ASL, MOBILITÀ & STABILIZZAZIONI…IL GIORNO DELLA…COFECCHIA

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(f.n.) – Ad intervalli quasi regolari, ci adoperiamo a salvaguardia dei posti di lavoro di infermieri precari ed Oss altrettanto precari…a tutela soprattutto, della dignità, sovente strapazzata, di lavoratori, utilizzati a tempo determinato, quel tanto che basta per tradurre la loro riconoscenza, in consenso elettorale a favore di questo o di quel candidato, che deve restare in sella o deve salirci assolutamente e, ovviamente, restarci. Tra agenzie compiacenti e strategie d’accatto, molti precari restano tali, attraverso diversi rinnovi che, all’improvviso vengono interrotti senza il minimo scrupolo, da parte dei manovratori del tutto, in concomitanza con il declino delle carriere politiche, dei vecchi tutors… Ad altri invece, non viene concesso neppure il primo rinnovo, semplicemente perché non figurano nell’elenco dei raccomandati e quindi, bando all’eleganza dialettica, possono essere cestinati perché non servono più ad alcuna causa…E non finisce qui perché, a latere dello squallore generale in cui siamo immersi,  sorge e germoglia la lieta novella della stabilizzazione dei precari…E qui… è doveroso aprire la solita parentesi “umanitaria”, con allegata una breve morale, che lascerà il tempo che trova ed ovviamente non farà presa alcuna,  nella coscienza di coloro, che sono in fila per ricevere l’investitura di direttori generali delle varie Aziende sanitarie della Regione Campania ed oltre…La morale: un Dg degno di questo nome, non si limita a dirigere il traffico dei dirigenti e degli incarichi e a prendere le misure per il solito concorso sartoriale, che porterà sicuri benefici ai parenti stretti del grande elettore o ai famigli del sindacalista di turno o del politico in auge…il Dg, come lo intendiamo noi e come dovrebbe essere, è quello che si adopera, al di là di ogni interesse personale, a rendere eccellente il servizio assistenziale, a  migliorare le condizioni dei suoi dipendenti, ad approfittare fino in fondo, di ogni occasione o spiraglio utile all’inserimento di nuova forza lavoro, anche visto e considerato che il personale, nelle strutture sanitarie, risulta essere sempre carente. Un DG all’altezza analizza con cura ogni riga del comunicato istituzionale che offra lo spunto, ad esempio, per stabilizzare il maggior numero possibile di precari nelle varie unità operative sempre a corto di operatori…Un Dg che non abbia interesse, né convenienza alcuna, né debiti di riconoscenza da saldare, né obblighi politici da rispettare, né ossequi da porgere, non applica gelidamente una norma che offra ad un Dg intelligente e soprattutto coscienzioso, la possibilità di favorire un lavoratore, né un Dg consapevole del ruolo che rappresenta, reggerebbe la coda ad un altro Dg, che abbia deciso di nascondere un parere del Dipartimento di riferimento per negare, ad esempio un rinnovo di contratto a tempo determinato ad un gruppo di OSS, ad un mese dal Natale…Quanto sopra potrebbe essere considerato polemico, ma si tratterebbe di polemica legittimata da quella carenza oggettiva di personale, che ha spinto il Dg dell’Asl di Caserta, Amedeo Blasotti, ad indire con delibera 388 del 7 marzo u.s., un avviso di Mobilità Volontaria Esterna per soli titoli, per il reclutamento di 15 CPS Infermiere per i PP.OO. di Sessa Aurunca e di Piedimonte Matese. Ma guarda un po’…nessuno potrebbe meravigliarsi più di tanto, se non ci fossimo accorti che, proprio il giorno prima, e cioè nel pomeriggio del 6 marzo u.s. dalla Giunta Regionale della Campania, firmata dal direttore generale del Servizio Sanitario Regionale, Antonio Postiglione, non fosse partita una nota indirizzata ai Dg delle Aziende sanitarie Campane, avente per oggetto le stabilizzazioni del personale, in cui si sollecitano quanti in indirizzo a prendere atto delle nuove disposizioni normative per quanto riguarda le stabilizzazioni del personale e procedere ad una approfondita analisi del personale dirigenziale e non dirigenziale, sociosanitario e amministrativo reclutato degli enti del SSN che abbia maturato determinati requisiti. Orbene, ancora una volta si aprono orizzonti che dovrebbero essere percorsi da chi di dovere e che ne possiede l’autorità, in maniera lineare ed intellettualmente onesta, senza indulgere in cofecchie, visto e considerato che la nota di cui sopra, porta a motivazione dell’assunto, la solita cronica necessità, di “fronteggiare la grave carenza di personale e superare il precariato, nonché garantire continuità nell’erogazione dei livelli essenziali di assistenza…” Orbene, tutto sarebbe in linea con la coerenza, se una piccola cosa assai significativa, non diventasse la solita noiosissima pulce che ronza nell’orecchio collettivo, di chi, sinceramente, inizia a stufarsi…. Da quando si parla di stabilizzazioni in contemporanea ad un avviso di mobilità per il reclutamento di un certo numero di infermieri?, infatti la nota che apre nuovi orizzonti al precariato è datata qualche ora prima dell’avviso di mobilità…In una dimensione normale non sarebbe logico, parlare prima di stabilizzazione e metterla in pratica e poi, nel caso di avviso di mobilità? Quale altra cofecchia, si sta elaborando nei corridoi dell’Asl? e, soprattutto, quanta parte ha avuto in questa bella pensata, l’uomo forte della Cisl? Vuoi vedere che anche questa volta la faccenda è stata già “stabilizzata” a tavolino? Come mai ci si adopererebbe per la mobilità quando sia prono gli orizzonti della stabilizzazione se non ci fossero nomi ben definiti da sistemare a priori o a priori da stornare? Hasta la vista companeros!

3 Commenti

  1. Quindi è giusto lasciare fuori regione i colleghi che hanno vinto un concorso a tempo indeterminato perché hanno priorità i colleghi che devono essere stabilizzati?

    • Gentilissima, ho già risposto sull’argomento, sulla pagina fb di Appia Polis e precisato il mio pensiero che non nasce all’improvviso dal nulla, ma si è formato seguendo quotidianamente il “sistema”. Grazie. Immagino sia la stessa persona che eccepisce su fb, non è così?

  2. Se le può interessare stanno anche attingendo graduatoria dietisti invece di stabilizzare chi c’è da anni, assumono da altre graduatorie senza guardare tra il proprio personale. Unico loro problema è sistemare gli amici degli amici come hanno fatto col concorso dei 29 amministrativi.

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