– di Raffaele Della Corte –
A distanza di mesi di lotta e scioperi della fame gli allevatori casertani preannunciano che domani saranno nuovamente in strada con i propri mezzi agricoli. Il motivo della nuova mobilitazione è sempre lo stesso di un anno fa, ossia riuscire a trovare un punto di dialogo per far sintesi con vertici dei piani alti della Regione Campania e cercare di stoppare l’incessante mattanza delle bufale casertane per la questione del piano di radicazione della Brucellosi.
Gli allevatori su tale vertenza hanno a piú riprese cercato di coinvolgere in lungo e in largo attrasverso i referenti regionali i vertici della politica nazionale.
Un tentativo quello di coinvolgere la politica che stando al risultato forse materializza il più classico dei buchi nell’acqua.
Dopo gli impegni presi in campagna elettorale in fatti, nessun risultato sarebbe stato notato oltre ad una conferenza stampa tenuta nelle scorse ore a Montecitorio, presieduta da alcuni parlamentari che stando a quanto ci par di capire, avrebbero avviato una petizione europea a fronte di una vicenda che richiede soluzioni politiche adeguate ed equilibrate rispetto agli interventi predisposti in ambito regionale.
Visto i tempi che corrono credere che i parlamentari nazionali dichiarino guerra aperta ai colleghi regionali solo ed esclusivamente per la vertenza del comparto della ormai semi distrutta filiera bufalina casertana può essere una occasione per riuscire a fermare l’uccisione di altri capi bufalini ma allo stesso tempo potrebbe pure verificarsi come abile strumento del momento utilizzato per fini di interesse di correnti politiche contrapposte che a conclusione di una partita di giro potrebbe presto materializzarsi per essere una ennesima illusione. Spesse volte l’errore più semplice che si può commettere rispetto ad una vertenza di base è quello di mostrarsi vulnerabili tanto da arrivare a farsi contaminare e spingersi oltre il sangue versato dai capi bufalini e mischiare sacro e profano. Non me ne vogliano gli allevatori e manco la politica.
Ma questo ovviamente non vuole assolutamente essere elemento per far polemica, ma il semplice singolare pensiero di uno che per quanto provi a sforzarsi di comprendere il o i motivi di certe scelte, proprio non riesce a fare a meno di scartare dalla base che gli avvoltoi e gli sciacalli non fossero attirati dall’odore del sangue.
Voglio sperare che con i fatti una semplice riflessione possa essere radicalmente smentita con una soluzione decisiva che una volta e per tutte scriva la parola fine per le tante famiglie del comparto degli allevatori che ormai da anni sembrano essere stati catapultati in un vero e proprio calvario.
Per la mattinata di domani e stata fissata la manifestazione dei trattori denominata “giorno della vergogna”. Che come tengono a far sapere gli organizzatori “Si tratta di un lungo corteo di mezzi agricoli che percorrerà 60 km, attraversando 7 comuni e si concluderà a Castel Volturno. Partenza prevista per le ore 10 nel piazzale del Bar Davin di Cancello ed Arnone. I manifestanti esporranno gli striscioni e i cartelloni della vergogna contestando il silenzio delle istituzioni riguardo al massacro delle bufale”. Dalla nota divulgata da parte dell’associazione degli allevatori, si rende noto che i comuni che saranno attraversati dal corteo dei mezzi agricoli saranno Cancello ed Arnone, Grazzanise, Santa Maria La Fossa, Casal di Principe, Villa Di Briano, San Cipriano d’Aversa, Villa Literno e Castel Volturno.
L’iniziativa si concluderà presso la sala consiliare G. Rega di Castel Volturno dove saranno rese note, proposte e sintesi di un anno di lotta. A gran voce gli allevatori, chiedono la riapertura di un tavolo regionale di confronto su cui portare le loro controdeduzioni, con dati alla mano, rispetto ai risultati deludenti prodotti dal piano di radicazione della Brucellosi attuato dalla Regione Campania.