L’Appello al Governo, al Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) e all’AGCom non ha ancora sortito effetti. ReteCapri, unica emittente che dal 1982 trasmetteva dal Mezzogiorno d’Italia, si è vista letteralmente negare i propri legittimi diritti a esercitare, essendo stata messa in condizione di NON trasmettere più da giugno 2022 a causa dello spegnimento degli impianti per la liberazione della banda 700 e la dismissione della codifica MPEG2 imposto per legge). Ulteriore imposizione è stata la costrizione ad un matrimonio forzoso con altro operatore con il quale, però, non v’è stato accordo, e non per volontà di ReteCapri.
Ultima e non meno grave costrizione, quella di dover concorrere per il multiplexer N. 12 palesemente di scadente copertura perché utilizzante la terza banda rispetto agli altri multiplexer assegnati ai soliti Rai, Mediaset e Persidera. ReteCapri aveva nelle scorse settimane già evidenziato il doppio danno, semplicemente già leggendo la perizia dell’altro operatore di cui si vorrebbe l’apparentamento e che quantifica in 250 milioni di euro il danno provocato solamente dalla mancata assegnazione del mux 12, sia come singolo che come partner obbligatorio.
Per questo ReteCapri, come aveva preannunciato, dopo mesi di reiterato silenzio e di concreta discriminazione, ha deciso di dare mandato allo studio legale dell’avv. Domenico Siciliano per far valere i propri diritti in tutte le sedi, mediante ricorsi ed azioni che riportiamo di seguito:
1) Ricorso straordinario contro AGCOM e MIMIT per l’esclusione dal beauty contest per l’assegnazione del mux televisivo nazionale n. 12.
(2) Causa risarcitoria dinanzi al TAR Lazio contro il MIMIT per la mancata assegnazione del mux televisivo nazionale n. 12 e conseguente cessazione dell’attività.
(3) Ricorso al TAR Lazio contro l’inerzia del MIMIT in relazione all’istanza di assegnazione del mux televisivo nazionale n. 12.
(4) Costituzione nel giudizio promosso dinanzi al TAR Lazio da Europa Way (n. R.G. 9384/2022).
(5) Introduzione dinanzi all’AGCOM di procedimento per la risoluzione della controversia contro Europa Way per la mancata conclusione di un’intesa per l’assegnazione congiunta del mux televisivo nazionale n. 12.
(6) Causa risarcitoria dinanzi al Tribunale civile di Roma contro Europa Way per la mancata conclusione di un’intesa per l’assegnazione congiunta del mux televisivo nazionale n. 12 con conseguente cessazione dell’attività per PDBST.
(7) Costituzione nei giudizi promossi dinanzi al TAR Lazio da Prima Tv e 3Lettronica Industriale contro il D.M. che approva i contributi per i diritti d’uso delle frequenze televisive nazionali (nn. R.G. 9324/2022 e 9685/2022).
(9) Causa risarcitoria dinanzi al Tribunale civile c. NTI Italia per inadempimento agli accordi relativi alla partecipazione di PDBST al beauty contest per l’assegnazione del mux televisivo nazionale n. 12 e per la consequenziale esclusione da parte del MIMIT.
(10) ricorso alla Commissione Europea per l’illegittima revoca da parte del MIMIT dei diritti d’uso delle radiofrequenze precedentemente assegnati all’operatore di rete Premiata Ditta Borghini & Stocchetti di Torino S.r.l..
ReteCapri attende quindi il ripristino urgente dei propri legittimi diritti onde evitare ulteriori conseguenze nei gravi contenziosi già avviati, e nuove iniziative ancora più determinanti e incisive senza precedenti.