– di Francesca Nardi –
Dai “poveri segreti” delle notti casertane, che, nonostante le gloriose premesse, nessuno ha voluto affrontare, ai teatri di guerra scolpiti lungo i sentieri della sua anima, per Gianfranco Paglia, medaglia d’Oro al Valor Militare, si è trattato di un ritorno a quella dimensione di cui conosce ogni recondita sfumatura. La movida casertana, con le sue ambiguità e le sue ombre, che Gianfranco Paglia avrebbe dovuto regolamentare de facto, nella sua funzione di consigliere del sindaco per la Sicurezza, ha continuato, come era prevedibile, il suo corso sgangherato e pericoloso, in virtù della “fragilità decisionale” di una volontà gerarchicamente superiore ma chiaramente restia ad inimicarsi gli esercenti notturni. Contro questa coriacea resistenza che trasudava dai ritardi e dai tentennamenti, doveva infrangersi il progetto inequivocabilmente sano di Paglia. Oggi che è consigliere del Ministro della Difesa Guido Crosetto, noi ci aspettiamo che la indiscutibile intelligenza e lungimiranza del presidente del Consiglio e dello stesso Crosetto, di cui sono riconosciute saggezza e razionalità, li esortino ad approfittare della grande esperienza di Gianfranco Paglia e soprattutto dell’eccellente impostazione strategica del suo pensiero e della sua mente, al di là dei piccoli ed inutili giochi di potere che tendono sempre alla demolizione d’insieme, per un misero tornaconto personale.