Ospedale, il Memoriale della Domenica 242

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(f.n.) – Siamo profondamente consapevoli che i Dg delle Aziende sanitarie, avvertano come inevitabile, la necessità di evitare gli harakiri ufficiali, soprattutto se la loro predisposizione a decorare le relazioni ed i resoconti, con pezze d’autore di raro pregio e fantasia, ha rappresentato e rappresenta appunto, uno dei requisiti principali per procedere velocemente lungo i fianchi prosperosi della Sanità de noautri e raggiungere postazioni di tutto rispetto, che ovviamente, non intendono mollare…Ciò nonostante, quando capita di leggere le relazioni illustrative delle attività intraprese in un determinato periodo, rispetto agli obiettivi assegnati, tratteniamo a stento l’impulso irrefrenabile di vincere ogni resistenza e precipitarci al cospetto di quei drammaturghi mancati, alcuni dei quali soggiornano nella palazzina “grigiotopospento” in fondo al parco che, nonostante la chiara tendenza shakespeareana, a regalare al mondo capolavori di tale realismo, da confondere la platea osannante che prima di lasciare la sala chiede a gran voce, se la commedia sia stata tratta da una storia vera o sia tutta fantasia dell’autore…Anche stavolta, impietriti, davanti alla delibera 240 del 17 marzo u.s., abbiamo letto “stupetiati” la bellezza di 80 pagine…e ci siamo interrogati sulla differenza che “esiste ed insiste” tra fantasia e realtà e soprattutto come tutto appaia singolarmente improntato alla volontà impeccabile di raggiungere l’eccellenza, nonostante l’inflessibile rallentamento di un virus traditore, contro i cui agguati ci si è comunque strenuamente battuti. Anche questa volta modesti ed assai riduttivi nell’elencazione dei loro meriti e delle loro virtù…neanche una parolina di autocompiacimento per quei bei concorsi cuciti e ricamati a puntino e su misura degli uni, strappando la pelle degli altri, senza tanti complimenti…Tristemente consapevoli dell’ensemble, ci consentiamo il lusso di precisare alcuni punti della relazione che offre al mondo i segni prodromici ed inequivocabili, di un decollo ospedaliero senza precedenti… Guardiamo dalle parti della pagina 10, in cui si parla di infezioni ospedaliere, tasto dolente dell’Aorn, sovente suonato insistentemente ed anche inutilmente, sia dalle nostre polemiche che da effettive necessità e, se la va sans dire…sempre negato con una sbattuta di mano in petto e occhio torvo…In sintesi si vuole ridurre l’incidenza delle infezioni…quindi ci sono? e, scusate… ma l’incidenza attuale qual è? Trascurabile distrazione che rientra nella prassi…E proseguendo sfogliando virtualmente cotanta magnificenza, scopriamo che in farmacia sarebbero in allestimento preparazioni magistrali ed officinali….forse si riferiscono alle magie del futuro, dal momento che non risulta si sia mai prodotto qualcosa al di là dei sogni. Ed ecco che arrivano le pagine dedicate alle liste d’attesa…una corsetta trafelata a mettere insieme opportune ed inopportune giustificazioni, come se fosse un mistero che le liste d’attesa siano state sempre un vero e proprio saggio di incapacità per quanto riguarda la gestione delle stesse. Al di là delle ragioni più o meno valide per la Gastroenterologia, non sono rispettati i tempi d’attesa di tutte le specialità mediche ed in particolar modo per quanto riguarda le prescrizioni a priorità urgente che dovrebbero essere garantite entro le 72 ore…Saltiamo qualcosa generosamente, compreso la pagina 18, in cui si apprende che l’Ospedale ha ricevuto 39 richieste di risarcimento danni a fronte di tre segnalazioni di eventi sentinella al risk…in effetti la verità è che i reparti evitano di segnalare ed il risk management, caruccio, non fa nulla per sollecitare le segnalazioni… Ed arriviamo allo sportello di ascolto per sostegno psicologico…ok ok…perfetto…ottima iniziativa…ma…scusate… i dati sullo stress correlato dove sono?, forse non ci sono, perché la rilevazione dati non è stata effettuata?, e la psicologa presente in Azienda si interessa soltanto di fare formazione in equipe con il servizio prevenzione e protezione coordinato dalla cara Margherita Agresti?, a pagina 27 si parla un’altra volta di implementazione e relativa consulenza informatizzata …Se la memoria non viene meno proprio adesso, pare che il dottor Federico ne parlasse già nel 2017, ma non si fece un garbato resto di niente, n’est pas? Alla pagina 35 si parla di implementare il fascicolo sanitario elettronico, cioè caricare referti di PS ed altro…intanto il presidente dell’Ordine dei Medici di Caserta è stato costretto a scrivere ai Dg delle Aziende per informare che i medici erano inadempienti nel comunicare ai datori di lavoro i giorni di malattia dei pazienti lavoratori ricoverati nei loro reparti. E con santa pazienza continuiamo il cammino ed ecco a pagina 38 che si apprende che sono state trasmesse alle Uoc le raccomandazioni dell’Enac che come è noto, prevede il principio di rotazione…a chi spetta però il compito di far ruotare?, ai direttori delle UOC o al Dg?, cioè…devono ruotare gli incarichi ed i coordinatori? a chi spetta il compito di decidere…ai primari o al capodipartimento? Infine a pagina 46 apprendiamo che i ricoveri in Ps sono diminuiti perché i pazienti rifiutano il ricovero per timore di contagiarsi con i pazienti ricoverati per Covid…Intenerisce addirittura, la fiducia che hanno i nostri concittadini nell’asetticità della gestione del malato nel nostro Ospedale, n’est pas? Hasta el Domingo?