NAPOLI – In Sala Assoli arriva il secondo appuntamento della rassegna musicale Epifonie, curata da Marco Stangherlin che ha come sottotitolo I Suoni, l’Incanto. Giovedì 20 aprile, alle ore 21.30, Wakeupandream e Casa del Contemporaneo presentano Radio Hito e Flavia Massimo in un doppio set al femminile.
Sul palco di vico Lungo Teatro Nuovo risuonerà prima il set strumentale di Flavia Massimo, violoncellista e sound designer abruzzese, poi quello per voce e Casio di Radio Hito, moniker di Y.-My Zen Nguyen, compositrice e artista belga di origini italo-vietnamite.
Radio Hito è il moniker di Y-My Zen Nguyen, compositrice, scrittrice e artista nata in Francia (da famiglia italo-vietnamita) e residente a Bruxelles. Nei suoi dischi (l’ultimo dei quali pubblicato dalla cult-label belga Kraak) e nei suoi live, Radio Hito realizza un’alchimia di tremori elettronici, pianoforti minimali e parole (alcune originali, altre prese a prestito e liberamente adattate da poeti come Octavio Paz e Alejandra Pizarnik), cantati quasi sempre in italiano, con una voce morbida ma sicura, dalla forza avvolgente e incantatoria. Ne viene fuori un pop straniante e fuori dal tempo.
Flavia Massimo è una violoncellista contemporanea, sound designer e curatrice di eventi, specializzata sia in musica classica che in quella elettronica. Attraverso anni di ricerca ha sviluppato un personalissimo suono aumentando il violoncello con tecniche estese e live electronics. È la direttrice artistica di “Paesaggi Sonori” e ha composto colonne sonore per spettacoli, performance di danza e teatro, ha realizzato installazioni interattive d’arte e sonorizzazioni.
La conclusione è affidata l’8 maggio al trio sloveno Širom. Suonano un folk “immaginario”, come amano dire loro stessi; o un “folk che sembra folk ma non lo è”, come ha scritto qualcuno.
Gli appuntamenti di “Epifonie” hanno lo scopo di avvicinare il pubblico a musiche provenienti da diversi luoghi del mondo. Gli incontri sono affidati a musicisti protagonisti di contronarrazioni che parlano a chi chiede alla musica più di una melodia pop. La rassegna è stata progettata come un viaggio nel suono e nella sua capacità di sorprendere e mettere in connessione il fuori (l’ambiente in cui vibra) e il dentro (l’interiorità, degli ascoltatori e degli artisti).