NAPOLI – Dopo un anno e mezzo di battaglia, si è chiuso il sipario sulla vita di Federico Salvatore. Il cantautore e cabarettista napoletano è spirato questa mattina a 63 anni, dopo che nel mese di ottobre 2021 era stato colpito da una grave emorragia cerebrale dopo aver annunciato l’uscita del nuovo suo disco satirico ‘Azz… 25 anni dopo’.
Negli anni viene sicuramente ricordato per le sue canzoni piene di ironia, come ‘Incidente al Vomero’ ed ‘Incidente in Paradiso’, in cui sottolineava le differenze delle due anime del popolo napoletano, quella borghese e quella proletaria, oppure la famosissima ‘Azz’. Ma negli anni si è distinto anche come cantante molto impegnato. Emblematico è il caso di ‘Sulla porta’, portata a Sanremo 1996 e in cui trattava il tema dell’omosessualità, ai tempi ancora un vero e proprio tabù. Tanto che il Festival della canzone italiana gli impose la censura in una strofa, che da ‘Sono un diverso, un omosessuale’ divenne ‘Sono un diverso e questo ti fa male’. Oppure, la celebre ‘Se io fossi San Gennaro’, in cui parla dei lati positivi, cancellando i vari stereotipi, ma anche negativi, del popolo partenopeo, definendo ‘orinale’ il Centro Direzionale.
La moglie Flavia D’Alessio è stata a lui vicino fino a quando è possibile, ma addirittura ha detto di non essere riuscita a salutarlo, con la morte sopraggiunta in un’ora. I funerali si terranno domani 20 aprile nella Basilica di San Ciro a Portici.
