OSPEDALE SAN ROCCO, LEA PERSI DI VISTA E… LE SCELTE ILLUMINATE DELL’ASL

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(f.n.) – Ogni volta che diamo un’occhiata al PO San Rocco di Sessa Aurunca, il problema è sempre lo stesso: la carenza cronica di personale che “ingessa” il Presidio e rende inattuabile, di conseguenza, il raggiungimento e l’assicurazione dei LEA.  Mancano Infermieri, Oss ed anche Medici…ed a peggiorare la situazione a quanto pare, sembrerebbe che nessuno muoia dalla voglia di andare a lavorare nei PO di Sessa Aurunca o di Piedimonte…(in un altro momento ci chiederemo perché mai!)Ed anche questo è un vecchio problema che assilla, ma evidentemente non nel modo giusto, i signori che hanno la facoltà di decidere per tutti e secondo la norma e la logica, sarebbero preposti all’elaborazione delle migliori strategie gestionali…Appunto! Il problema comunque, è allargato, anche se ciò non allevia dal disagio, e varca i confini regionali per invadere le altre regioni, allineando le origini dei problemi e fondendole nel denominatore comune che, proprio stamani, ha dato corpo e sostanza alla prima pagina de “Il Fatto Quotidiano”…uauuu… “Ps in condizioni indegne ed i direttori nominati dalla politica tacciono”. Il solito maligno commenterebbe… “pur di colpire l’attuale gestione politica sarebbero persino pronti a darsi la zappa sui piedi”…e non gli si potrebbe dar torto, visto che, da troppo tempo ormai, l’informazione in percentuale massima, è asservita al gioco delle parti…ma stavolta si tratta di verità rivelata e la notizia del Fatto è esattamente “la notizia”, unica, perfetta, inequivocabile…essa può uniformarsi alla quasi totalità dei Pronto Soccorso dell’intero Paese. Ciò non giustifica ovviamente, né abbassa il livello di responsabilità dell’Asl casertana ed in modo particolare, della triade “illuminata”, che sostiene di governarla… E la governa così bene che …si apprende da Radio Asl News, che una povera signora è rimasta nel Ps del San Rocco per ben dodici giorni, nel corso dei quali, ha conquistato una piaga da decubito tale, da lasciare intravedere l’osso e trasportata infine nell’Unità Operativa di Medicina, dopo un paio di giorni è stata dimessa, nonostante quelle condizioni pietose…No comment, per rispetto alla signora…Ce la va sans dire, che in alcune Unità Operative non si vede eppure l’ombra di un OSS e che il numero degli infermieri, è ridotto al minimo…E non finisce qui, perché risulta che,  altri dieci precari, a breve, arriveranno alla scadenza del loro contratto ed inoltre, ci avviamo verso la stagione estiva, in cui da sempre, si registra un numero esagerato di accessi al Ps. Qualche tempo fa, alcuni caposala del Presidio aurunco, ormai alla disperazione, chiesero alla direzione sanitaria di ridurre i posti letto…apriti cielo! La reazione della classe dirigente fu quella del team di eccellenze di un cantone svizzero che, disponendo di personale in eccedenza, inorridiva davanti alle richieste oscene di quei quattro sfaticati, che volevano pure ridurre i posti letto…E continuarono a riempire il PS… E l’Asl, intanto, famosa per la sua capacità di prevenire (oddio!) intanto cosa fa? Sorda ad ogni richiesta, supplica, contestazione e richiamo, segue la solita direttiva che indica, assai razionalmente, di attenersi alla lista dei segnalati e di seguire le prescrizioni idonee a creare le condizioni giuste, affinché le assunzioni e l’occupazione dei posti, avvengano secondo criteri prestabiliti dall’AnonimaAssunzioni che è l’Agenzia di riferimento dei politici che contano…E quindi, come dicevamo, sorda ad ogni lamento di sorella giustizia, ormai in catene, ecco che pubblica un bando per la mobilità, quando la cosa più lineare e semplice e produttiva, sarebbe stata quella di stabilizzare l’esistente, ovviamente secondo criteri assolutamente razionali, ispirati al reale ed inequivocabile merito e capacità. Ciò non significa, che si impedirebbe di ritornare nel luogo di origine a qualcuno che lo merita e lo desidera, dal momento che la carenza di personale è tale da consentire al DG Blasotti e ai suoi aiutanti di campo, di rendere giustizia agli uni e agli altri e…vedete…ciò è sempre possibile quando l’obiettivo principale è l’efficienza della sanità ed un conseguente livello assistenziale e non la sistemazione degli amici degli amici…Hasta la vista companeros!