– di Francesca Nardi –
Quante volte la nostra cosiddetta normalità, ha distolto lo sguardo da realtà diverse ed incomprensibili, quante volte abbiamo lasciato che l’altrui tristezza, non fosse condivisa e continuasse ad erodere in solitudine, con spietata solerzia, l’altrui esistenza, mentre intorno, masse brulicanti di egoismo proseguivano nel loro cammino, erigendo muri divisori e creando distanze siderali tra l’altrui disagio ed il comodo nulla?, quante volte ci siamo impietositi nella frazione di secondo, concessa faticosamente al resto del mondo, dalle nostre emozioni, per affrettare subito dopo il passo e dimenticare in fretta? Tante, troppe volte ci siamo interrogati frettolosamente sulle vite altrui, sulla vita di una madre che scopre ed inizia la difficile convivenza con l’autismo di suo figlio. Quante volte abbiamo bluffato con noi stessi, dimenticando che la pietas che ci sommerge per un tempo limitato, non ha valore alcuno se non riusciamo ad essere conseguenziali e se, alle nostre fugaci emozioni, non facciamo seguire quella strana cosa intraducibile che è la solidarietà…una parola abusata e che a breve apparirà come un insulto e nella migliore delle ipotesi, una presa in giro. L’autismo, invisibile fino a qualche tempo fa, oggi sembra emergere e sorgere in diverse dimensioni, come una pianta di stagione, quasi…un clima favorevole all’improvviso, ne avesse favorito la conoscenza ma, non vorremmo appunto che il tutto si esaurisse miseramente, nella tendenza stagionale che accende le fiaccole, scende in strada ed affolla la mente, catturando l’attenzione, per spegnersi come un interruttore da un momento all’altro…lasciando che uno strato di nera fuliggine coprisse irreparabilmente il grigio di ieri…L’autismo invisibile, non ha mancato nel tempo, di offrire il fianco a speculazioni vergognose, anzi, in virtù del silenzio, favorendole addirittura, in alcuni casi…Ci auguriamo che questa parentesi fortunata di cui non conosciamo la durata, possa almeno offrire la maniera di scoperchiare le pentole, di chi ha non ha avuto scrupolo alcuno a strumentalizzare il dolore di centinaia e centinaia di famiglie.