM” è ARCHIVIATA!”

Sicuro signor sindaco? Ma sicuro, sicuro, sicuro?

Pare proprio di no, secondo il tenace Antonio Fusco, giovane medico sessano, che siede tra i banchi dell’opposizione consiliare al comune di Sessa Aurunca.

La faccenda è la seguente.

In data 27 febbraio 2023 la ditta CACEM Srl, del gruppo Caturano, ha presentato presso l’Ufficio SUAP del Comune di Sessa Aurunca la richiesta di autorizzazione, tramite procedura AUA ai sensi del DPR 59/2013, alle emissioni in atmosfera per una attività di produzione di cemento in polvere presso il proprio stabilimento in loc. Quintola (complesso industriale ex Morteo), racconta Fusco nel suo messaggio di denuncia.

Questa “curiosa” richiesta avanzata dai Caturano, corredata di tutta la documentazione tecnica necessaria predisposta dal loro tecnico di fiducia, l’onnipresente Ing. Giovanni Perillo – anch’egli sessano, ha fatto accendere la cosiddetta spia di allarme nel cervello di Fusco, il quale: pensa che ti ripensa, leggi che ti rileggi, consulta e studia, ha dedotto che c’era qualcosa che non quadrava.

Infatti, come prima cosa, Fusco si è chiesto: ma perché un’attività così rischiosa dal punto di vista delle emissioni in atmosfera (i Caturano producono appunto polvere di cemento e non cioccolatini), dopo oltre quindici anni di attività, solo oggi chiede un’autorizzazione unica ambientale?

Fino ad oggi, in che modalità ha dato seguito alla produzione e commercializzazione di cemento?

Sarà davvero la richiesta di un ampliamento della struttura già in essere, o ci sarà altro

Fatto sta, che a poche ore dall’allarme pubblico lanciato da Antonio Fusco, la Cacem fa retromarcia e invia al municipio sessano una istanza di rinuncia alla precedente richiesta di autorizzazione.

A questo punto, interviene il sindaco Di Iorio con il suo inconfondibile “stile” da pater familia e annuncia “QUESTIONE ARCHIVIATA”, ed orgogliosamente posta sulla propria pagina social, la lettera con la quale la famiglia maddalonese rinuncia all’autorizzazione. A noi puzza di autogol, ma tant’è!

Archiviata un corno, avrà pensato il buon Fusco, il quale sulla retromarcia della CACEM ha sentito più puzza di marcio di prima ed ha iniziato a peregrinare per tutti gli uffici pubblici che avrebbero potuto autorizzare qualcosa all’azienda maddalonese.

Accesso agli atti in Amministrazione Provinciale, accesso agli atti in municipio, uguale all’Ente Idrico Campano, Regione Campania e chi più ne ha più ne metta.

Risultato?

Zero su tutti i fronti; nessuno di questi uffici ha mai sentito parlare della CACEM – stabilimento di Sessa Aurunca e nessuno ha mai rilasciato alcun titolo autorizzativo.

Boom!

Quella spia di allarme accesa nella testa di Fusco, a questo punto deflagra, e il consigliere si risiede al tavolo di lavoro e scrive un nuovo lungo atto di denuncia che attacca così: “La questione CACEM non è “archiviata”!!!”. A questo punto è stato il sindaco a deflagrare, unitamente a tutta la sua corte di sciocchi adulatori, i quali si erano brillantemente distinti per i messaggi di encomio alla ferma e celeberrima presa di posizione del Di Iorio del 21 marzo scorso.

A questo punto non è stato possibile far più finta di niente e voci raccontano che ieri, lo stabilimento CACEM di Sessa Aurunca, sia stato visitato da una delegazione di tecnici e polizia municipale sessani, i quali avrebbero rinvenuto solamente una parziale autorizzazione del 2005; se davvero così fosse, sarebbe ampiamente scaduta e priva di efficacia, consegnando all’esercizio abusivo tutta la struttura produttiva dei Caturano.

Miracolosamente, dopo la precedente rinuncia all’istanza di AUA, e dopo la “visita” della Polizia Municipale sessana, in comune è stata presentata una nuova richiesta di Autorizzazione Integrata Ambientale da parte del gruppo CACEM.

Possibile che nel comune di Sessa Aurunca, un’azienda che ha creato volumi di produzione per diverse milioni di tonnellate, abbia lavorato nella completa illegalità?

È questa la domanda che si stanno ponendo centinaia di cittadini sessani che nel corso degli anni hanno dovuto subire le “sfarinate” che di tanto in tanto si alzavano dai camini della CACEM ricadendo tutto intorno per diversi chilometri, oltre all’enorme traffico di camion sia in entrata che in uscita, i quali oltre ad ingolfare la già precaria rete stradale di quel “ridicolo” nucleo industriale sessano circondato da ponti ferroviari che ne limitano la transitabilità ai bisonti della strada, ne ha letteralmente tritato gli asfalti stradali.

Chissà cosa ne penserà il confinante sindaco Guido Di Leone del comune di Cellole, sempre sul pezzo quando si tratta di problematiche ambientali e benessere dei cittadini.

Chissà cosa ci sarà stato scritto nella corposa documentazione tecnica prodotta dallo studio Perillo, che ci candidiamo volentieri ad esaminare.

Chissà cosa ne penseranno le autorità inquirenti, che proprio ieri sono state indirizzate ad esaminare un’altra bomba ecologica rappresentata dalla “discarica temporanea” (eufemismo) La Cotoniera a dal percolato che ne sta fuoriuscendo invadendo campi e falde limitrofi – argomento sul quale a breve torneremo.

chissà cosa ne penseranno, in fine, i pasdaran locali di Legambiente, che giova ricordarlo, alle ultime amministrative hanno fortemente sostenuto la candidatura di Di Iorio, ricevendo subito in dono un immobile comunale a costo zero per impiantarvi la loro sede.

In attesa di conoscere qualche risposta a quanto denunciato da Fusco ed a qualcuna delle domande da noi poste, vi alleghiamo il documento postato da Antonio Fusco.

La questione CACEM non è “archiviata”!!!

Purtroppo a causa dell’incapacità, dell’inadeguatezza e della superficialità di alcuni ci si preoccupa più di fare proclami piuttosto che approfondire argomenti vitali per la collettività!

Nonostante la prima Autorità Sanitaria della Comunità Aurunca abbia cercato di chiudere in maniera superficiale una delicatissima vicenda che sin dall’inizio ha destato forte preoccupazione, ho ritenuto di dover approfondire ulteriormente l’argomento avendo a cuore la salute dei miei concittadini e del territorio.

Forse chi vive lontano dalla zona industriale ritiene di non dover verificare ciò che accade in quella località.

Dopo la richiesta di AUA inoltrata dalla CACEM ho effettuato presso gli uffici comunali un accesso agli atti al fine di ottenere tutta l’istruttoria volta al rilascio dell’autorizzazione e da allora ho cercato di fare chiarezza su una vicenda che desta grande preoccupazione.

Perché il 27 febbraio 2023 la società Cacem s.r.l. ha inoltrato una richiesta di “NUOVA” Autorizzazione Unica Ambientale per il cementificio sito in località Quintola di Sessa Aurunca che è attivo da 13 anni senza aver mai interrotto la produzione, per poi recedere e chiederne l’archiviazione il 20 marzo?

Lo stabilimento non dovrebbe avere già l’autorizzazione necessaria per emettere polveri sottili in atmosfera e per scaricare acque reflue?

Perché non è stato chiesto un rinnovo dell’autorizzazione ma una “nuova” istanza?

È possibile che il Sindaco non sia stato in grado di giungere a logiche deduzioni durante il tavolo tecnico convocato???

Perché dopo la richiesta presentata dal sottoscritto in data 20/03/2023 ad oggi non sono stati effettuati gli opportuni controlli?

Le domande, seppur ovvie, sorgono senza difficoltà analizzando la documentazione inviata agli Uffici Comunali di Sessa Aurunca dalla società Cacem s.r.l., completa di relazioni e planimetrie.

La richiesta con annessa documentazione, nota a Lega Ambiente Sessa Aurunca ed alla Consulta dell’Ambiente presieduta dal Delegato Comunale Osservatorio Ambientale e consigliere di maggioranza Basilio Vernile, seppur riferita alla struttura esistente, non è volta ne è ad ottenere un rinnovo dell’autorizzazione né un ampliamento di quella esistente (come alcuni hanno intenzionalmente voluto lasciar intendere) ma è specificatamente richiesta come “Nuova” autorizzazione.

Per i sospetti e nel rispetto del mandato elettivo ho provveduto a protocollare una richiesta al Comando della Polizia Locale, al SUAP ed al Settore Ambiente del Comune di Sessa Aurunca richiedendo inoltre eventuali copie in archivio della Autorizzazione Unica Ambientale per l’attività oggi svolta presso il predetto cementificio o altre autorizzazioni sostitutive (ai sensi degli art. 124, 269 e 272 del D.L.vo n. 152/2006) nonché i dati di auto-monitoraggio delle emissioni in atmosfera dello stabilimento ai sensi della normativa vigente.

Visto lo scarso riscontro e l’immobilismo dell’Amministrazione in data 01 aprile 2023 ho inoltrato la stessa richiesta al Settore Ambiente ed Ecologia della Provincia di Caserta e, dopo sette giorni, anche all’Ente Idrico Campano e all’UOD Autorizzazioni Ambientali Regione Campania.

Possiamo con certezza affermare che ad oggi nessuno degli Enti preposti possiede autorizzazioni rilasciate alla Cacem s.r.l. riferita all’attività svolta presso il Cementificio di Sessa Aurunca.

Oggi qualsiasi azione blanda e tardiva intrapresa dal Sindaco non lo assolverà.

Dovrà rispondere della sua dabbenaggine e del suo totale immobilismo di fronte la Comunità!

A questo punto, in noi malfidati, si ingenera un dubbio: quella del sindaco Di Iorio, dei suoi cortigiani, dei tecnici comunali e della Polizia Municipale sessana, sarà solo crassa ignoranza in materia ambientale, oppure c’è dell’altro?

Se si trattasse solamente ignoranza, dopo una figuraccia del genere, al sindaco, nani e ballerine che lo acclamano ad ogni soffio di vento che emette, non resterebbe che prendere atto e togliere il disturbo.

Staremo a vedere…

CACEM Sessa <strong>AMMINISTRAZIONE DI IORIO E CACEM, SOLO IGNORANZA OPPURE…</strong>
Lo stabilimento CACEM di Sessa Aurunca